Scrittore latino (sec. 1º a. C.); compose un libro sul giardinaggio e lo dedicò a Mecenate, di cui era liberto; è una delle fonti di Plinio il Vecchio. ...
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OPERE
Emilio Albertario
. La disciplina giuridica delle opere è nel diritto romano diversa secondo che esse sono prestate dall'uomo libero, dallo schiavo o dal liberto.
1. Opere dell'uomo libero. - [...] dall'età, dalla dignità, dalla necessità, dalla salute, così in riguardo della persona del patrono che di quella del liberto. Se si trattava di opere stipulate con la promissio iurata, queste erano dovute così come erano state stipulate, a meno ...
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(o anche Trimalchióne; lat. Trimalchio -onis) Personaggio del Satyricon dello scrittore latino Petronio (sec. 1° d.C.); è un ricchissimo rozzo liberto che imbandisce al protagonista Encolpio e ai suoi [...] amici uno spettacoloso banchetto ...
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patronato
Nel diritto romano, rapporto personale che si stabilisce, in seguito alla manomissione, fra il manomittente (patronus) e il manomesso (liberto). Ovvero il rapporto formalizzato tra una comunità, [...] tipicamente una città, e un suo protettore (patronus). Nel diritto canonico privilegio di conferire un ufficio ecclesiastico, che spetta ai fondatori di chiese, cappelle e benefici. L’istituto del p. fu ...
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Figlio dell'oratore, nacque nel 65 a. C. e fu allevato da Peonio e Dionisio, liberto di Attico. Accompagnò il padre in Cilicia, e alla fine di marzo del 49 prese la toga virile ad Arpino. Fu con Pompeo [...] in Grecia durante la guerra civile contro Cesare, e a Farsaglia ebbe il comando di un reparto (Cic., De off., II, 13, 45), comando che molto probabilmente, data la sua giovane età, era soltanto onorario. ...
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BALIGNANO
Roberto Abbondanza
Figlio del conte Giberto, apparteneva a una eminente famigha feudale. Arcidiacono della chiesa cattedrale di Fermo, successe al vescovo Liberto il 29 ag. 1145. In quello [...] et rationabiliter removeret ac legitime officii interdictione cohiberet". Rinnova poi, nel 1158, la concessione già fatta dal vescovo Liberto al monastero di, S. Maria in Porto presso Ravenna. Sembra anche - come documenta una bolla di Gregorio IX ...
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Grammatico latino (secc. 2º-1º a. C.), che Svetonio dice autore di commentarî e di una satura in cui egli affermava di essere liberto di un certo Marco; da alcuni è stato identificato con Sueio (v.). ...
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Liberta imperiale, di origine asiatica, amata da Nerone, fino a che questi non le preferì Poppea Sabina. Quando Nerone si fece uccidere dal liberto Epafrodito, A. provvide alla sua sepoltura. Arricchita [...] dai doni imperiali, sembra che possedesse una villa a Velletri e beni rurali nella penisola e in Sardegna ...
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Auriga era chiamato chiunque guidasse, uomo o donna, casualmente, per professione, liberto, schiavo o proprietario. I cocchieri erano più spesso designati dal nome del veicolo: p. es., cisiarius da cisium [...] tipo di vettura a due ruote. Avevano in testa il cucullus, nella sinistra le briglie, nella destra la frusta (flagellum o stimulus); stavano in piedi o seduti sul carro o conducevano per mano l'animale. ...
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ANTISTIUS
G. A. Mansuelli
Architetto noto da una iscrizione (G. Antistius Isochrysus, architectus) dell'ager Compsianus (C.I.L., ix, 1052). Si tratta probabilmente di un liberto di origine orientale.
Bibl: [...] C. Promis, in Mem. Acc. Sc. Torino, XXVII, 1873, p. 108 ...
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liberto
libèrto s. m. (f. -a) [dal lat. libertus, der. di liber «libero»]. – Nell’antica Roma, chi, per atto del proprio padrone (o, durante l’Impero, per sentenza del magistrato), veniva affrancato, mediante manomissione, dalla schiavitù,...
liberta
libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta...