I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] & Jezek in corso di stampa):
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a. [incrementativo] i piedi si sono gonfiati per alcune ore
b. [di attività] la pittura Commedia (1827-1829), a cura di A. Torri, Pisa, presso Niccolò Capurro, 3 voll., vol. 2°.
Villani, Giovanni (2007), Nuova ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] Pordenone, Marco Polo, Niccolò da Poggibonsi, sono i numerosi arabismi presenti tra i secoli XI e XV nelle p. 92), la shawerma (< ar. šāwarmā, dal 1994, in Siria, T.C.I., p. 146), la tabbouleh, per lo più al maschile (< ar. tabbūla, nella ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] e dall’iterazione di e iniziale:
e ripensò le mobili
tende, e i percossi valli,
e il lampo de’ manipoli
e l’onda de’ sincronico si precisa ancora in due minute di una lettera a Niccolò ➔ Tommaseo (1830), in cui lo scrittore giustifica la scelta ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] letterario si identifica con la lingua materna degli scrittori. Nella prosa, i Libri della famiglia di Leon Battista Alberti e la Vita civile di fiorentino o toscano (un illustre esponente è ➔ Niccolò Machiavelli); e la teoria bembiana (cfr. § 4 ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] si pensi a Coluccio Salutati, al Landino, a ➔ Niccolò Machiavelli; per la cancelleria aragonese a umanisti come il secolo e 30 del XV sono in lingua volgare. A Firenze i volgarizzamenti di importanti statuti come quello di Calimala (una delle Arti ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] della montagna, p. 98)
(37) Viviamo in tempi in cui i sapienti di cose divine non hanno timore a proclamare che il papa sia grande lo stato, o con farli contro, o con non lo obbedire (Niccolò Machiavelli, Il Principe IX, p. 50)
(49) … ed alzava ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] di un anonimo padovano e la Prise de Pampelune di Niccolò da Verona (1320-1330 circa).
L’ultimo episodio della ; odi la musica:
È tutta per amor.
– Contro ribeccola
(atto II, scena I, vv. 777-778)
non meno che l’anonima veneziana Bulesca (1514) e la ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] un libro vecchio e molto costoso»).
Svolgono funzione di testa i nomi o tutti gli elementi che, mediante nominalizzazione, hanno Ageno, Firenze, Le Lettere, 3 voll., vol. 2º.
Ammaniti, Niccolò (2000), Ti prendo e ti porto via, Milano, Mondadori (1a ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] letteraria italiana:
(10) venivano su con le loro donne e i loro figli, ed erano tristi e lieti in pari tempo perché avevano ), Cristo si è fermato a Eboli, Milano, Mursia.
Machiavelli, Niccolò (1961), Il Principe, a cura di L. Firpo, introduzione ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] latineggianti. Già nel 1356, sotto il regno di Giovanna I, un piccolo contingente di lettere, indirizzate dalla regina e dal marito Luigi d’Angiò al gran siniscalco Niccolò Acciaiuoli, documenta l’apparizione del volgare meridionale nella cancelleria ...
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merenda sinoira loc. s.le f. (pl. -e) Tradizione gastronomica piemontese consistente in un pasto pomeridiano che, per l’abbondanza dei cibi (di solito freddi: pane, grissini, formaggi, salumi, verdure, frittate, salse, ecc.) e la lunga durata,...
bonacciniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Stefano Bonaccini, lo sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Colozzi ha le idee chiare anche sull’impatto delle “sardine” da piazza sulla campagna elettorale di Bonaccini:...