SATURNINO, Lucio Apuleio (L. Apuleius Saturninus)
Gaetano De Sanctis.
Demagogo romano della fine del sec. II a. C. Iniziò la sua vita politica come questore nel 104. Inviato ad Ostia per sorvegliare [...] e curare l'approvvigionamento della città, fu poco dopo sostituito in questo incarico da L. Emilio Scauro, uno dei capi dell'oligarchia senatoria. Fino dal suo primo tribunato della plebe, che fu nell'anno successivo 103, S. riprese i tentativi di Ti ...
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Scienziato e patriota (Venezia 1758 - Varese 1819). Di famiglia non patrizia, studiò chimica all'univ. di Pavia e sostenne e diffuse le teorie di Lavoisier nei suoi Fondamenti della scienza chimico-fisica [...] autore curò peraltro la prima traduzione italiana (1791) del Traité élémentaire de chimie. Fautore di novità ostili all'oligarchia veneta, ebbe gran parte nella municipalità provvisoria di Venezia dal maggio all'ottobre 1797. Dopo Campoformio, fu ...
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MACCARANI, Antonio
Filippo Crucitti
MACCARANI, Antonio. – Nacque a Roma nella prima metà del Cinquecento da Tiberio – consigliere del rione Trastevere nel 1530, caporione nel 1534 – e, probabilmente, [...] nozze il 23 marzo 1519. La famiglia Maccarani, attestata a Roma almeno dal 1404, apparteneva a quell’oligarchia municipale affaristica che da molti anni si tramandava senza interruzione le cariche pubbliche cittadine.
Ebbe due fratelli, Stefano ...
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Figlio naturale (Buda 1473 - Krapina 1504) di Mattia I Corvino, re d'Ungheria; alla morte del padre (1490) tentò di salire al trono impadronendosi della corona di Santo Stefano, ma, battuto, si sottomise [...] lo stesso anno a Ladislao di Boemia, eletto re d'Ungheria, che lo creò più tardi bano di Croazia (1495). Da allora partecipò alle lotte contro l'oligarchia dominante e si distinse per notevoli successi contro i Turchi. ...
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COLOCCI (Colocci Vespucci), Adriano
Sergio Anselmi
Nacque a Iesi il 7 sett. 1855 dal marchese Antonio e da Enrichetta Vespucci, discendente dalla famiglia fiorentina del navigatore Amerigo.
I Colocci, [...] dei signori Colocci di Staffolo, sono presenti sin dal sec. XIV a Iesi, ove risultano tra i membri influenti dell'oligarchia cittadina. Aggregati al patriziato romano nel 1505, ottennero nel 1685 la contea di Rotorscio e, nel 1752, il marchesato del ...
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Scali, Giorgio
Carlo Varotti
Figlio di Francesco, pur appartenendo a una famiglia aristocratica era stato dichiarato popolano, ed ebbe così accesso alle magistrature (fu gonfaloniere di giustizia nel [...] durante la guerra degli Otto santi (1375-78) e nel contrastare il potere della parte guelfa, espressione di una ristretta oligarchia cittadina (nel 1375 era stato ‘ammonito’ dalla parte per sospetto ghibellinismo), S. fu uno dei capi del regime delle ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] nel patriziato locale nel XIV secolo. Come membri del Monte dei Nove fanno parte delle circa trecentocinquanta famiglie dell'oligarchia che domina la tarda Repubblica. Dal punto di vista socio-politico, nel XV secolo la storia della famiglia mostra ...
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DELFICO, Giovanni Filippo
Vincenzo Clemente
Nacque a Teramo il 17 genn. 1743 secondogenito di Berardo e Margherita Civico. L'educazione iniziata presso il collegio gesuitico di Atri si compì all'università [...] .
Indirizzato alla carriera forense, fece le prime prove nella controversia che durante gli anni '60 contrappose alla gelosa oligarchia teramana dei Quarantotto gli esponenti di un nuovo ceto civile in espansione, cui era rifiutato l'ingresso nel ...
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FORMISIO (Φορμίσιος, Phormisius)
Giuseppe Favaro
Politico ateniese. Fu con Teramene un seguace della politica moderata. Durante il governo dei Trenta andò in esilio. Restaurata la democrazia, tornò ad [...] civili solo i cittadini che possedessero terre. La proposta, che escludeva circa 5000 persone, e significava un compromesso tra oligarchia e democrazia e un ritorno alla costituzione di Clistene (v. Aristot., Ath. Resp., 34, 3), fu respinta.
Nel 387 ...
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Banchiere e uomo politico fiorentino (n. 1360 - m. 1429). Figlio di Averardo detto Bicci, fu il vero preparatore della potenza politica della sua casa. Dedito alla mercatura e al cambio, curando come banchiere [...] interessi della Chiesa, costituì un'immensa fortuna; più volte priore e gonfaloniere nel 1421, prese parte alla discussione per l'istituzione del catasto (1427), procurando di apparire sempre il protettore del popolo contro l'oligarchia dominante. ...
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oligarchia
oligarchìa s. f. [dal gr. ὀλιγαρχία, comp. di ὀλίγοι «pochi» e -αρχία «-archia»]. – Forma di regime politico in cui il potere è nelle mani di pochi, eminenti per forza economica e sociale: l’o. dei Trenta tiranni nell’antica Atene;...
oligarca
s. m. [dal gr. ὀλιγάρχης; v. oligarchia] (pl. -chi). – Membro di una oligarchia, chi fa parte di un governo oligarchico. Raro l’uso al femm., e soltanto in senso estens. o fig.