MESSINEO, Antonio
Evandro Botto
– Nacque a Bronte (Catania) il 16 nov. 1897 da Francesco e Nunzia Bonsignore. Compiuti gli studi nella città natale, entrò diciottenne nel noviziato dei padri gesuiti [...] essere dissolto, assume in esse il volto concreto della razza e del sangue che, elevati dal piano biologico a quello ontologico e metafisico, si impongono come l’assoluto cui ogni realtà deve subordinarsi.
All’«onnipotenza dello Stato sovrano» il M ...
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Meditazioni metafisiche (Meditationes de prima philosophia)
Meditazioni metafisiche
(Meditationes de prima philosophia) Opera (1641) di R. Descartes, pubblicata dapprima a Parigi da Mersenne e poi [...] poiché un essere finito non può produrre un’idea il cui contenuto è un essere infinito, in quanto tale contenuto ontologico è, per la propria realtà formale, superiore al proprio, ossia alla realtà del soggetto pensante) si ricava l’esistenza di ...
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bene
Nella storia della filosofia è possibile distinguere due diverse concezioni del b.: una oggettivistica e metafisica, e una soggettivistica. Il massimo esponente della prima è Platone, per il quale [...] 1-3). Il cristianesimo, introducendo il principio della creazione, porta così alle estreme conseguenze la dottrina del b. metafisico e ontologico in quanto rivendica al creato come tale la dignità di cosa buona perché creata da Dio, Sommo Bene. Il b ...
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Jacobi, Friedrich Heinrich
Filosofo (Düsseldorf 1743 - Monaco 1819).
Vita e opere
Successe al padre nella direzione dell’attività commerciale di famiglia, ma si dedicò ben presto agli studi filosofici [...] si fondano sulla fede: eliminandola si cade nell’idealismo, dal punto di vista gnoseologico, e nel nichilismo, dal punto di vista ontologico. Ma ogni fede, a cominciare da quella nell’esistenza del mondo esterno, è l’esito di una rivelazione; e ogni ...
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Critica della ragion pura (Kritik der reinen Vernunft)
Critica della ragion pura
(Kritik der reinen Vernunft) Opera (1781; 2a ed., con importanti modifiche, 1787) di I. Kant con la quale si inaugura [...] dell’esistenza di Dio cosmologica e fisico-teologica si riconducono all’argomento di Anselmo, da Kant definito «ontologico», che impropriamente predica l’esistenza (giudizio sintetico) a partire dal concetto (giudizio analitico) e non dall’esperienza ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] con il mondo, sua conoscibilità. Rispetto al primo, dal punto di vista del pensiero razionale, D. può essere concepito ontologicamente come principio supremo della realtà (e quindi o come puro essere o come causa trascendente del mondo o come causa ...
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In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, gli unici considerati esistenti.
Nel [...] . Goodman; ma mentre il primo ha poi sfumato la sua posizione allargandola a un’analisi generale dell’‘impegno ontologico’, il secondo è rimasto fedele a una logica nominalista che ammette solo entità individuali come valori delle variabili vincolate ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] autos de la Virgen). Di là dagli avvenimenti che si succedono apparentemente disordinati, il poeta scopre delle anime col mistero ontologico che si agita in esse; e dentro le anime, scopre la volontà di Dio come bontà e infinita giustizia. Calderón ...
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ITALIA
Adalberto Vallega
Alberto Belloni
Olga Donati
Carmelo Formica
Giuseppe De Rita
Giuseppe Roma
Vittorio Vidotto
Aldo Lo Schiavo
Giuliano Manacorda
Enrico Zanini
Rosalba Zuccaro
Sandro [...] natura'' che ''distingue'' le diverse ''istituzioni'' umane e che presiede all'invenzione formale, e quale sia l'identità ontologica che risiede in ciascuna di esse. Niente di meglio, per chiarire questo tema critico e formativo, che accennare − per ...
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SENOFANE (Ξενοϕάνης, Xenophanes) di Colofone
Guido Calogero
Poeta e filosofo greco del sec. VI a. C. Nato, secondo Apollodoro, nell'olimpiade 50a (580-77), era ancora in vita a 92 anni (giusta il vanto [...] dio". Anche quando si ammetta che questa ambigua e oscura frase aristotelica contenga qualcosa di più che un'arbitraria estensione ontologica di quella tesi dell'unità teologica, che sola ci è nota per documenti diretti, si dovrà concludere che a S ...
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ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...
ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...