MEZZADRIA (XXIII, p. 147; App. II, 11, p. 306; III, 11, p. 99)
Emilio Romagnoli
Da lungo tempo si parla di crisi della mezzadria. Non è nuovo il fenomeno del diffuso disinteresse dei concedenti alla [...] e dà al mezzadro il potere di eseguire, previo giudizio favorevole del capo dell'ispettorato agrario e anche se il concedente si opponga, innovazioni dell'ordinamento produttivo con diritto a ottenere i contributi e le agevolazioni previste dalla ...
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Giureconsulto francese nato a Tolosa nel 1522, morto a Bourges nel 1590. Fu il più grande degl'interpreti delle leggi romane nel sec. XVI. Figlio di un agiato artigiano (che in Oléron, donde venne a Tolosa, [...] la cultura umanistica, un autodidatta. Ebbe poi a maestri di diritto i professori di Tolosa: ma di questi non ricorda con gratitudine quella fondamentale diversità di metodo che rese acre il suo giudizio sui nostri giuristi, e che spiega la poca stima ...
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Una causa particolare di estinzione delle contravvenzioni è la conciliazione amministrativa. Essa consiste nel pagamento di una somma determinata dalla legge, corrispondente alla pena pecuniaria stabilita [...] al giudice una valutazione del fatto, che costituirebbe un giudizio di merito, il nostro codice penale del 1889 stabiliva nel diritto civile, v. componimento.
Bibl.: E. Ferri, Principi di diritto criminale, Torino 1928, p. 183; E. Florian, Diritto ...
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Per il diritto civile e penale, v. giudizio e sentenza. Nella Chiesa cattolica, somma importanza ha l'assoluzione dei peccati e delle censure. La prima riguarda il fòro divino e si compie nel sacramento [...] della penitenza; la seconda, il foro ecclesiastico, e si può dare tanto nel fòro interno, sacramentale e non sacramentale, quanto nel fòro esterno. L'assoluzione dei peccati esige la potestà dell'ordine ...
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L'istituto ha ricevuto nel codice civile del 1942 una più compiuta regolamentazione in accoglimento dei voti espressi dalla dottrina e della elaborazione giurisprudenziale. L'emancipazione può raggiungersi [...] che vengano utilmente impiegati, e può stare in giudizio sia come attore sia come convenuto. Allorché si tratta raggiungimento della maggiore età.
Bibl.: F. S. Azzariti, G. Mantica, Diritto civile italiano, I, Napoli 1940, pp. 1031-1036; E. Cominelli ...
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Avvocato parigino vissuto dal 1508 al 1551: fu scolaro dell'Alciato a Bourges. Il nome di lui è rimasto nella storia della giurisprudenza per aver tentato, fra i primi fautori del sistema di diritto civile, [...] la tennero in pregio: il Cuiacio, invece, ne diede un giudizio eccessivamente severo, che si spiega bene con la disparità di idee. che biasimevoli; negli altri libri le varie dottrine del diritto. Mancano la successione ab intestato e la dottrina del ...
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CLEMENTE III, antipapa
Carlo Dolcini
Wiberto (Guiberto), nato nella famiglia nobile dei da Correggio imparentati con la dinastia canossiana a Parma, probabilmente nell'arco del decennio 1020-1030, attraversa [...] di riforma e governo (Kehr), e si arriva al recente giudizio di Ernst Werner che vede in C. III un personaggio (Pietro), che appartengono alla parte enriciana, operano come esperti di diritto o come libellisti per l'imperatore, l'uno nella Lombardia e ...
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ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] in base al semplice calcolo dei manoscritti superstiti. Ogni scrittore di diritto canonico o romano dopo E. conosceva la sua Summa e la , che Baldo non intendeva dare in questo passo un giudizio generale sul pensiero di E., ma esprimeva soltanto il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pellegrino Rossi
Luigi Lacchè
Nelle sue memorie Albert de Broglie (1821-1901), diplomatico, presidente del Consiglio e liberale francese, dice di aver avuto la fortuna, nella sua carriera, di osservare [...] 1814 e l’aprile 1815 è professore di procedura civile e diritto e procedura penale nell’Alma Mater. Il 3 aprile 1815 i più letti e meditati della penalistica ottocentesca, quale che sia il giudizio datone.
Che cosa ne fa, dunque, un point de repère? ...
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Internazionalismo
RRené Rémond
Raymond Vernon
John Henry Merryman
Internazionalismo politico, di René Rémond
Economia internazionale, di Raymond Vernon
Diritti codificati e common law, di John Henry [...] di poter chiamare e di essere chiamato in giudizio. Non soggiacendo a taluni vincoli che pesano sulle Der Zweck im Recht, vol. IV, Leipzig 1904 (tr. it.: Lo scopo del diritto, Torino 1972).
Kahn-Freund, O., On uses and misuses of comparative law, in ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....