In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] ) presenti nella società italiana sullo scorcio del XX secolo. A partire dagli anni Settanta negli studi sulla situazione linguisticagenerale del Paese si sono andate affermando proprio mappe del genere (un esame complessivo in Berruto 1993), che ...
Leggi Tutto
La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] 2 voll., vol. 1º, pp. 235-254.
Coseriu, Eugenio (1971), Sistema, norma e «parole», in Id., Teoria del linguaggio e linguisticagenerale: sette studi, Bari, Laterza, pp. 19-103.
Crusca (1995) = La Crusca risponde, Firenze, Le Lettere.
D’Achille, Paolo ...
Leggi Tutto
Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] -verbal communication, Cambridge, Cambridge University Press, 1972 (trad. it. Roma-Bari, Laterza, 1974).
R. Jakobson, Saggi di linguisticagenerale, Milano, Feltrinelli, 1966.
M. Minsky, The society of mind, New York, Simon & Schuster, 1985 (trad ...
Leggi Tutto
I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] Renzi, Salvi & Cardinaletti 1988, pp. 593-603.
Coseriu, Eugenio (1971), Solidarietà lessicali, in Teoria del linguaggio e linguisticagenerale. Sette studi, a cura di R. Simone, Roma - Bari, Laterza, pp. 303-316.
Dowty, David (1979), Word meaning ...
Leggi Tutto
Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] , Giampaolo & Vanelli, Laura (2004), Nuova grammatica italiana, Bologna, il Mulino.
Saussure, Ferdinand de (19864), Corso di linguisticagenerale, introduzione, traduzione e commento di T. De Mauro, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1967; ed. orig ...
Leggi Tutto
Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] variabilità del dialetto. Uno studio su Monte di Procida, Napoli, Liguori.
Coseriu, Eugenio (1973), Lezioni di linguisticagenerale, Torino, Boringhieri.
Galli de’ Paratesi, Nora (1984), Lingua toscana in bocca ambrosiana. Tendenze verso l’italiano ...
Leggi Tutto
Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] , Paris, Gallimard, 1966-1974, 2 voll., vol. 1º, pp. 237-250 (trad. it. in Problemi di linguisticagenerale, Milano, il Saggiatore, 1971, pp. 283-300).
Brémond, Claude (1973), Logique du récit, Paris, Seuil (trad. it. Logica del racconto, Milano ...
Leggi Tutto
I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] of Italian linguistics» 8, pp. 67-104.
Jakobson, Roman (1966), Saggi di linguisticagenerale, Milano, Feltrinelli (ed. orig. Essais de linguistique générale, Paris, Minuit, 1963).
Loporcaro, Michele (1997), L’origine del raddoppiamento fonosintattico ...
Leggi Tutto
BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] e non conoscitivo di qualsivoglia analisi vertente su ciò che si dice lingua (Estetica come scienza dell'espressione e linguisticagenerale, Bari 1945, p. 159, penultimo e ultimo ca.pov.), e l'asserzione del carattere artistico di ogni realtà ...
Leggi Tutto
Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] -1823). Pubblicato postumo alla fine dell’Ottocento (un’antologia commentata di passi linguistici si trova in Leopardi 1998), raccoglie molte osservazioni di linguisticagenerale, per es., la distinzione modernissima tra parole e termini, il concetto ...
Leggi Tutto
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...