Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Bernardo Tanucci
Aurelio Cernigliaro
Nella complessa vicenda del Settecento, Bernardo Tanucci occupa a ragione un ruolo di primo piano. Rivisto il giudizio sostanzialmente negativo di Vincenzo Cuoco [...] e il 1733 e pubblicata nel 1758, palesava appieno il rapporto che Tanucci istituisce fra storia, potere e diritto, inteso 1942, 2° vol., p. 116).
Era questo il bagaglio di cultura giuridica con cui Tanucci si pose al seguito di Carlo di Borbone. In ...
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BETTI, Ugo
Ferdinando Taviani
Nato a Camerino il 4 febbr. 1892 da Tullio, medico, e da Emilia Mannucci, trascorse l'infanzia e la giovinezza a Parma. Qui si laureò in legge nel 1914 con una tesi di [...] Ferrovie dello Stato, un'opera di carattere giuridico, Considerazioni sulla forza maggiore come limite di 'autore de Ilre pensieroso: "parvedifficile, a prima vista, trovare un rapporto tra l'aerea levità di quelle liriche, e la fosca terrestrità del ...
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CIRILLO, Giuseppe Pasquale
Raffaele Ajello
Nacque nel 1709 a Grumo Nevano, un borgo a metà strada fra Napoli ed Aversa. Conterraneo di Nicola Capasso, trovò in quel dotto letterato non soltanto colui [...] riflesso di una presunzione intellettuale, la pretesa di voler costruire razionalmente dal nulla Pordinaniento' giuridico, la negazione del rapporto organico fra passato e presente, in definitiva il discredito della storia quale fonte primaria della ...
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DIPLOVATAZIO (Diplovataccio), Tommaso
Aldo Mazzacane
Nacque a Corfù il 25 marzo 1468, ultimo dei sette figli di Giorgio e Maria Lascaris, nobili greci ritenuti entrambi di discendenza imperiale. Il [...] le fonti. Non senza ragione, dunque, la filologia storico-giuridica continua ancor oggi ad analizzare il testo del D. D. fu nominato fiscale di Romagna. In tale veste stabilì rapporti assai stretti con il legato pontificio, Antonio Ciocchi (Del Monte ...
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DALL'ORTO (de Orto), Oberto
Giancarlo Andenna
Nacque probabilmente a Milano all'inizio del XII secolo; non è altrimenti nota la provenienza sociale della famiglia, né sappiamo ove abbia acquisito i [...] gli interessi del gruppo comitale diminuendo le basi economiche e giuridiche del potere dei conti in un territorio su cui si rurale di Linate contro coloro che ivi detenevano la signoria, in rapporto all'uso del bosco e alla nomina del "campariuni", o ...
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BASAGLIA, Franco
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Venezia l'11 marzo 1924 da Enrico e da Cecilia Faccin. Si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia di Padova e già da studente orientò [...] le "istituzioni più tolleranti", sotto l'apparenza di rapporti democratici, mantengono il ruolo originario di controllo sociale. e della cura, anche senza lo schermo del concetto giuridico di pericolosità e di custodia che improntava la normativa ...
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CREMONA, Luigi
U. Bottazzini
Lauro Rossi
Nacque a Pavia il 7 dic. 1830 da Gaudenzio, un novarese di famiglia assai agiata poi caduta in rovina, e da Teresa Andreoli. Ebbe tre fratelli tra i quali Tranquillo, [...] autonomie e una serie di proposte sullo stato giuridico dei professori e l'organizzazione interna degli atenei, "con i suoi metodi e con le sue concezioni ha ristabilito i rapporti tra la geometria pura e l'intero sviluppo analitico-geometrico che si ...
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GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] Origini. Ebbe una formazione culturale di carattere giuridico, come attestano indirettamente anche i manoscritti poetici, Rudel e Rigaut de Barbezilh, per indicare solo i principali. Il rapporto con le fonti non è mai pedissequo: G. non cita mai ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pellegrino Rossi
Luigi Lacchè
Nelle sue memorie Albert de Broglie (1821-1901), diplomatico, presidente del Consiglio e liberale francese, dice di aver avuto la fortuna, nella sua carriera, di osservare [...] teoria del governo. Questo 'tipo' di penalista ha una formazione complessa e sviluppa una scienza giuridica integrata capace di cogliere i rapporti tra le istituzioni politiche, il sistema punitivo e la società. Nella prefazione al Trattato, Rossi ...
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GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] parte dall'idealismo, per altra dalla retorica e da un equivoco rapporto tra la filosofia e la scienza. Nel 1934 uscì, a Torino fondante sia della scientificità sia dell'analisi giuridico-politica e permetteva la coincidenza del problema della ...
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rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: un r. esatto della situazione commerciale;...
giuridico
giurìdico agg. [dal lat. iuridĭcus, comp. di ius iuris «diritto» e tema di dicĕre «dire»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di diritto, relativo al diritto: norma g.; l’ordinamento g. di uno stato; considerare una questione sotto l’aspetto g.;...