Il settore del teatro dove si rappresenta l’azione. Il p. tradizionale è costituito da un ambiente molto alto, chiuso dietro e lateralmente da muri, con poche finestre e coperto. Ha un ripiano in tavolato [...] di legno rialzato rispetto al livello della platea, detto palco, sul quale si muovono gli attori e si allestiscono le scene. Gli spettatori vedono quanto accade sul p. attraverso un’apertura, detta boccascena. Il p. è attrezzato (v. fig.) con ...
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Gruppo teatrale d’avanguardia fondato a New York nel 1947 da J. Beck e J. Malina, e da essi diretto fino allo scioglimento nel 1969. La sua ricerca s’indirizzò verso un teatro mirato non a erudire o distrarre [...] ma aggredire e provocare lo spettatore. Per questo furono eliminati sia ogni soluzione di continuità fra palcoscenico e platea sia scenografie e costumi. Il primo successo del L. fu The connection di J. Gelber (1959). Tra i successivi spettacoli, ...
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DE RENZIS, Francesco
Silvio De Majo
Nacque a Capua il 7 genn. 1836 da Ottavio e da Maria Rosa Sorvillo.
Il suo casato era nobile da vecchia data. Alla fine del XVI secolo un Vincenzo De Renzis aveva [...] avuto l'investitura del feudo di Montanaro e nel 1628 il figlio Ottavio aveva ottenuto l'iscrizione alla "platea" dei nobili di Teano. Nel secolo successivo la famiglia si trasferì a Capua e nel 1765 il bisnonno del D., anch'egli Francesco, ebbe il ...
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spettacoli per ragazzi: teatro
Mafra Gagliardi
Una casa dai molti linguaggi
Roberto Piumini, un grande scrittore contemporaneo per l’infanzia, ha definito il teatro «la casa dei linguaggi». Vuol dire [...] da un’altra, perché diverso può essere il rapporto che si instaura tra chi sta sulla scena e chi siede in platea
Il linguaggio simbolico
Caratteristica dello spettacolo teatrale, oltre alla pluralità di linguaggi, è che sono adoperati spesso in modo ...
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Regista teatrale francese, nato a Lézigné il 2 novembre 1944. Debutta nel 1964 dirigendo un gruppo di liceali nel melodramma di Hugo, L'Intervention. Assunta nel 1966 la direzione del teatro di Sartrouville, [...] narrazione, grazie alla giustapposizione di generi diversi, a un uso dilatato dello spazio scenico che coinvolge anche la platea, a una libera fruizione dei testi e all'uso, sempre meno straniante, della musica, per ricostruire contemporaneamente l ...
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Poeta, autore teatrale e regista giapponese (Misawa 1935 - Tokyo 1982), principale esponente del teatro d'avanguardia (in giapp. angura, dall'ingl. underground), fiorito in Giappone attorno agli anni Sessanta. [...] suoi spettacoli per le strade o in spazî che annullavano ogni separazione fisica tra attori e pubblico, palcoscenico e platea; si ricordano Aomoriken no semushi otoko ("Il gobbo di Aomori", 1967), Yashumon ("Gli eretici", 1971), Knock (1975), Nuhikin ...
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Teatro
Antonio Audino
Nel momento storico in cui i generi dello spettacolo si sono dissolti o mescolati con altro, ovvero tra l'ultimo scorcio del 20° sec. e l'inizio del successivo millennio, al t. [...] avveniva fino a poco tempo fa, quando pensare a un t. riportava alla mente una sala 'all'italiana' con palchi, con platea e con palcoscenico, o comunque una dimensione che contrapponesse un pubblico seduto con la visione frontale di uno spazio in cui ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] a qualcuno del pubblico a salire in scena, gli amici che lo spinsero su e il primo applauso di una vera platea. Quella sera del 1940, imitando un amico balbuziente, Walter inventò la scenetta della 'ghiacciata' destinata a divenire un suo cavallo di ...
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FABBRI, Diego
Sergio Torresani
Nacque a Forlì il 2 luglio 1911 da Augusto e Lina Camporesi. Il padre, repubblicano, era operaio in un'officina di pompe idrauliche; la madre, papalina, svolgeva lavori [...] mai sostenere che l'autore si eserciti in astrusi cerebralismi. È vero piuttosto che il F. "interpreta la platea" e "scrive per la platea" (nella sua opera il miracolo è più frequente del sofisma), proponendosi di realizzare le intenzioni che ebbe ad ...
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teatro
Mirella Schino
Il luogo dello spettacolo ‘al vivo’
Quando pensiamo al teatro, ci viene alla mente un tipo di spazio preciso: un luogo costruito apposta, composto da un palcoscenico sopraelevato, [...] in Italia teatri – costruiti soprattutto nel 18° e 19° secolo –, dotati di un dispositivo che permetteva di innalzare la platea al livello del palcoscenico, in maniera da creare un vasto ambiente unitario che potesse ospitare appunto balli o altre ...
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platea
platèa s. f. [dal lat. platēa «strada larga, piazza», e questo dal gr. πλατεῖα, femm. sostantivato di πλατύς «largo, spazioso» (v. piazza)]. – 1. a. Spazio centrale di teatri, cinematografi e altre sale di spettacolo, situato di fronte...
parterre
‹partèer› s. m., fr. [comp. di par e terre, propr. «per terra»]. – Voce in uso anche in Italia (dove si pronuncia talvolta all’italiana, partèrre) con varî sign.: 1. Il complesso delle aiuole, a disegni geometrici e ornamentali di...