Nell’antica Grecia, schiavo liberato, manomesso (➔ manomissione). I l. greci, detti ἀπελεύϑεροι, mantenevano obblighi di varia natura nei confronti dell’ex padrone; politicamente non godevano dei pieni diritti cittadini, ma erano assimilati ai meteci.
Nell’antica Roma era chiamato libertus chi per atto del proprio padrone (manumissio) o, durante l’Impero, anche per sentenza del magistrato, veniva liberato ...
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LIBERTO o libertino
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
È, a Roma, colui che, essendo stato in legittima schiavitù, è poi divenuto libero: ciò avviene, di solito, per un negozio giuridico di cui il padrone è parte [...] per libertinus, e libertinus è detto il figlio del manomesso.
Secondo una regola che è di tutto il mondo antico, il liberto di un cittadino è anch'egli cittadino; porta il nome gentilizio del patrono, preceduto da un prenome e seguito dalle parole ...
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Ricco e influente liberto di Pompeo Magno che accompagnò in Asia (64 a. C.) e del quale si diceva che avesse finanziato, in Roma, la costruzione del teatro che ne aveva il nome (55). ...
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Potente liberto di Silla, nell'80 a. C. mise nelle tavole di proscrizione il nome di Sesto Roscio che era stato assassinato, per confiscarne i beni, e fece poi intentare un processo contro il figlio: ma [...] questi fu difeso vittoriosamente (con l'orazione pro Sexto Roscio Amenno) da Cicerone ...
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Autore (probabilmente un liberto romano; forse fine sec. 2º d.C.) d'una raccolta in lingua greca di 41 favole mitologiche, conservataci in un codice di Heidelberg; interessanti, per la storia della tradizione [...] mitografica, gl'indici delle fonti apposti alle singole favole da un ignoto annotatore ...
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Figlio di un Annio, liberto o libertino, scriba di Appio Claudio Cieco, pubblicò nel Foro il calendario con l'indicazione dei giorni nei quali si poteva amministrare la giustizia (dies fasti), e divulgò [...] il testo delle formule procedurali (legis actiones), il primo libro di diritto, dal suo nome chiamato Ius Flavianum. Nel 304 a. C. fu, con grande scandalo dei nobili, eletto edile curule. Alcuni studiosi ...
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Liberto dell'imperatore Adriano, scrittore di cronaca e di curiosità (2º sec. d. C.). Sappiamo di un suo catalogo dei vincitori nei giochi olimpici (fino al tempo di Adriano); ci sono pervenute unite due [...] operette paradossografiche, l'una su Fatti mirabili, l'altra su Uomini longevi, che riporta brani tratti dagli oracoli sibillini ...
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Liberto di Claudio (m. 62 d. C.) o più esattamente della madre di questo, Antonia minore; svolse con sagacia l'incarico della direzione delle finanze (a rationibus) e seppe al tempo stesso costituirsi [...] una cospicua fortuna personale. Dopo la morte di Messalina, favorì il matrimonio di Agrippina con Claudio e sostenne Nerone contro Britannico. Ancora potente dopo la morte di Claudio (54), l'anno successivo ...
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Liberto di Pompeo il triunviro, o del figlio Sesto Pompeo, fu ammiraglio di questo; nel 40 a. C. occupò la Sardegna, ma caduto più tardi in sospetto a Sesto Pompeo, passò a Ottaviano e vinse presso Cuma [...] l'ammiraglio pompeiano Menecrate. Dopo essersi nuovamente schierato per Pompeo, si volse definitivamente a Ottaviano. Morì all'assedio di Siscia durante la campagna di Ottaviano nell'Illirico (35 a. C.) ...
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Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il [...] triumviro, in seguito un'altra Drusilla figlia di Agrippa I. Davanti a lui comparve, in arresto, l'apostolo Paolo (Atti 24) ...
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liberto
libèrto s. m. (f. -a) [dal lat. libertus, der. di liber «libero»]. – Nell’antica Roma, chi, per atto del proprio padrone (o, durante l’Impero, per sentenza del magistrato), veniva affrancato, mediante manomissione, dalla schiavitù,...
liberta
libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta...