Uno dei più antichi testi in volgare italiano (8°-9° sec.) o misto di volgare e latino, rinvenuto nel 1924 da L. Schiaparelli in un codice della Biblioteca capitolare di Verona. Secondo la ricostruzione più vicina all’originale, consiste in 4 brevi versi a rima incrociata, significanti per metafora l’atto dello scrivere: Boves se pareba Alba pratalia araba Et albo versorio teneba Et negro semen seminaba ...
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Filologo e critico letterario italiano (Firenze 1900 - ivi 1998); prof. di letteratura italiana nell'Università cattolica del Sacro Cuore di Milano (1950-70). Si è occupato di Dante, Boccaccio, Lorenzo [...] dei Promessi sposi, 1954-57). Tra le opere: Sulle Odi di G. Parini. Discorso critico (1943); Rileggendo il Manzoni (1967); Ancora con Dante (1977); Manzoni, il credente (1979); Studi letterari dall'Indovinelloveronese a Domenico Giuliotti (1981). ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] mozarabico, giunge l’altrettanto antico (c’è anche chi lo suppone ancora più antico e non veronese ma pisano) Indovinelloveronese, la cui lingua è a confine tra latino e volgare (Castellani Pollidori 1997). Indubitabilmente volgare meridionale ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] I Placiti sono comunque preceduti da testi liminari che mostrano l’articolazione di varietà volgari già mature (l’indovinelloveronese, il graffito della catacomba di Commodilla, il glossario di Monza; ➔ origini, lingua delle).
È noto che l’italiano ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] 47).
Il primo gruppo di testi, che si colloca fra la tarda età longobarda e l’età carolingia, è formato da: Indovinelloveronese (fine VIII - inizio IX sec.); graffito della catacomba di Commodilla a Roma (prima metà del IX sec.); glossario di Monza ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] nel 1907, la Carta osimana nel 1908, la Postilla amiatina nel 1909, la Carta fabrianese nel 1912, l’Indovinelloveronese nel 1924. Al 1916 risale la ricchissima Crestomazia italiana dei primi secoli di Ernesto Monaci, che raccoglieva i documenti ...
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PETRUCCI, Armando
Antonio Ciaralli
Ultimo di tre fratelli, nacque a Roma il 1° maggio 1932, da Alfredo, nativo di San Nicandro Garganico, storico dell’arte e dell’incisione, incisore egli stesso, [...] negli anni in episodi come lo studio dell’onciale romana, le scritture della Roma gregoriana, le Origini volgari (l’Indovinelloveronese, il Privilegio logudorese, la canzone Quando eu stava in le tu cathene), uno dei canzonieri più antichi della ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] filosofici, letterari, simbolici e mistici (Zumthor 1975). Dall’Exeter book (raccolta di indovinelli in inglese antico, VII-VIII sec.) all’«indovinelloveronese» (considerato a lungo la prima testimonianza scritta di volgare italiano) sino all’uso ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] imperfetto indicativo, derivante dall’imperfectum latino (del tipo di cantabat), troviamo testimonianze nei primi testi volgari come l’Indovinelloveronese, della fine dell’VIII secolo o inizio del IX (in Migliorini 1960: 61-64):
(40) Se pareba boves ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] di poesia dialettale spontanea e riflessa» risalirebbe addirittura alle origini, tanto che per Castellani (1973: 28) anche l’Indovinelloveronese (VIII sec.), fondato sul «confronto tra lo scrittore e il contadino», tra la penna e l’aratro, con ...
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