Grecista italiano (Buccino 1923 - Napoli 2001); prof. universitario dal 1960, insegnò a Trieste e a Napoli. Si occupò di aspetti diversi della cultura letteraria e filosofica greca, con particolare riguardo [...] fondatore e direttore della rivista Cronache ercolanesi. Dopo la sua scomparsa sono apparse alcune raccolte di saggi e articoli come Il libro degli epigrammi di Filodemo (2002), Leopardi e l'antico (2003) e Scritti sulla poesia greca e latina (2006). ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] riscontro nel teatro di Machiavelli e altri saggi sulla commedia del Cinquecento, Roma1972, pp. 193 ss.; G. Marzot, L'idea della lingua nel Leopardi e nel C., in St. in mem. di L. Russo, Pisa 1974, pp. 204-219; N. Borsellino, C. e la realtà, in Rozzi ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] , in Revue des cours et des conférences, s. 2, VI (1898), pp. 226-235. Sull'argomento vedi però W. Binni, Leopardi e la poesia del secondo Settecento, in Rass. della lett. ital., LXVI(1962), pp. 389-435 (in partic. pp. 431 s.), e Contributominimo ...
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PERTICARI, Giulio
Simona Brambilla
PERTICARI, Giulio. – Nacque a Savignano sul Rubicone, in Romagna, il 15 agosto 1779, primogenito del conte Andrea e della contessa Anna Cassi; dal matrimonio nacquero [...] Cassi a San Costanzo ateneo d’italica sapienza, prefazione di A. Berardi, Fano 2013, passim. Sul suo rapporto con Leopardi: W. Marra, G. P., in Leopardi a Roma, a cura di N. Bellucci - L. Trenti, Milano 1998, pp. 58 s. (con bibl.). Sugli interessi ...
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CASTAGNOLA, Paolo Emilio
Alessandra Briganti
Nacque a Roma da Antonio e da Camilla De' Rossi il 7 maggio 1825.
Il padre, già ufficiale dell'esercito pontificio rimasto in servizio durante l'occupazione [...] come contrapposizione tra individuo e comunità. È qui che già ha modo di manifestarsi l'influenza della lettura del Leopardi - destinata a caratterizzare l'intero arco della produzione poetica del C. - anche attraverso il recupero e l'inserimento di ...
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Critico e filologo italiano (Catanzaro 1900 - Roma 1987). Allievo di V. Rossi (al cui fianco attese all'edizione delle Familiari del Petrarca che, dopo la morte del maestro, portò a termine da solo pubblicando [...] si ricordano soprattutto lo studio su Il Decameron (1929); Petrarca (1946, 8a ed. 1977); Titanismo e pietà in Giacomo Leopardi (1957, 2a ed. 1981); Realismo romantico (1959, 2a ed. 1967); Dante vicino (1966); Saggi sul Rinascimento italiano (1970 ...
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Editore italiano (San Pancrazio, Parma, 1924 - Torino 1996). Entrato alla casa editrice Einaudi nel 1949, ne fu condirettore generale nel 1953-54, contribuendo a delinearne le linee editoriali con l'ideazione [...] . Per Einaudi ha curato un'edizione delle Tragedie di Manzoni (1965), il volume dedicato alla prosa della Crestomazia italiana di Leopardi (1968), il 6º volume (in collab. con L. Gambi) della Storia d'Italia (1976). Suo l'importante saggio L'italiano ...
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Critico letterario (Delia 1892 - Marina di Pietrasanta 1961); allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa (1919-14), prof. universitario dal 1927, insegnò letteratura italiana nell'univ. di Pisa; direttore [...] retorica (1957); Il tramonto del letterato (raccolta di saggi, 1960). Notevoli i suoi commenti a Boccaccio, Machiavelli, Manzoni, Foscolo e Leopardi. Diresse le riviste Leonardo (1925-29) e Nuova Italia (1930-31); fondò nel 1946 la rivista Belfagor. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Aldo Capitini
Carlo Altini
Filosofo e pensatore religioso, Aldo Capitini è stato attivo nella vita pubblica italiana (dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta), mantenendo una dialettica aperta tra [...] dei viventi, 1966, pp. 19-20, 108-10, 222-24; Religione aperta, cit., pp. 66, 199-200).
Del romanticismo – filtrato attraverso Leopardi – accetta la tensione religiosa verso ciò che non è «dato», verso ciò che è al di là dell’avara realtà, ma rifiuta ...
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Nacque ad Arezzo il 15 dic. 1798 da Pietro e da Agnese Albergotti.
Il padre, appartenente a una famiglia impoverita della piccola nobiltà e noto per aver scritto poesie in italiano e latino, aveva insegnato [...] e il primo Ottocento, Torino 1992, pp. 434 s.; M. Curreli, Una certa signora Mason. Romantici inglesi a Pisa ai tempi di Leopardi, Pisa 1997, ad ind.; G. Nuvoli, G. Giusti e la poesia satirica del primo Ottocento, in Storia generale della letteratura ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...