Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] e modi come attivi (exhortāri > esortare; mori > morire) e come pronominali (➔ pronominali, verbi).
(g) La perdita dell’imperativo futuro, del participio futuro, dell’infinito futuro, del supino, di tutte le forme del gerundio, tolto il dativo ...
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Fenomeno per cui una parola, priva di accento proprio, si appoggia a quella precedente in modo da formare con essa un’unità fonetica e spesso anche grafica (per es., parlami, salvalo ecc.). La parola atona, [...] ne ecc., e gli avverbi ci, vi, che si uniscono all’esclamazione ecco e ad alcune forme verbali (oggi solo l’imperativo, l’infinito, il gerundio, il participio passato, ma anticamente anche a forme diverse, ora sentite arcaiche e pedantesche, come per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tendenze della civilistica postunitaria
Stefano Solimano
I civilisti italiani e la formazione del codice civile del 1865
Tra il 1860 e il 1865 la formula codice civile assume un significato di un’alta [...] , lo strumento essenziale per consolidare il 'peso' dell'erigenda nazione di fronte alle potenze europee. È dunque imperativo realizzare il più rapidamente possibile il codice civile ritenuto strategico per l’attività di State-building (Cazzetta 1995 ...
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PERIODO IPOTETICO
Il periodo ipotetico è un periodo attraverso il quale si esprime un’ipotesi da cui può derivare una conseguenza. È formato dall’unione di una proposizione reggente, o ➔apodosi, con [...] ipotesi è reale o molto probabile. Nella protasi il verbo è all’indicativo, nell’apodosi il verbo è all’indicativo o all’imperativo
Se arriviamo in tempo andremo a giocare a tennis insieme
Se c’è forte vento, copriti la bocca con la sciarpa
Se volete ...
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vecco
Luigi Vanossi
variante di ‛ ecco ' (v.), usata una volta nel Fiore: i' le dissi: " Ragion, vecco ch'i' piglio!... " (XXXVI 5).
È forma del linguaggio parlato (cfr. L. Salviati, Degli avvertimenti [...] d'eccolo si dice tutto giorno nel favellar domestico "), dove la v- prostetica si presenta come una fusione con l'imperativo di ‛ vedere ' (cfr. il francese antico vez accanto a ez).
Si ricorderanno simili interiezioni della Commedia: una gridò: " Ve ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] con l’e. utilitaristica, per I. Kant realtà morale può esserci solo quando la volontà sia determinata da un imperativo categorico, e cioè voluto assolutamente e di per sé, senza alcun riguardo ad altri fini. Questa autonomia e assolutezza della ...
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La norma è una regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare [...] pratica, o di indicare i procedimenti da seguire in casi determinati. La norma giuridica trae la sua forza imperativa dall’ordinamento giuridico e valuta il comportamento dei soggetti come momento o presupposto o conseguenza di un rapporto giuridico ...
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NUTRO O NUTRISCO?
Sono corrette entrambe le forme, anche se la forma con l’➔interfisso -isc- nell’uso contemporaneo è molto meno comune
questo Sacro Ordine, _ provò a insistere, _ per il quale nutro [...] di carne rubata, libero come i banditi? (G. Deledda, Canne al vento)
Solo in alcuni modi (indicativo e congiuntivo presente, imperativo) e in alcune persone (1a, 2a, 3a persone singolari e 3a plurale) la coniugazione del verbo nutrire presenta una ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] fosse stato aperto, ci sarei andato volentieri; se domani era aperto, ci andavo volentieri).
Oltre che dall’imperativo, la cui funzione pragmatica (dare ordini o concedere permessi) impedisce di riferirsi a situazioni in corso, la posteriorità ...
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Per assemblea costituente si intende generalmente un’assemblea eletta per lo più a suffragio ampio, se non universale, ed incaricata di redigere una Costituzione: l’assemblea costituente è, quindi, espressione [...] non elettivo dei suoi membri e il fatto che questi fossero dei semplici delegati (vincolati, quindi, da un mandato imperativo). Viceversa, non vi è dubbio che di assemblea costituente si possa parlare a proposito dell’Assemblea nazionale costituente ...
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imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto costituzionale (v. mandato). In grammatica,...
imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...