Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] la maggior parte degli Analitici primi e costituisce un sistema di logica "formale", in quanto questa determina le forme onde il su di esse situati. La finitezza dell'universo, la negazione del vuoto e dell'infinito attuale - ammesso solo come ...
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Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] constare di tre libri (uno sulla metafisica, con un'appendice sulla logica, uno sulla fisica e uno sull'etica) e di cui gli uomini cadono nella "barbarie della riflessione" fino alla negazione di Dio: così gli uomini ritornano in una nuova barbarie ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di A. Tassoni (1620), la sua prima netta formulazione e sistemazione logica, e mezzo secolo più tardi metterà a rumore il campo letterario francese della scuola storica sarebbe poi culminata nella negazione crociana della legittimità stessa di una ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] sé. Tutti gli uomini sono creati uguali»: così, con una logica in cui non è difficile riconoscere l’eco di filosofi come J tradizione, nella villa unifamiliare isolata nel lotto, negazione di ogni concetto di aggregato urbano; divario particolarmente ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] a essa una e una sola parallela. Si cercava di provarne la validità e necessità mostrando come la sua negazione portasse a risultati logicamente assurdi o in contrasto con il senso comune. Agli inizi del 19° sec. le ricerche assumono una direzione ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] (in quanto teoria dell’attività pensante) concluda nella negazione di quella stessa p. classica (in quanto teoria della psichici, teorizzati poi da G.T. Fechner, ne furono il logico sviluppo: si creò su questa base una nuova disciplina, la ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] nello scritto del 1770: la parte originale è peraltro la Logica trascendentale, suddivisa a sua volta in Analitica e Dialettica. Nella : unità, pluralità, totalità; qualità: realtà, negazione, limitazione; relazione: sostanza-accidente, causa-effetto, ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] momenti si succedono attraverso rovesciamenti radicali di cui la "negazione determinata" è la molla e la condizione essenziale, e di intelligenza e di volontà; anche qui, come già nella logica, si tratta però di uno studio dialettico, per cui quelle ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] (in cui il primo è contenuto e risolto), G. trova l'inveramento della logica aristotelica, o dell'identità, e della logica hegeliana, o dialettica. Con la critica e la negazione di ogni presupposto dell'attività dell'Io, e quindi di ogni dualismo (di ...
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Dottore della Chiesa (Aosta 1033 o 1034 - Canterbury 1109). Entrato attorno al 1059 nell'abbazia di Bec in Normandia, nel 1063 succedette al suo maestro Lanfranco di Pavia nella carica di priore e nel [...] presunzione dei "dialettici moderni", che rischiavano di subordinare la fede alle regole del discorso logico-dialettico, ma anche contro la negazione tradizionalistica della ratio in nome dell'auctoritas, A. difende la peculiare funzione della ratio ...
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negazione
negazióne s. f. [dal lat. negatio -onis]. – 1. a. L’atto del negare, e l’espressione con cui si nega (il contrario di affermazione): una n. recisa, timida, ostinata; la n. di una verità, di un fatto, di un concetto; la n. dell’evidenza;...
logico1
lògico1 (ant. lòico) agg. [dal lat. logĭcus, gr. λογικός, der. di λόγος «discorso, ragionamento»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne la logica o la logica matematica: principî l.; linguaggio l.; calcolo l.; o, più genericam., che riguarda...