CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] dantesco, Modena 1886; Correttione d'alcune cose del dialogo delle lingue di Benedetto Varchi, Vienna 1572; Ragione d'alcune cose segnate nella canzone d'Annibal Caro "Venite all'ombra dei gran gigli d'oro", Venezia 1572; La Poetica d'Aristotele ...
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Casta
Mysore N. Srinivas
Mysore N. Panini
Introduzione
La casta è tuttora, in India, un'istituzione dominante e assai diffusa.
Tra gli obiettivi dichiarati della Costituzione che l'India indipendente [...] altri aspetti degli stili di vita e di lavoro. L'importanza deisegni distintivi dipende dal livello di segmentazione. In certe zone del Tamil da ben precise regioni e che parlano determinate lingue occupano le posizioni più elevate. Questo schema ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] duello verbale tra l'innamorato e la sua bella è segnato da una marca sintattica che è una delle costanti più pp. 5-135; M.L. Rizzo Palma, Elementi francesi nella linguadei poeti siciliani della 'Magna Curia', "Bollettino del Centro di Studi ...
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Logica
CChaïm Perelman
di Chaïm Perelman
Logica
sommario: 1. La concezione ‛formale' della logica: lo studio delle verità logiche: a) l'oggetto della logica e la tradizione aristotelica; b) l'antipsicologismo [...] senso che consideriamo come vero potrebbe essere reso da altri suoni in un'altra lingua: è il senso di un'asserzione ciò che esprime un pensiero (Gedanke), grazie alle condizioni che determinano il senso deisegni e delle operazioni. Ma non appena ci ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] di accordo segnalano non ambiguamente le relazioni sintagmatiche. Segni dell’irrigidimento nell’ordine lineare si possono già riconoscere e favorito, poi, dalla pratica dei volgarizzamenti (➔ volgarizzamenti, linguadei) nel XIII e nel XIV secolo ...
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Giacomo Vaciago
Dollaro
«Il dollaro è la nostra moneta, ma il vostro problema» (John Connally)
La crisi del dollaro
di
14 marzo
Il documento stilato al termine del Consiglio Europeo di Bruxelles lancia [...] tutto ciò che accomuna: quanto vale per Internet, e per la lingua inglese, vale anche per una moneta che un paese emette mettendola a far fronte alle richieste di conversione in metalli deisegni cartacei da lui rilasciati, senza che questi fossero ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso deisegni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] scanso di interpretazioni fuorvianti.
Poiché l’uso di una lingua tipicamente si oppone al linguaggio stesso come sistema, nel della deissi dipendono dalla più generale dimensione indicale deisegni. Un segno è un indice, secondo una definizione che ...
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Catone l'Uticense
Mario Fubini
Marco Porcio C. (95 - 46 a.C.) è ricordato in If XIV 13-15, e in più luoghi del Convivio e della Monarchia (di cui si dirà più avanti); personaggio dei canti i e II del [...] monte del Purgatorio (lavargli il viso per tergerlo deisegni della caligine infernale, cingerlo del giunco simbolo -37; V. Valente, Parole di D.: " onesto " e " onestà ", in " Lingua nostra " XXV (1964) 31-37; E. Paratore, Lucano e D., in Antico e ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] di dialetto e italiano. Per le classi colte era segno di distinzione passare dal dialetto all’italiano, spesso pp. 271-302.
Nencioni, Giovanni (1988), La linguadei “Malavoglia”, in Id., La linguadei “Malavoglia” e altri scritti di prosa, poesia e ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] nell'ingegneria stessa di queste "macchine" di segni, costruite con coscienza d'artificio in autonomia di Milano 1972, pp. 11-52; F. Chiappelli, Sull'espressività della linguadei "Marmi" del D., in Lingua nostra, VII (1946), pp. 33-38, e Un poema ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....