Gaeta, Franco
Francesco Vitali
Storico, nato a Venezia nel 1926 e morto a Roma nel 1984. Dal 1968 fu professore ordinario di storia moderna prima alla facoltà di Magistero dell’Università dell’Aquila, [...] della Riforma in Venezia (1955); Un nunzio pontificio a Venezia nel Cinquecento (Girolamo Aleandro, 1960); Il nazionalismo italiano (1965); Il nuovo assetto dell’Europa (1976); Democrazie e totalitarismi dalla prima alla seconda guerra mondiale ...
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Uomo politico e filosofo tedesco (Breslavia 1825 - Ginevra 1864). Partecipò ai moti del 1848 e si impegnò nell'organizzazione del movimento operaio. Elaborò l'Arbeiter-Programm (1862), che costituì la [...] a questo periodo risalgono i primi contatti con Marx ed Engels, dai quali in seguito si allontanò per via del suo nazionalismo e dell'apprezzamento per la politica estera di Bismarck. Nel 1861 L. venne in Italia: incontrò Garibaldi a Caprera e alcuni ...
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Storia. - La storia dei popoli arabi nell'ultimo ventennio si svolge nel consolidamento degli stati nazionali formatisi dopo la prima Guerra mondiale, nella lotta per l'effettiva indipendenza, e nei primi [...] contraddizione con le promesse di indipendenza fatte agli Arabi durante la guerra, alimentò lo scontento e l'agitazione del nazionalismo arabo contro le potenze mandatarie, attraverso una serrata lotta politico-diplomatica a cui in più d'un caso si ...
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SIGHELE, Scipio
Felice Battaglia
Sociologo, nato a Brescia il 24 giugno 1868, morto a Firenze il 21 ottobre 1913. Si laureò in giurisprudenza a Roma, aderì al movimento lombrosiano, scrivendo di psicologia [...] collettiva e criminale. Negli anni 1899-1902 impartì dei corsi all'università libera di Bruxelles. Militò nel partito nazionalista, che abbandonò nel 1912. Il S. diede forte impulso al movimento irredentista nel Trentino, ove aveva i beni. Ciò gli ...
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GENTZ, Friedrich von
Heinrich Kretschmayr
Uomo politico e scrittore, nato a Breslavia il 2 maggio 1764, morto a Weinhaus presso Vienna il 9 giugno 1832. Da ragazzo e da studente non dimostrava precise [...] punto di vista austriaco, con la sua avversione verso i Greci. Ma negli ultimi anni della sua vita ritornò in parte al nazionalismo liberale della sua giovinezza, schierandosi nel 1831 con i Polacchi contro lo zar e con i Belgi contro l'Olanda.
Uomo ...
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J Movimento religioso teistico dell'India moderna, e organizzazione relativa. Ne fu fondatore Svāmi Dāyānanda Sarasvatī, nato a Tankara nel Kathiavar nel 1824, morto in Ajmer il 30 ottobre 1883. La data [...] contro l'autorità brahmanica e contrapponendosi alle religioni estranee all'India, principalmente Islamismo e Cristianesimo: nazionalismo puritano in religione e tendenze nazionalistiche in politica. Fra i dieci punti fondamentali che riassumono ...
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Movimenti politici e sociali
Sidney Tarrow
Introduzione
Nello studio dei movimenti politici e sociali, più che in qualsiasi altro ambito della ricerca sociologica, vengono alla luce sia i vantaggi che [...] paesi per designare la Riforma protestante, ha assunto il suo significato attuale solo dopo il consolidamento del moderno Stato nazionale. Non è un caso pertanto che il primo movimento moderno di riforma affermatosi con successo sia stato quello per ...
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Gentile maestro della ‘nuova Italia’: Gramsci, Togliatti, Gobetti
Alberto Burgio
Per comprendere il fascino che Gentile esercita durante la Prima guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra su molti [...] pp. 91-114.
C. Luporini, Dall’idealismo italiano a Heidegger: testimonianza di un’esperienza giovanile, in Croce e Gentile fra tradizione nazionale e filosofia europea, a cura di M. Ciliberto, Roma 1993, pp. 275-85.
G. Sasso, Gentile e Gobetti, in Id ...
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Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] in una federazione; senza dubbio questo era ciò che avevano in mente uomini come Nkrumah e un piccolo gruppo di donne nazionaliste in numerosi territori. Ma a un livello di realtà più profondo si trattava, ovviamente, di una libertà molto limitata. A ...
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Folklore
Alan Dundes
Introduzione
Il termine 'folklore' designa sia un complesso generico di materiali della tradizione (miti, leggende popolari, racconti, proverbi, indovinelli, superstizioni, giochi, [...] con il ceto rurale illetterato e arretrato; dall'altro lato a esaltarlo in quanto rappresentava in un certo senso le radici nazionali di un popolo. La nozione di folk era affine a quella paradossale di 'buon selvaggio' (v. Cocchiara, 1952, pp. 33-48 ...
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nazionalismo
s. m. [der. di nazionale, sul modello del fr. nationalisme (cfr. anche l’ingl. nationalism)]. – 1. a. Esaltazione dell’idea di nazione e di tutto quanto è espressione di essa nella vita civile e politica. b. Sentimento di forte...
nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...