Poeta romeno (Mălini, Suceava, 1935 - Bucarest 1956). Nonostante l'esiguità della sua produzione poetica, iniziata nel 1950, L. ha rappresentato, con la sua "lotta contro l'inerzia" (che è il titolo di [...] una sua opera postuma, Lupta cu inerţia, 1958), cioè contro l'imperativo dell'impegno politico, allora dominante, un vero e proprio discrimine nella letteratura romena, in direzione di un più autentico lirismo: Primele iubiri ("I primi amori", 1956); ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] K. delinea uno dei concetti base della sua etica, distinguendo tra due tipi di imperativi, l'imperativo categorico e l'imperativo ipotetico. L'imperativo categorico ha incondizionata validità di comando e si distingue proprio per questo da un normale ...
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Zanussi, Krzysztof
Leonardo Gandini
Regista cinematografico polacco, nato a Varsavia il 17 giugno 1939. La morale individuale, il significato ultimo dell'esistenza, i limiti della conoscenza umana: [...] premio per la regfia nel 1980 per Constans, alla Mostra del cinema di Venezia il premio della giuria nel 1982 per Imperativ (Imperativo) e il Leone d'oro nel 1984 per Rok spokojnego słońca (L'anno del sole quieto).
Figlio di un ingegnere di lontana ...
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Filosofo e storico italiano della filosofia (Roma 1904 - ivi 1986); prof. nelle univ. di Firenze (1931-34), Pisa (1934-1950), Roma (dal 1950); socio nazionale dei Lincei (1971). Fu avversario del fascismo [...] e riconoscimento della "presenza" degli altri nella propria sfera. Di qui l'alto valore del principio del dialogo come imperativo etico che comanda in modo assoluto "il dovere discutere" e "lo sforzo di capire gli altri" (La conclusione della ...
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FROSALI, Raul Alberto
Paolo Camponeschi
Nacque a Firenze il 5 ag. 1893 da Emilio e da Emma Tanzi. Si laureò in giurisprudenza all'università di Firenze l'8 luglio 1919 e successivamente si diplomò con [...] ma altresì con il ricorso al mezzo più potente, ovverosia disponendo le norme in modo che da esse derivi l'imperativo di fare quanto occorre per conoscere la legge penale, comando presidiato dalla sanzione criminale. Con questa teoria il F. conduceva ...
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Filosofo e psicologo (Gross-Lichterfelde, Berlino, 1882 - Tubinga 1963). Allievo di W. Dilthey, insegnò nelle univ. di Lipsia (1911-20), Berlino (1920-33), Tubinga (dal 1946, dopo il suo rientro dall'esilio [...] . ha inoltre sviluppato una concezione etica che tende a superare le concezioni kantiane, passando dall'astrattezza dell'imperativo categorico a una concreta sistematica dei valori. Gli ultimi sviluppi della speculazione di S. testimoniano inoltre la ...
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Perec, Georges
Simona Mambrini
Scrittore francese, nato a Parigi il 7 marzo 1936, morto a Ivry-sur-Seine il 4 marzo 1982. Figlio di ebrei polacchi emigrati negli anni Venti, nel 1940 rimase orfano del [...] più manifesti della sua opera, non riconducibile a nessun modello, che in ogni sua sfaccettatura sembra rispondere all'imperativo morale dell'autore: "scrivere è tentare meticolosamente di trattenere qualcosa, di far sopravvivere qualcosa".
Il suo ...
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Douglas, Kirk
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Issur Danielovitch Demsky, attore cinematografico statunitense, di origine russa, nato ad Amsterdam (New York) il 9 dicembre 1916. Caratterizzato da [...] persecuzioni zariste e alla povertà onde coronare un improbabile sogno americano, che divenne il principale e sofferto imperativo esistenziale e professionale dell'attore. Sin da giovanissimo, unico figlio maschio tra sei sorelle, si cimentò nelle ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] di austerità e di forza morale; né certo migliore era l'esempio che poteva venirgli dall'ambiente aristocratico. L'energico imperativo morale che informa anche le sue prime precoci prove poetiche, è il segno quindi di una tendenza costitutiva della ...
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Tucidide
Massimo L. Salvadori
La ricerca della verità
Il grande storico ateniese Tucidide, uno dei maggiori esponenti della storiografia antica, ha raccontato la guerra del Peloponneso che dilaniò la [...] razionale secondo la loro logica intrinseca e sulla base dei documenti raccolti ed esaminati criticamente, obbedendo all’imperativo della ricerca della verità (storia e storiografia).
La sua scrittura è molto efficace, improntata a un atteggiamento ...
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imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto costituzionale (v. mandato). In grammatica,...
imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...