La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] grande medico, Guido Baccelli, avrebbe ribadito nel 1894 che la scuola classica «deve formare uomini e cittadini, non scienziati» (cit. in del mezzosoprano bolognese Adelaide Borghi Mamo al musicista Giovanni Pacini del 1854 (Ceod):
Carissimo Maestro ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] cultura linguistica italiana ha ereditato dall’epoca classica e medioevale, senza soluzioni di continuità, » (1952 in A. Della Corte & G. Pannain, Storia della musica, III); paprika < ungh. paprika, dal serbocroato paprika, propr. «peperone ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] sviluppo del teatro nelle sue varie forme. Dalla tragedia classica derivano il dramma gesuitico, che traeva eroi dalla Bibbia, lineare e unitario, in cui la parola è subordinata alla musica (➔ melodramma, lingua del). La fastosa messa in scena di ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] e il XVIII secolo è un multiplo di quelli scritti nell’antichità classica (Olschki 1922; Marazzini 1993: 19-42; Giovanardi 1994; Waquet , dove si avvia a essere la lingua internazionale della musica e dell’arte (➔ immagine dell’italiano). I teorici ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] Le prime attestazioni della costruzione perifrastica risalgono all’epoca classica. Tuttavia, un esempio quale «in ea provincia regge un complemento preposizionale (una signora amante della musica).
Così come avviene altrove nell’ambito romanzo, il ...
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Va chiarito preliminarmente che in ambito musicale l’aggettivo popolare può avere almeno due significati. Nel primo, equivale all’inglese popular (o pop): la locuzione musica popolare (popular music) è [...] dunque contrapposta a musica colta o classica. Nel secondo, equivale all’inglese folk (folk music, folk song) e vale «etnico» o «delle classi subalterne». In quest’ultimo significato, per canzone popolare si intende la produzione di un determinato ...
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Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] e di linguaggio: se nel melodramma la parola è assistita dalla musica, e se la tragedia può contare su un linguaggio aulico Marsilio di Venezia).
Dionisotti, Carlo (1967), Tradizione classica e volgarizzamenti, in Id., Geografia e storia della ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] petrarcheschi della forma sonetto, dove il Tasso «è tutto musica e spirito, concettoso insieme e sentimentale» (De Sanc stile rotto e inquieto del Tasso e i difensori della classicità percepita come armonica ed equilibrata dell’Orlando furioso – durò ...
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Nel mondo contemporaneo è arduo individuare un settore definibile come tecnica, anche perché il termine è entrato in concorrenza con la più moderna tecnologia, che ha soppiantato tecnica confinandola «quasi [...] mondo molte parole delle arti figurative, dell’architettura, della musica, del canto e, in misura minore ma non meno traino di alcun concetto nuovo eppure compete, a oggi, con il classico fare tabula rasa.
Beccaria, Gian Luigi (a cura di) (19834 ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe [...] la nozione di ritmo era riferita in primo luogo alla musica e alla danza, e solo per estensione alla parola cantata le suggestioni, almeno in parte improprie, della metrica classica). Secondo la teoria metrica, le lingue naturali selezionano un ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...