LONGOBARDI
Augusto LIZIER
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
. I Longobardi - o Langobardi - secondo tradizioni e leggende narrate dal loro storico Paolo di Warnefrido forse anche su fonti gotiche e reminiscenze [...] e stati confinanti, Bizantini, Franchi, Bavari. Ma anche per il carattere della loro invasione, di popolo cioè penetrato in Italia, a differenza dei barbari precedenti, senza alcun vincolo con l'impero, da vero conquistatore, non tenuto a riguardi ...
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NAPOLI
F. Aceto
(gr. Παϱθενόπη, ΝεάπολιϚ, lat. Neapolis)
Città della Campania, capoluogo di regione, posta lungo la costa tirrenica, al centro dell'omonimo golfo.
Topografia e urbanistica
In età medievale [...] S. Gennaro a Napoli. Note preliminari, Bessarione, 1992, 9, pp. 119-139; G. Fiaccadori, Il Cristianesimo. Dalle origini alle invasionibarbariche, in Storia e civiltà della Campania. Il Medioevo, a cura di G. Pugliese Carratelli, Napoli 1992, pp. 145 ...
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guerra
Antonio Menniti Ippolito
Uomini contro uomini
La guerra è una presenza costante e drammatica nelle vicende dell’umanità e ha condizionato in ogni tempo le strutture sociali, l’economia, la cultura. [...] circa 125.000 uomini. A esse si affiancavano le truppe di ausiliari, non romani, numericamente equivalenti. Con le invasionibarbariche le schiere finirono per essere per buona metà costituite da soldati germanici. A mano a mano Roma perse capacità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] nello studio dell’arabo e ciò gli consentì di affrontare un momento rilevante nella storia della sua Sicilia. Di invasionibarbariche l’Italia – o almeno una sua parte importante – oltre ai Longobardi ne aveva conosciuta almeno un’altra, nel suo ...
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MAGGIORANZA, PRINCIPIO DI
Augusto Barbera
Carlo Fusaro e Vincenzo Denicolò
Diritto
di Augusto Barbera, Carlo Fusaro
Introduzione
Il principio di maggioranza è quello in base al quale nell'ambito [...] sistema maggioritario" (ibid., p. 212), è ragionevole pensare che il retaggio romano sia filtrato nonostante la cesura delle invasionibarbariche. Certo è che, a partire da poco dopo l'anno Mille, le assemblee comunali decidono a maggioranza, talora ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] sostanziale unicità della lingua, concepita quale stabile istituzione dello stato romano, e quindi corrottasi soltanto con le invasionibarbariche. Ma più che nella tesi in se stessa, una singolare originalità è dimostrata nella coerenza metodica di ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] , alla quale sembra piuttosto preferibile l'evidenziazione di aree omogenee per scelte stilistiche o tematiche. Le invasionibarbariche e l'interruzione dei contatti culturali che esse comportarono possono essere in gran parte responsabili della ...
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SARCOFAGO
R. Farioli Campanati
N. Bock
SARCOFAGO L’uso di arche sepolcrali in pietra o marmo, di varia tipologia, per lo più a carattere monumentale e variamente decorate, che trova origine nell’Antichità [...] 15-16; J. Hubert, J. Porcher, W.F. Volbach, L’Europe des invasions, Paris 1967 (trad. it. L’Europa delle invasionibarbariche, Milano 1968, p. 71); E. Russo, Nota su due sarcofagi inediti del VI secolo conservati nella chiesa di S. Agata Maggiore di ...
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Angelo Bolaffi
Berlino
Ich bin ein Berliner
Venti anni dopo la caduta del muro
di Angelo Bolaffi
9 novembre 2009
Nella capitale tedesca decine di capi di Stato e di governo presenziano, insieme a 100.000 [...] riconquista dei vasti territori della pianura compresa tra l’Elba e l’Oder, abbandonati dai Germani all’epoca delle invasionibarbariche e occupati da popolazioni slave nei primi secoli del Medioevo, fu avviata dagli imperatori della casa di Sassonia ...
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AREZZO
M.G. Paolini
(gr. 'Aϱϱήτιον; lat. Arretium, Aritium; Arizzo nei docc. medievali)
Città della Toscana di antica origine, fece parte della dodecapoli etrusca, per poi divenire municipium al tempo [...] 1971; A. Fatucchi, La diocesi di Arezzo (Corpus della scultura altomedievale, 9), Spoleto 1977; id., Arezzo e le invasionibarbariche alla fine della civiltà antica, Bollettino del Rotary Club di Arezzo 886, aprile 1977; A. Tafi, Immagine di Arezzo ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...