Filologo romano (2º-1º sec. a. C.); liberto di un epicureo, insegnò filosofia, retorica, grammatica e seguì Publio Rutilio Rufo nel suo esilio a Smirne. Pare si occupasse specialmente del significato delle [...] parole. Studiò anche la questione dell'autenticità delle commedie plautine. Scrisse un Pinax e 9 libri di Musae ...
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Grammatico latino (secc. 2º-1º a. C.), che Svetonio dice autore di commentarî e di una satura in cui egli affermava di essere liberto di un certo Marco; da alcuni è stato identificato con Sueio (v.). ...
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stenografia Scrittura manuale più breve della grafia alfabetica, realizzata con segni particolari e opportune norme abbreviative della parola e della frase, allo scopo di consentire una trascrizione più [...] del discorso parlato.
Presso i Greci si trovano i primi esempi di abbreviazione delle forme dell’alfabeto. A Tirone, liberto di Cicerone, spetta il merito di avere ideato un primo sistema tachigrafico, il sistema delle ‘note’ (➔ nota). La struttura ...
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Editoria
Ciascuna delle annotazioni apposte dall’autore o editore di un testo per fare un’osservazione, dare una notizia, chiarire un passo: n. dell’autore (N.d.A.), quando è l’autore che interviene a [...] romana e nel Medioevo; furono ideate, secondo la tradizione, da Tirone, liberto di Cicerone, per raccoglierne i discorsi pubblici, e completate da altri (Aquila, liberto di Mecenate, Seneca ecc.), costituendo così un sistema capace di esprimere tutte ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] quali, per es., 7 per et, detto proprio nesso tironiano) che prende il nome addirittura dal segretario di Cicerone, il liberto Marco Tullio Tirone, che aveva il compito di trascrivere i discorsi dell’oratore. Cicerone stesso, nell’Orator, afferma di ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] che la capacità scrittoria richiedeva al livello artigianale e il posto dello scriba nella società, quasi sempre schiavo o liberto. L'editto de pretiis di Diocleziano, tuttavia, prevede un lavoro di scrittura retribuito a seconda della qualità. A ...
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liberto
libèrto s. m. (f. -a) [dal lat. libertus, der. di liber «libero»]. – Nell’antica Roma, chi, per atto del proprio padrone (o, durante l’Impero, per sentenza del magistrato), veniva affrancato, mediante manomissione, dalla schiavitù,...
liberta
libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta...