Pensatore e scrittore russo, nato nel 1794, morto nel 1856. Di nobile famiglia, ebbe un'eccellente educazione per opera di maestri stranieri: Buhle e Christian von Schloezer che esercitarono profonda influenza [...] l'esilio e per Čaadaev la dichiarazione ufficiale della sua pazzia. Scrisse allora l'Apologia di un pazzo.
Il "nazionalismo ufficiale" che caratterizzò il regno di Nicola I ebbe in lui un avversario. La prima delle Lettere filosofiche mirò ad ...
Leggi Tutto
SINGAPORE (XXXI, p. 844; App. II, 11, p. 834; III, 11, p. 749)
Peris Persi
Giorgio Borsa
Al censimento del 1970 S. contava 2.074.507 abitanti (2.334.000 ab. secondo stime anagrafiche effettuate nel [...] . S. risulta molto più progredita di altri stati contermini, sia economicamente che socialmente; lo prova il moderato nazionalismo, la massima tolleranza religiosa e l'accettazione dell'inglese come lingua ufficiale. Buoni sono i rapporti con la ...
Leggi Tutto
ḤAMĀH (così in arabo; ebr. Ḥămāth; lat. della Volgata Emath; iscrizioni assire Éammātu e Amātu; gr. 'Επιϕάνεια; lat. Epiphanīa; A. T., 88-89)
Virginia Vacca
Giuseppe RICCIOTTI
Pietro ROMANELLI
Città [...] e siriano-giacobita. La popolazione musulmana è conservatrice e passa per fanatica. È uno dei centri del nazionalismo siriano.
Storia. - Il nome della città ricorre molte volte nell'Antico Testamento in una particolare designazione geografica ...
Leggi Tutto
Romanziere, critico e uomo politico, nato a Parigi nel 1868. Figlio di Alphonse D. (v.), sposò nel 1891 la nipotina di Victor Hugo, Jeanne, da cui fece divorzio nel 1895. Il mondo letterario e politico, [...] dell'affare Dreyfus e l'appassionata propaganda di Henri Vaugeois determinarono nel 1907 la conversione di D. al nazionalismo monarchico: già da un pezzo, del resto, egli era stato guadagnato all'antisemitismo da Edouard Drumont. Non avendo ...
Leggi Tutto
Poeta danese, nato a Copenaghen il 9 ottobre 1846, morto a Hornbaek il 14 gennaio 1908. Nella giovinezza il D si dedicò alla pittura, e ritrasse paesaggi marini con abilità tecnica, ma durante un soggiorno [...] , che corrisponde all'interna ricchezza sentimentale. Egli credette ai vantaggi del radicalismo e più tardi alla necessità di un nazionalismo intransigente; fu a volte ribelle, e d'altra parte non mancava di aderire a un conservatorismo sociale; ma ...
Leggi Tutto
OLIVA, Domenico
Silvio D'Amico
Letterato, nato di famiglia napoletana a Torino il 1° giugno 1860, morto a Genova il 28 aprile 1917. Fedele alle tradizioni familiari (suo padre, Cesare, magistrato, da [...] dimettersi da quel giornale durante le elezioni, politiche del 1913; nel 1914 egli entrò nel nuovo quotidiano L'Idea Nazionale, di cui fu critico drammatico e, nel primo anno della guerra italo-austriaca, direttore.
Opere: Poesie (Milano 1889); Manon ...
Leggi Tutto
Democrazia cristiana
Antonio Menniti Ippolito
Movimenti e partiti politici di ispirazione cristiana
I cattolici si sono a lungo identificati con i poteri costituiti, in base al principio secondo cui [...] a un progresso graduale), sostenitori della libertà di associazione e del pluralismo, e invece contrari a forme esasperate di nazionalismo. In genere si collocano al centro della scena politica, inclini a collaborare certe volte con la destra e altre ...
Leggi Tutto
CARLI, Mario
Paola Magnarelli
Nacque a San Severo (prov. di Foggia) il 31 dicembre del 1889 da Enea e da Luisa Picciarelli. Il padre era romagnolo, la madre pugliese. La sua formazione di giovane letterato [...] sindacato scrittori e della commissione di lettura della Libreria del Littorio; fu poi console della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale.
Il C. (che si era anche sposato, a Firenze, il 21 luglio 1923, con Maria Gristina) svolse negli anni ...
Leggi Tutto
ANTONI, Carlo
Michele Biscione
Nato a Senosecchia (Trieste) il 15 ag. 1896, era studente in Francia allo scoppio della guerra mondiale. Riparò in Italia, e a Firenze, dove riprese gli studi di lettere, [...] vicenda per cui una solidale cultura europea tra il Sette e l'Ottocento scoprì la ragione storica e costruì i destini nazionali. La storia di questa vicenda finisce col coincidere in gran parte con la storia dell'Europa liberale. La restaurazione del ...
Leggi Tutto
GAETA, Franco
Marino Berengo
Nacque a Venezia il 1° maggio 1926 da Giuseppe e da Natalia Formica. Studiò al liceo Marco Foscarini e nel 1943 aderì al Partito d'azione. Fece poi parte del Corpo volontari [...] a Roma il 14 marzo 1984.
Fonti e Bibl.: Roma, Arch. dell'Università "La Sapienza", cartella personale G. F.; S. Lanaro, Nazionalismo e ideologia nel blocco corporativo-protezionista in Italia, in Ideologie, 1967, n. 2, pp. 35 ss.; F. G. L'uomo, il ...
Leggi Tutto
nazionalismo
s. m. [der. di nazionale, sul modello del fr. nationalisme (cfr. anche l’ingl. nationalism)]. – 1. a. Esaltazione dell’idea di nazione e di tutto quanto è espressione di essa nella vita civile e politica. b. Sentimento di forte...
nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...