Totalitarismo
KKarl D. Bracher
di Karl D. Bracher
Totalitarismo
sommario: 1. Definizioni e controversie. 2. Sviluppo e ‛autointerpretazione' del totalitarismo. 3. Possibilità di applicazione. 4. Conclusioni. [...] socialista e i secondi con quello fascista.
Dalla parte opposta, la teoria fascista del totalitarismo non riconosce per lo diritto e della morale, perpetrate a favore di ‛superiori' ideali nazionali o razziali, sociali o di classe. L'uomo nuovo e la ...
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Regimi politici
Adriano Pappalardo
sommario: 1. Introduzione. 2. Regimi non democratici: a) autoritarismi; b) totalitarismo e post-totalitarismi; c) sultanismo. 3. Democrazie. 4. Rendimento politico [...] in Egitto, in Libia e in Siria, uno stesso partito (Ba'th) è all'origine di questo peculiare e di sinistra, come il nazionalismo nazista di contro all'internazionalismo non democratico, subentrato ai rivali fascisti e comunisti di un tempo. ...
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Simboli politici
David I. Kertzer
I simboli fondamentali della politica
La politica è, al suo livello più fondamentale, un processo simbolico. In quanto espressione della cultura, essa è formata da [...] è equiparata alla Genesi biblica, e George Washington a un Mosé nazionale) e un complesso sistema rituale (con giorni festivi come il 'uso consapevole del simbolismo politico da parte dei bolscevichi in Russia, dei fascisti in Italia e dei nazisti in ...
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Governo
Giovanni Bognetti
I termini 'esecutivo' e 'governo' nel linguaggio della scienza giuridica e politologica
Il termine 'governo' è attualmente adoperato dalla dottrina giuridico-costituzionalistica [...] vecchi Stati assoluti e in quelli comunisti, fascisti e in generale autoritari del XX secolo Gran Bretagna, perché il sistema dei partiti non è rigidamente binario e la legge vista di disumani sogni di egemonia nazionale o di utopici, fanatici sogni ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] L., seguendo Trentin, aderì all'Unione nazionale, il nuovo partito della democrazia italiana fondato da Giovanni Amendola, cit., pp. 129-131); documenti di polizia del periodo fascista, Ibid., Ministero dell'Interno, Div. Affari generali e riservati ...
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Regionalismo
Luciano Vandelli
1. Introduzione: le ambiguità del termine
Inteso genericamente quale dottrina, tendenza o atteggiamento connesso a un'area territoriale variamente contraddistinta da elementi [...] aveva caratterizzato il ventennio fascista che la questione si propone ultimo gruppo rientra la gran parte delle esperienze regionali europee, anche ", 1996, pp. 609-618.
Pastori, G., Unità nazionale, autonomie e federalismo, in "Le Regioni", 1995, pp ...
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Pluralismo
Nicola Matteucci
di Nicola Matteucci
Pluralismo
La parola
Il termine 'pluralismo', derivato dall'aggettivo sostantivato 'plurale', esprime il concetto di molteplicità e si contrappone - [...] art. 39) e i partiti (art. 49). Poi - e qui l'ispirazione è anche fabiana - è previsto il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro teorica da parte della sociologia politica. Esso si differenzia nettamente dal corporativismo fascista, perché se ...
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CICCOTTI, Francesco
Luigi Agnello
Nato a Palazzo San Gervasio (Potenza) il 28 apr. 1880 da Michele e Maria Teresa Barile, piccoli proprietari terrieri, ebbe rettificato il cognome in Scozzese Ciccotti [...] , 336 ss.; Id., Resoconto stenografico del XII congresso nazionale del Partito socialista italiano (Modena 15-16-17-18 ott. 1911 il rivoluz., Torino 1965, ad Indicem;Id., Mussolini il fascista, I, La conquista del potere, Torino 1966, ad Indicem ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Farneti
Luigi Bonanate
Paolo Farneti può essere considerato uno tra i primi rappresentanti italiani di una scienza politica di derivazione statunitense in un Paese in cui stentava a ottenere riconoscimento [...] cui Farneti diede vita, a partire da quella, finanziata dal Consiglio nazionale delle ricerche, Campi di analisi tra l’Italia liberale dell’unificazione e quella nazionalistica e poi fascista, ma «continuità con la tradizione politica precedente» (p. ...
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CALDARA, Emilio
Rita Cambria
Nato il 20 genn. 1868 a Soresina (Cremona) da Pietro e da Carolina Ferrari, di modeste condizioni, studiò a Pavia nel collegio Ghislieri laureandosi in giurisprudenza (tesi [...] al C. l'appoggio del partito, mentre aumentava l'aggressività fascista. Al congresso delle frazione riformista di 71, 269 ss.; Direzione del P.S.I., Resoconto stenografico del XV Congresso nazionale del P.S.I. tenuto in Roma l'1-5 sett. 1918, Roma ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, di peso tale da poter essere portati a braccia...