La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] di religione in Francia o nei Paesi Bassi per non parlare del grande incendio che doveva devastare di lì a poco l’imperoasburgico. È vero che ci furono anche episodiche prese d’armi ai confini estremi della penisola, come quelle che cancellarono i ...
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Ca’ Foscari
Giannantonio Paladini
Ritorno a Venezia
Nel dichiarare aperto, in nome del re Vittorio Emanuele III, l’anno accademico 1918-1919 del Regio Istituto Superiore di Studi Commerciali di Venezia, [...] premebant. Tra la fine di luglio e i primi d’agosto del 1914, dopo l’uccisione dell’erede al trono dell’Imperoasburgico, esplose un conflitto del quale non si ebbe, al momento, neppure la sensazione di quel che avrebbe rappresentato per il mondo ...
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L’istruzione pubblica tra primo Ottocento e primo Novecento: le scuole elementari
Claudia Salmini
Anche a Venezia, il secolo che trascorre dalla caduta della Repubblica fino alla vigilia della prima [...] come solo due anni più tardi esso venne a dissolversi — per motivi evidentemente diversi — in tutti i territori dell’Imperoasburgico. La durata singolarmente breve dell’accordo e il fatto che proprio gli articoli relativi all’insegnamento e al suo ...
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Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] le mire politiche dei sovrani cattolici di Francia, Spagna, Portogallo e soprattutto Austria (il Rosmini era suddito dell’imperoasburgico), che godevano, in base ad accordi concordatari, del diritto di presentazione o nomina alle sedi vescovili dei ...
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Giustizia, disciplina e ordine pubblico
Alfredo Viggiano
In un altro capitolo di questo volume si è trattato il tema dell'amministrazione della giustizia civile nel corso del XVI secolo, del coinvolgimento [...] e rurale, ceti emarginati, borghesie cittadine, patriziati. Dalla Catalogna a Napoli, dalle Fiandre al Portogallo, l'imperoasburgico deve fare i conti con tumulti popolari e rivolte separatiste (45); l'incremento dei disordini rurali, delle ...
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Iniziative economiche, accumulazione e investimenti di capitale (1830-1866)
Adolfo Bernardello
Quanti non ne abbiamo conosciuto, che cominciarono a speculare con poco o senza capitali proprj, e che col [...] e delle innovazioni(7).
Gli storici che si sono occupati in questi anni dello sviluppo economico dell’Imperoasburgico si sono serviti largamente delle statistiche dell’epoca, in particolare delle note Tafeln zur Statistik der oesterreichischen ...
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Da Manin a Manin: istituzioni e ceti dirigenti dal ’97 al ’48
Michele Gottardi
Introduzione
La disputa lacerante sorta all’indomani del ’97 per ricercare e attribuire le responsabilità politiche della [...] da Beauharnais davanti al generale Bellegarde —, costituiva il Regno lombardo-veneto, «incorporato in perpetuo» nell’Imperoasburgico, ma non nella Confederazione germanica, alla quale appartenevano invece i paesi boemi e austriaci, compresi il ...
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Le classi popolari
Luca Pes
Culture
A volte capita di trovare, persino negli scritti più moralisti e deprecatori, degli spaccati sociali che offrono indizi, sollevano interrogativi e forniscono un buon [...] I manovali disoccupati per esempio rivendicano un diritto all’impiego nelle opere pubbliche secondo l’uso della Serenissima e dell’Imperoasburgico(119). Nel 1866-1867 reclamano «pane e lavoro» davanti ai cantieri e ai palazzi delle autorità. Formano ...
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Vescovi/4: i fari dell'episcopato
Nicla Buonasorte
Dall’Unità d’Italia all’unità della Chiesa italiana (1861-1952)
All’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, tra i nuovi regnicoli vi erano [...] il vescovo di Napoli, capitale del Regno delle Due Sicilie, e quello di Milano, fino a poco prima suddito dell’Imperoasburgico, insieme al vescovo di Torino, capitale del nuovo Regno sabaudo, a quello di Firenze e a quello di Palermo. Con ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] civiltà europea, porla al livello delle altre grandi nazioni moderne; e ciò non era impossibile nemmeno nel quadro dell'imperoasburgico, che era quello che era, ma sostenuto dalla solidarietà delle grandi potenze, e nel quale il Cattaneo non era ...
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asburgico
asbùrgico (o absbùrgico) agg. (pl. m. -ci). – Degli Asburgo (o Absburgo), dinastia feudale prima, regale e imperiale poi, originaria probabilmente dell’Alsazia, la cui fortuna europea, iniziata sul finire del sec. 15°, terminò nel...
prammatico
prammàtico agg. (pl. m. -ci). – Variante poco usata di pragmatico, ma pressoché esclusiva negli usi seguenti: 1. Nel linguaggio giur., di legge, editto o decreto tendenti a regolare in modo definitivo l’applicazione a casi concreti...