Retore e critico siciliano, di Calatte, nato verso il 50 a. C. da una famiglia servile; il suo nome di origine era Arcàgato; ebbe il nuovo nome da un Cecilio che lo liberò e lo portò a Roma, dove insegnò [...] retorica, seguendo la corrente atticista. Delle sue opere di retorica, filologia e lessicografia restano titoli e scarsi frammenti: ricordiamo un'Arte retorica; Del sublime (Περὶ ὕψους), contro cui è diretto il Del sublime dello Pseudo-Longino, a noi ...
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Letterato della cosiddetta Scuola romana. Nato a Roma il 2 maggio 1824, fu discepolo di L. M. Rezzi, del quale più tardi scrisse la Vita (Imola 1879). Scrittore latino e greco nella Biblioteca Vaticana [...] (1856-73), bibliotecario della Chigiana (1873-1908), insegnò per cinquant'anni prima letteratura italiana, poi lessicografia, da ultimo letteratura latina nell'università di Roma, di cui fu anche rettore (1903-04). Morî il 25 agosto 1908.
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Soprattutto con l’avvento dei corpora (➔ corpora di italiano) e degli strumenti informatici per consultarli, è divenuto possibile studiare con metodi statistici l’andamento di occorrenza di parole e di [...] esistono, almeno in potenza, in una lingua. Da un punto di vista più pratico, tale andamento ha indotto linguisti e lessicografi a creare e utilizzare corpora sempre più grandi, che presentino un numero di istanze sufficienti allo studio di parole ...
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Germanista (Colonia 1856 - Friburgo in Brisgovia 1926); prof. all'univ. di Jena e, dal 1884, di Friburgo, fu, più che un ricercatore, un elaboratore di idee e teorie, favorito dalla collaborazione, nel [...] . Esordì con lo studio Beiträge zur Geschichte der germanischen Coniugation (1879). Il suo costante interesse per la lessicografia trovò espressione non solo in due serie di articoli di semantica ed etimologia raccolti nei due volumi Bunte Blätter ...
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Filologo classico, papirologo e orientalista (Torino 1785 - ivi 1870), prof. di letterature orientali e classiche nell'univ. di Torino (1815). Dal 1854 membro dell'Institut de France. Esemplari sono le [...] prime del genere (Papyri graeci regii Taurinensis Musei, 1826), mentre il suo Lexicon linguae copticae (1835) è alla base della lessicografia copta moderna. Tradusse dal greco Tucidide (1861) e dal tedesco la Grammatica greca di A. Matthiae (1823). ...
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Prete copto, vissuto tra il XIII e il XIV sec., verso la fine di quel fiorire della letteratura religiosa araba, che in Egitto seguì alla decadenza del copto. È autore di parecchie opere, tra cui una Scala [...] o dizionario copto-arabo, di grande importanza per la lessicografia copta, ed un trattato generale di scienze sacre, scritto in arabo intorno al 1320 ed intitolato Miṣbāḥ aẓ-ẓulmah (La lampada della tenebra), fonte di prim'ordine per la storia della ...
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Celebre filologo e grammatico arabo, della scuola di al-Baṣrah, uno dei primi raccoglitori di antiche poesie, delle quali compilò tra l'altro un'antologia che porta il suo nome (W. Ahlwardt, Sammlung altarabischer [...] Dichter, I, El-Açma'ijjāt, Berlino 1902). È considerato uno dei padri della lessicografia araba e compose in questo campo una serie di trattatelli monografici, alcuni dei quali conservati e pubblicati (specialmente da A. Haffner, Texte zur arab. ...
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Nencioni, Giovanni
Maurizio Trifone
Storico della lingua, nato a Firenze l'11 settembre 1911. Ha insegnato glottologia nella facoltà di Lettere di Bari (1950-52), storia della lingua italiana nella [...] ).
Nella sua vasta attività di ricerca N. si è occupato di linguistica latina e greca, di linguistica teorica, di lessicografia, di storia della lingua italiana, di critica stilistica. Partito da indagini sulle lingue classiche e su temi di teoria ...
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addetto
Emilio Pasquini
. Ricorre soltanto nel Detto 328, in rima, E sie con meco addetto, cioè " a me dedito, ossequente "; non trova riscontri semantici nei vocabolari, per i primi secoli. È tuttavia [...] [" a. histrioniae "] e in Svetonio [" Prasinae factioni a. et deditus "]) continuatosi - a quel che risulta dall'attuale lessicografia - nella tradizione italiana a livello dotto come " aderente ", " seguace ", " fautore ", ma solo a partire dal ...
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Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi parlante. Anche, l’insieme dei vocaboli comuni [...] la Compendiosa doctrina di Nonio Marcello (3°-4° sec.) e le Etymologiae di Isidoro di Siviglia (6°-7° sec.).
La lessicografia nell’età moderna. - I primi l. rispondenti con una certa ampiezza a interessi descrittivi, e in parte storici, sono, per ...
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lessicografia
lessicografìa s. f. [der. di lessicografo]. – 1. Scienza e tecnica della raccolta e della definizione (formale, funzionale e soprattutto semantica) dei vocaboli appartenenti al lessico di una lingua o di un dialetto o di un gruppo...
lessicografico
lessicogràfico agg. [der. di lessicografia] (pl. m. -ci). – 1. Che concerne la lessicografia: studî, spogli l.; attività l.; opere l.; la tradizione l.; avere esperienza lessicografica. 2. In matematica, ordinamento l., ogni...