Il termine paretimologia fu coniato dal linguista italiano Vittore Pisani (19672) con l’intenzione di rimpiazzare la più antica denominazione etimologia popolare (traduzione italiana del ted. Volksetymologie [...] che le parole interessate da processi paretimologici, formali e/o semantici, provengono per lo più o da lingue straniere o dal latino di strati sociali dotti, e che non poche di esse richiedono sforzi sia nella percezione che nella (ri)produzione del ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] (pagar, seda, riba, di contro al fr. payer, soie, rive); esiti č e it del nesso ct (fach e fait dal latino factus: cfr. lomb. fač, fr. fait).
Letteratura
La parte più interessante della letteratura p. medievale, che è più esatto chiamare occitanica ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] rumeno, catalano, occitano, sardo, e vari dialetti italiani). La preposizione è a nella maggior parte dei casi, in rumeno è pe (dal latino per), ma in siciliano si trova anche da (Rohlfs, 1984: 79). Lo spagnolo standard è la lingua romanza in cui la ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] e virgola si trova per la prima volta nei testi a stampa italiani, in particolare – per quanto riguarda le opere in latino – nel De Aetna, dialogo giovanile di ➔ Pietro Bembo che Aldo Manuzio (➔ editoria e lingua) diede alle stampe nel febbraio 1496 ...
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Il termine allografo (dal gr. allós «altro» e grápho «scrivo») indica le diverse modalità di trascrizione di un suono: il termine designa sia le infinite configurazioni che uno stesso simbolo (per es. [...] , non possedeva la serie delle affricate, ma soltanto quella delle velari. Però, come si legge in Patota (20072: 79-80), già nel latino tardo e poi nel passaggio ai volgari, i suoni /k/ e /g/ si sono palatalizzati in /ʧ/ e /ʤ/ dinanzi alle vocali e e ...
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Nella terminologia politica, termine che nel corso del tempo è andato assumendo significati diversi. Se infatti nella prima metà del Novecento intendeva riferirsi all'atteggiamento favorevole all'espansione [...] nelle discipline umanistiche di ambito politico-culturale sia in quelle scientifiche. In linguistica, indica voce o locuzione propria del latino usato dagli scrittori africani dell'età imperiale del 3° e 4° sec., pagani o cristiani; se ne trovano per ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] *-ti ∼ *-t) si riscontra in lingue come l'indiano antico, l'avestico, l'ittita, il paleoslavo, il greco, il gotico, il latino; questa isoglossa morfologica è già un ottimo indizio di probabile affinità fra le lingue in questione. Da ciò si deve poter ...
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(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] opere dei grandi grammatici, filosofi e mistici del Medioevo e del Rinascimento. Come valido paragone si può citare il latino ecclesiastico e accademico, anch'esso usato solamente nella liturgia e dai dotti.
Durante l'Illuminismo, nella seconda metà ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] andato» (azione che ha ancora effetti sul presente).
L’uso dell’ausiliare habēre con il participio passato si trova già in latino arcaico e in quello di età classica: omnes res relictas habeo «ho tutte le cose lasciate» = «ho lasciato tutte le cose ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] e Dante (Torino 2003), che ripresero con nuove acquisizioni i volumi del 1983 e del 1993, nonché Un ponte tra latino e italiano (Novara 2003).
Una scrittrice ritrovata
Gli ultimi anni furono fitti di prove narrative: in Catasto magico (Torino 1999 ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...