radice
radice [Der. del lat. radix -icis] [ALG] Numero che elevato a una certa potenza riproduce un numero dato: r. seconda, o r. quadrata, la potenza 1/2; r. terza, o r. cubica, la potenza 1/3; ecc.; [...] R. di un numero nel campo complesso: nel campo complesso un numero p=a+ib=ρ(cosφ+isinφ) ha n r. n-esime, qualunque sia n; tali r. hanno per modulo comune la r. n-esima aritmetica di ρ e i loro argomenti sono: φ/n, φ+2π/n, φ+4π/n, ..., φ+2(n-1)π/n; le ...
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Fermat Pierre de
Fermat 〈fermà〉 Pierre de [STF] ( Beaumont de Lomagne 1601 - Castres 1665) Matematico. ◆ [OTT] Principio di F.: fondamentale nell'ottica geometrica, è un principio variazionale secondo [...] solo modo, come differenza di due quadrati; (c) se p è un numero primo e a non è multiplo di p, allora ap-1 è congruo 1 modulo p, in formule ap-1≡1 (mod p) (piccolo teorema di F. o teorema di Eulero-F.: → congruenza); (d) se n≥3, l'equazione xn+yn=zn ...
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NUMERI, Teoria dei
Enrico Bombieri
Gli sviluppi recenti della t. dei n. (v. aritmetica: Aritmetica inferiore o teoria dei numeri, IV, p. 370) hanno condotto alla soluzione di problemi fondamentali e [...] come appartenenti a un corpo finito ???&out;Fp con p elementi. Anche i coelficienti del polinomio P possono essere considerati modulo p, quindi si ottiene un polinomio Ä(x1, x2, ..., xn) ∈ ???&out;Fp [x1, x2, ..., xn] i cui coefficienti sono ...
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areale
areale [agg. Der. di area] [LSF] Qualifica di grandezze specifiche relative a una superficie; talora sinon. di superficiale. ◆ [MTR] Sinon. di arei-co (←). ◆ [MCC] Costanza della velocità a.: [...] punto P, in un riferimento polare piano Orϑ, è il vettore (1/2)r╳v ove v è la velocità lineare del punto; il modulo di tale vettore è il rapporto A fra l'area elementare dS spazzata dal raggio vettore nel tempuscolo dt e dt medesimo, cioè, in termini ...
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Linguistica
Nella grammatica generativa, operazione svolta in base alle regole trasformazionali, consistente nella soppressione di uno o più elementi della frase. Un tipo di c. è quello che elimina il [...] , di dedurre dall’uguaglianza: a∙c=b∙c (essendo c diverso dallo zero) l’uguaglianza a=b. Nelle ordinarie uguaglianze tra numeri, la regola di c. è sempre valida: ma già nelle congruenze rispetto a un modulo m, non numero primo, può cadere in difetto. ...
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concetto
concètto [Der. del part. pass. conceptus del lat. concipere, comp. di cum "insieme" e capere "prendere", complessivamente "accogliere in sé", e quindi "pensiero, in quanto concepito dalla mente"] [...] l'ordine seriale tipico del c. comparativo risulti metrizzabile: è il caso di una grandezza fisica quale la temperatura assoluta, il modulo di una velocità, ecc.: v. teoria: VI 133 f. ◆ [FAF] C. osservativo e c. teorico: la distinzione tra questi due ...
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Diritto
1. Diritto civile
Nel diritto civile l’e. costituisce una ipotesi di anormalità nella esplicazione dell’autonomia privata e nei relativi regolamenti d’interessi, i quali conseguentemente si presentano [...] x̄G2μ e x̄+2μ e tra x̄G3μ e x̄+3μ.
Oltre all’e. quadratico medio sono talora presi in esame: l’e. medio, definito come media dei moduli degli e., θ = Ln i=1 ∣εi∣/n; l’e. probabile, r, definito come l’e. tale che la probabilità di commettere un e. in ...
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intensita
intensità [Der. del lat. intensitas -atis, da intensus (→ intenso)] [LSF] Il grado con cui si manifesta un fenomeno, traducentesi sia in fenomeni (manifestazioni luminose, acustiche, ecc.), [...] (v. oltre). ◆ [ALG] I. di campo: per campi scalari e vettoriali, il valore, rispettiv., dello scalare del campo oppure del modulo del vettore del campo; ha signif. specifico, identificandosi con uno dei vettori del campo, per i campi elettrici e ...
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Lee Tsung-Dao
Lee 〈lìi〉 Tsung-Dao (n. Shanghai 1926) Prof. di fisica teorica nella Columbia Univ. (1960); assieme a C.N. Yang ebbe nel 1957 il premio Nobel per avere correttamente interpretato i dati [...] anche non di primo vicino) pensata come funzione della variabile z=exp(βh) non può annullarsi che per valori complessi e di modulo 1 di z. Da questo teorema L. e Yang dedussero che il modello di Ising poteva avere più fasi in equilibrio solo ...
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Corrispondenza di misura fra due o più cose che siano fra loro in stretta relazione.
Arte
Mondo antico
Non è possibile cogliere una continuità storica nella trasformazione del concetto di p., intesa come [...] canoni di perfezione proporzionale della figura umana. L’architettura greca adotta una logica di costruzione basata sull’idea del modulo, ossia di un elemento unitario, che crea la misura dell’insieme. È il concetto di ordine come sequenza: basamento ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...