Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] parlata nella vita quotidiana nel quadro dei sensibili mutamenti sociali e culturali che hanno contrassegnato la fine del secolo. Effetto su questo parziale riatteggiarsi della norma dell’italiano standard hanno anche avuto ragioni culturali e ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] laddove la letteratura in dialetto implica la condivisone di una norma letteraria vista «non come un nemico, ma come un il declino dei dialetti in rapporto al nuovo contesto sociale. Ne è derivata un’imprevista fortuna letteraria dei dialetti ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] nella comunità.
Inoltre, va ricordato che grande importanza sociale hanno, in una comunità, i legami di parentela padre» (lett. «padre-mio»), mamma + ta «la tua mamma».
Di norma, l’enclisi si riscontra per il singolare; tuttavia, in rari casi si può ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] Ciò vale in particolare per quanti, per condizione sociale e livello di istruzione, non praticano regolarmente la italiano scritto non colto, nell’italiano colloquiale diventano la norma. L’allargamento dei valori modali dell’indicativo determina la ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] «fissare intensamente» o chiattillo «fighetto, ragazzo di ceto sociale medio-alto, vanesio e alla moda» (lett. «piattola La teorica dell’uso fiorentino: appunti e osservazione per norma della gioventù studiosa, Torino, Paravia.
Avolio, Francesco ( ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] di mascherarsi. Agili, per affrontare la complessità sociale. Incriptati nelle loro cerchie minime. Nei , Firenze, Cesati, pp. 217-244.
Mortara Garavelli, Bice (1971), Fra norma e invenzione: lo stile nominale, «Studi di grammatica italiana» 1, pp. ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] in genere il funzionamento e i regolamenti della vita sociale (➔ giuridico-amministrativo, linguaggio). Per contro, gli , forme come gli insulti e le parole oscene sono di norma meno numerose nello scritto che nel parlato.
Il principio del ...
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BAFFI, Pasquale
Armando Petrucci
Carlo Francovich
Nacque l'11 luglio 1749 a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza), un villaggio fondato da profughi greco-albanesi alla fine del sec. XV, e l'origine greca del [...] processo di alcuni massoni, preferibilmente di non elevata origine sociale, che fossero scoperti in flagrante delitto di disobbedienza: degli ordini religiosi e dei feudatari, che di norma si basavano su un'ampia documentazione archivistica. Il B ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] contrappongono i registri alti, formali, a quelli bassi, informali. Il grado di formalità trova una sua codificazione nelle normesociali che regolano le interazioni in una data comunità (per es., chi si può salutare con ciao?; ➔ allocutivi, pronomi ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] dei dibattiti radiotelevisivi e all’abbattimento delle barriere sociali in taluni messaggi di posta elettronica), va inversamente proporzionale al livello stilistico: le infrazioni della norma di stampo espressionistico sono tipiche dei prodotti d’ ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...