Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] finali tipiche) hanno in comune il contenuto finale, un insieme di forme di espressione e la posizione sintattica di di un’intenzione.
In taluni casi la frase principale non esprime direttamente un’azione. In questi casi, la relazione è coerente se ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] ’espansione; si ha continuità se ogni frase ripropone in modo diretto o indiretto una componente semantica già presente nel co-testo, vale manifestazione fondamentale, la coerenza è dunque l’insieme di unitarietà, continuità e progressione semantiche ...
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La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] esempio seguente, che verte attorno a lei, cioè la zia Regina, e insieme attorno a Saba:
(6) Umberto cresce con la madre, che gestisce un più precisamente di un caso di progressione tematica costante, diretta e a distanza:
(28) La Stella alpina è una ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] In tali casi, il verbo modale forma un predicato unico insieme al verbo principale della frase, coniugato all’infinito:
(24 predicativo si riferisca sia al soggetto (63) che all’oggetto diretto (64) di un verbo predicativo transitivo:
(63) Mario ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] etrusca del VII secolo a.C.). Dall’alfabeto della lingua etrusca si sono sviluppati gli alfabeti osco, umbro e latino, diretto antecedente di quello italiano: i segni dell’alfabeto latino, infatti, saranno usati per scrivere i volgari italiani, con ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] nella critica d’arte), e addirittura, anche se più raramente, insieme all’opera (come avviene in alcuni movimenti artistici contemporanei). Su , e quindi di fatto esclusa da un contatto diretto con i testi latini. La distanza degli artisti dal ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] dittologie formate da un latinismo e da un suo sinonimo di tradizione diretta: «parati e disposti» per parati, «suscita e muove» per dal XIII secolo, ma di cui manca ancora un quadro d’insieme: il punto di partenza è ora fornito dai saggi raccolti in ...
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Malgrado l’enorme diffusione mondiale di singoli tipi di giochi, in particolare del cruciverba, solo in Italia l’assieme dei giochi enigmistici ha dato vita a una tradizione continuativa, e solo in Italia [...] parole o espressioni linguistiche sono formate dal medesimo insieme di lettere, disposte diversamente e in modo parola ottenuta è uguale a quella di partenza abbiamo un antipodo palindromo diretto:
(6) congegno = congegno: C-ongegno; ongegno-C; C- ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] .
La prima strategia permette di risparmiare parole facendo diretto riferimento a elementi presenti nel ➔ contesto (materiale e (➔ che polivalente).
La sintassi segmentata è invece un insieme di costruzioni in cui sia l’ordine lineare sia la ...
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Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] passato prossimo con persistenza del risultato ricorre spesso nel ➔ discorso diretto:
(6) «Sono già venuti, Ubertino» disse Guglielmo,
Negli ultimi trent’anni, data la sua natura insieme temporale e aspettuale, il passato prossimo è andato ...
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diretto
dirètto agg. e s. m. [part. pass. di dirigere; dal lat. directus, part. pass. di dirigĕre]. – 1. agg. Con uso più prossimo alla natura di participio e con i sign. proprî del verbo: a. Rivolto, che tende verso una meta e, fig., verso...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...