. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] , si può ritenere che l'organizzazione qui esposta, basata soprattutto sulla corte tolemaica, rappresenti il modello comune a tutte le monarchieellenistiche.
Soltanto con Antioco III in Síria (223-187 a. C.) e con Tolomeo V in Egitto (205-180 a. C ...
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La colonizzazione fenicia. - La storia della colonizzazione può a buon diritto, come vuole la tradizione, iniziarsi con gli stanziamenti fenici. Poiché, se anche l'immenso estendersi della nostra conoscenza [...] il paese e di servire da centri urbani alla popolazione greca o ellenizzata, su cui poggiavano le monarchieellenistiche.
L'opera di colonizzazione fu energicamente iniziata dallo stesso Alessandro, con la fondazione delle due Alessandrie, alle ...
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Il termine italiano, come quelli francese e inglese, deriva dal latino ebur; quello spagnolo è originario da parola araba (nāb al-fīl "dente d'elefante") che si ritrova ancora nel commercio, e non solo [...] d'incisioni finissime ravvivate da colori, che sono specialmente pregevoli per la storia della pittura (fig. 23).
Le monarchieellenistiche, e specialmente la corte dei Lagidi in Alessandria, fecero grande uso d'avorio. Ma i lavori d'arte rimasti ...
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PALAZZO
Doro LEVI
Giuseppe SAMONA'
. Il nome del colle sul quale Augusto e i suoi successori si costruirono la loro dimora (v. palatino), dopo essere passato a indicare la dimora stessa, venne a [...] e le costruzioni sacre della terrazza inferiore. Assai più estesi e lussuosi dovevano essere gli altri palazzi delle grandi monarchieellenistiche, di cui ci è giunto appena il nome: quello d'Alessandria che occupava da solo un terzo della città ...
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PERGAMO
Giuseppe CARDINALI
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Goffredo BENDINELLI
. Antica città della Misia, a nord del Caico, a 120 stadî dal mare, su una collina di forma conica, della quale in origine occupò soltanto la cima, [...] avessero qui, come in altre branche, ereditati gli schemi degli ordinamenti Seleucidi.
Il culto dinastico. - Come nelle altre monarchieellenistiche, in Pergamo si ebbe il culto dei sovrani sino dai primi tempi dell'istituzione del principato, e sino ...
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È l'appartenenza di una persona allo stato. Nel diritto privato, la cittadinanza non è più condizione indispensabile per il godimento dei diritti, giacché per l'art. 3 del nostro codice civile "lo straniero [...] è lo stato stesso, e nessun altro ha cittadinanza, cioè diritti e potere politico, all'infuori di costui. Nelle monarchieellenistiche tutti sono sudditi, anche i Macedoni e i Greci, mentre nelle città rimaste, di nome, libere e nelle repubbliche ...
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Nome di antica popolazione affine e non ben distinta dai Geti, le cui sedi, naturalmente non sempre rigorosamente chiuse dagli stessi confini, si possono porre lungo il corso del Basso Danubio e specialmente [...] e cadde egli stesso prigioniero del re geta Dromichaetes (291 a. C.). Queste vittorie contro le potenti monarchieellenistiche non riescono però a dare unità e posizione predominante alle stirpi daco-getiche, principalmente forse per effetto di ...
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Generale macedone, contemporaneo di Filippo II e di Alessandro il Grande. Figlio di un Filippo, era nato nel 381 a. C. da famiglia macedone di alto lignaggio. Dopo aver servito nell'esercito sotto Filippo, [...] nella sua satrapia, notevolmente ingrandita. Questo trattato si può ben dire l'atto di fondazione delle cinque monarchieellenistiche, che venivano a prendere definitivamente il posto dell'impero universale di Alessandro (Diodoro, XIX, 105). E ...
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LISIMACO (Λυσίμαχος, Lysimáchus)
Giuseppe Corradi
Generale macedone, contemporaneo di Alessandro Magno e uno dei diadochi. Figlio di un Agatocle, nacque da ragguardevole famiglia macedone a Pella verso [...] L. la sua satrapia (311 a. C.). Questa pace può essere considerata come l'atto di fondazione delle nuove monarchieellenistiche. L. riprese allora l'opera di consolidamento del suo potere in Tracia, fondando la sua nuova capitale Lisimachia (309 ...
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. Questo nome è proprio di alcuni monumenti della prima letteratura latina, come i Commentarii pontificum (v. qui sotto), che conservavano la memoria di casi e questioni speciali perché avessero valore [...] remoti, si scriveva e si protocollava larghissimamente, in Babilonia e Assiria, presso gli Hittiti e poi nelle monarchieellenistiche, nelle quali tutti i capi di un ufficio annotavano in registri giornalieri (ὑπομνηματισμοί) gli atti compiuti e ...
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diadoco
dïàdoco s. m. [dal lat. diadŏchus, gr. διάδοχος «successore», dal tema di διαδέχομαι «succedere», comp. di διά «attraverso» e δέχομαι «ricevere, accogliere»] (pl. -chi). – 1. Ciascuno degli immediati successori di Alessandro Magno,...
basileus
baṡilèus s. m. [traslitt. del gr. βασιλεύς di etimo molto discusso, prob. non indoeuropeo]. – Nome che nell’antica Grecia designava il re; dopo che l’istituto monarchico scomparve, assorbito dalle aristocrazie, il nome fu ancora attribuito...