Nato a Copenaghen il 9 gennaio 1875, dal 1919 professore di filologia iranica in quella università. È uno dei maggiori conoscitori della civiltà antico- e medio-persiana.
Ricordiamo il saggio su L'Empire des Sassanides. Le peuple, l'état, la cour (Copenaghen 1907), tuttora fondamentale, e di recente rifuso e allargato nel volume d'insieme La Perse sous les Sassanides (Parigi 1936); le monografie su ...
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Malgrado l’enorme diffusione mondiale di singoli tipi di giochi, in particolare del cruciverba, solo in Italia l’assieme dei giochi enigmistici ha dato vita a una tradizione continuativa, e solo in Italia si può parlare propriamente di qualcosa come l’enigmistica. Ogni uso di tale termine che non sia riferito all’Italia (specialmente dopo il 1901) è da considerarsi figurato o almeno non perfettamente ...
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La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocali toniche medie o basse di una parola se nella sillaba seguente compaiono vocali atone alte: /-i/ e /-u/ (Maiden 1997).
La metafonia, che può essere definita come un fenomeno di ➔ assimilazione a distanza, è molto simile all’armonia ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma anche di altro tipo: cfr. § 2) con ciò che è espresso dal nome a cui si riferiscono – nel caso degli aggettivi (1) – o che sostituiscono – nel caso dei pronomi (2):
(1) ieri ho parlato con tua madre [tua ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua materna la lingua ufficiale dello Stato di cui sono cittadini.
In accezione stretta, sono dunque minoranze anche quanti parlano un dialetto (intendendo con questo termine un idioma geneticamente autonomo, ...
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Una delle funzioni dell’➔accento grafico è quella di indicare quale tra le sillabe di una parola sia accentata, cioè abbia prominenza rispetto alle altre. L’accento può essere distintivo coi monosillabi: è copula ~ e congiunzione, né ~ ne. Nei polisillabi che si distinguono solo per la posizione dell’accento, esso non è marcato nell’➔ortografia italiana (negli esempi seguenti lo si nota solo per evidenza): ...
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Filologo belga, morto a Oostaken (Gand) il 20 settembre 1945.
Al B. si debbono altri interessanti studî sulle opere di Giuliano l'Apostata (La tradition manuscrite et les éditions des discours de l'empereur Julien, Gand 1929; edizione, con traduzione e commento, dei Discorsi medesimi, Parigi 1932, nella collezione delle "Belles Lettres"), della vita del quale ha anche dato una vigorosa sintesi (La ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus e amantem, accusativo di amans). Il participio presente si forma con la desinenza -nte, aggiunta alla radice del verbo, e la vocale tematica (-a per la prima coniugazione,-e per le rimanenti; ➔ coniugazione ...
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Filologo ed esegeta del Nuovo Testamento, nato a Wrexham, Denbingshire, il 7 aprile 1884; dopo gli studî di filologia classica (1902-10) e di teologia (1908-1911) ad Oxford, iniziò nel 1912 la sua attività pastorale nella Chiesa congregazionalista a cui unì ben presto l'insegnamento ad Oxford, ove restò, tranne l'interruzione degli anni della prima guerra mondiale, fino al 1930. Dopo cinque anni di ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili a summae erudite e disomogenee, e che possono considerarsi opere lessicografiche anche le enciclopedie medievali di Isidoro di Siviglia (VI-VII sec.) o di Rabano Mauro (VIII sec.). Ma, come ha scritto ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.