Filosofo e critico letterario (Magdeburgo 1805 - Königsberg 1879). Allievo di Schleiermacher e più tardi di Hegel, si può considerare uno dei massimi esponenti dell'idealismo tedesco. Tentò uno sviluppo [...] di un popolo e sostenendo che la libertà di un popolo è tanto maggiore quanto più è sviluppata la coscienza della propria individualità nazionale. Fra le sue opere: Enzyclopädie der theologischen Wissenschaften (1831); Handbuch einer allgemeinen ...
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Educatore e poligrafo (Lugano 1743 - Pavia 1806). Entrò giovanissimo (1759) nella congregazione dei padri somaschi; fu professore a Milano, poi a Parma all'Accademia dei paggi e (1768) all'università, [...] 1802 fu destinato dal vicepresidente Melzi al rettorato del Collegio nazionale di Modena e l'anno seguente alla cattedra di " d'Italia fino alla metà del sec. 19º. Ma la fortuna maggiore arrise alle sue Novelle morali (più di 100 edizioni dal 1782 ...
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Poeta latino (m. Utica verso il 201 a. C.) della Campania; combattente della prima guerra punica. Autore di palliatae (restano circa 30 titoli), satireggiò, nei modi della commedia attica antica, Quinto [...] Cecilio Metello e Scipione Africano Maggiore, per cui subì il carcere, poi l'esilio a Utica. Scrisse tragedie (tra cui Romulus e Clastidium, primo esempio di praetextae) e il più antico poema nazionale romano (Bellum Poenicum), in versi saturnî, ...
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Poeta macedone (Ochrida 1830 - ivi 1893). Annoverato dai Bulgari tra i più notevoli esponenti della loro moderna poesia nazionale, è invece considerato dai teorici della "letteratura macedone" il più significativo [...] si servì della lingua letteraria bulgara. Il suo primo poema (1860), intitolato ᾿Αρματολός ("L'armatolo"), è la sua opera maggiore; in seguito, P. lo tradusse nella sua lingua materna, intitolandolo Serdarot. Poi (1861) scrisse un altro poema su ...
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Linguista (Bellinzona 1858 - Milano 1920), docente di glottologia nelle univ. di Torino (1884), di Pavia (1890) e all'Accademia scientifica di Milano (1902); socio nazionale dei Lincei (1916). Competente [...] diretta illustrazione dialettale (Fonetica del dialetto moderno della città di Milano, 1884; Saggi intorno ai dialetti ... del Lago Maggiore, 1886). In questo campo egli mise in evidenza l'italianità dei dialetti grigioni. Fondò e diresse dal 1907 l ...
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Filologo romanzo italiano (Venezia 1900 - Bellano 1972), prof. nelle univ. di Pavia (1934-42) e Milano (dal 1942); socio nazionale dei Lincei (1971). Studioso dai varî interessi, ha soprattutto approfondito [...] delle letterature d'oc e d'oïl (1942); Storia della letteratura italiana dalle origini al Rinascimento (1960); Ricerche e interpretazioni mediolatine e romanze (1970). La sua opera maggiore resta il volume vallardiano delle Origini (1a ed. 1939). ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] estetiche, il teatro è il terreno che, nell'ultimo ventennio, ha dimostrato maggiore vitalità. Nel secondo dopoguerra, la G. B. ha conosciuto in campo nazionale e internazionale vicende poco felici: un notevole crollo di valori spirituali e lo ...
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Inglese, letterature di lingua
Valerio Massimo De Angelisi
Gran Bretagna
A cavallo tra secondo e terzo millennio la cultura letteraria britannica presenta una gamma assai ampia di soluzioni formali [...] la tradizione del romanzo storico, un posto di rilievo spetta ancora al maggior romanziere della guerra del Vietnam, ossia T. O'Brien (n. 1946 da P. Smith (n. 1955), quattro volte campionessa nazionale, e da S. Williams (n. 1972). La scena ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] e il tempo, e ha avuto un ruolo centrale nell'opera di alcuni tra i maggiori poeti del secolo, da Th.S. Eliot, a P. Celan, ad A. Zanzotto incontrando problemi analoghi in tutte le tradizioni nazionali, che hanno determinato un difficile lavoro di ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] se ne servirono per farsi rapidamente comprendere da un numero sempre maggiore di lettori. Se si pensa che la quasi totalità degli società senza classi e quindi senza distinzioni economiche, nazionali, etniche e religiose. Tali speranze subirono un ...
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nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...
nazionalismo
s. m. [der. di nazionale, sul modello del fr. nationalisme (cfr. anche l’ingl. nationalism)]. – 1. a. Esaltazione dell’idea di nazione e di tutto quanto è espressione di essa nella vita civile e politica. b. Sentimento di forte...