Movimenti non-violenti
Anna Anfossi
La non-violenza: cenni storici
I movimenti non-violenti e lo stesso dibattito sul concetto di non-violenza sono fenomeni che hanno un rilievo sociopolitico nel mondo [...] che cercò di farne un metodo di lotta alla dittatura fascista e, nel dopoguerra, vi si ispirò per le sue campagne clandestini che, anche per l'evidente disparità di forze rispetto ai regimi al potere, avevano fatto della non-violenza e delle sue ...
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Regimi politici
Adriano Pappalardo
sommario: 1. Introduzione. 2. Regimi non democratici: a) autoritarismi; b) totalitarismo e post-totalitarismi; c) sultanismo. 3. Democrazie. 4. Rendimento politico [...] e di risorse ben distinto dalle sorti di un qualsiasi governo o regime e, nel caso che il sostegno o l'identificazione con l'uno di fronte un equivalente non democratico, subentrato ai rivali fascisti e comunisti di un tempo. La sfida, in corso ...
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Simboli politici
David I. Kertzer
I simboli fondamentali della politica
La politica è, al suo livello più fondamentale, un processo simbolico. In quanto espressione della cultura, essa è formata da [...] un'identità al regime, di legittimarlo e di costituire per i cittadini un mezzo attraverso cui sentirsi parte di esso. Come scrive Gentile (v., 1993, pp. 45-46): "A differenza degli altri partiti [...] i fascisti assegnarono al simbolismo politico ...
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Governo
Giovanni Bognetti
I termini 'esecutivo' e 'governo' nel linguaggio della scienza giuridica e politologica
Il termine 'governo' è attualmente adoperato dalla dottrina giuridico-costituzionalistica [...] appartiene solo al modello dello Stato comunista nato dalla Rivoluzione sovietica del 1917, oltre che a quello dei regimifascisti). Ma l'ideal-tipo della divisione dei poteri su cui tendenzialmente si orientano le costituzioni occidentali dei nostri ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] maggior parte, pur se attivamente coinvolti nelle istituzioni culturali del regime. Ebbe un confronto serrato anche con U. Spirito, gentiliano e fascista eterodosso, critico aspro dell'economia liberale e teorico di un corporativismo collettivistico ...
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Regionalismo
Luciano Vandelli
1. Introduzione: le ambiguità del termine
Inteso genericamente quale dottrina, tendenza o atteggiamento connesso a un'area territoriale variamente contraddistinta da elementi [...] fine del rigido centralismo che aveva caratterizzato il ventennio fascista che la questione si propone in termini concreti: approvate negli anni settanta (con la fine dei regimi autoritari nella penisola iberica), fino alla revisione della ...
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Pluralismo
Nicola Matteucci
di Nicola Matteucci
Pluralismo
La parola
Il termine 'pluralismo', derivato dall'aggettivo sostantivato 'plurale', esprime il concetto di molteplicità e si contrappone - [...] parte della sociologia politica. Esso si differenzia nettamente dal corporativismo fascista, perché se i regimi autoritari hanno 'incorporato' le corporazioni, nei regimi democratico-liberali le corporazioni hanno 'scorporato' dallo Stato la facoltà ...
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Nazionalismo
Francesco Tuccari
La parola e la cosa
Nel linguaggio politico e nel lessico delle scienze storico-sociali il termine 'nazionalismo' viene abitualmente impiegato per indicare fenomeni di [...] per l'aggressione" (Germania guglielmina e poi nazista, Italia fascista, Giappone militarista), "una forza per l'espansione economica" ( sono le nazioni: preparate già dalla monarchia di antico regime e poi poste in essere nel XIX secolo dalle élites ...
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CICCOTTI, Francesco
Luigi Agnello
Nato a Palazzo San Gervasio (Potenza) il 28 apr. 1880 da Michele e Maria Teresa Barile, piccoli proprietari terrieri, ebbe rettificato il cognome in Scozzese Ciccotti [...] progettava di promuovere azioni violente contro il regime e cercava, a tale scopo, collegamenti De Felice, Mussolini il rivoluz., Torino 1965, ad Indicem;Id., Mussolini il fascista, I, La conquista del potere, Torino 1966, ad Indicem;B. Vigezzi, L ...
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CIARDI, Livio
Michele Fatica
Nato a Rapolano (Siena) il 18 luglio 1881 da Giuseppe ed Olimpia Prosetti di modestissima condizione sociale, lavorò, ragazzo, alle fornaci di una piccola fabbrica di laterizi [...] prese la. tessera del Partito nazionale fascista solo nel 1923.
In seno al movimento sindacale fascista, egli, che vantava una lunga esperienza di organizzatore, fece rapida carriera, anche perché il regime aveva bisogno urgente di quadri esperti da ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
regime1
regime1 (non com. règime) s. m. [dal lat. regĭmen regimĭnis «governo, amministrazione», der. di regĕre «reggere»]. – 1. Ordinamento politico, forma o sistema statuale o di governo: r. democratico, parlamentare, presidenziale; r. dei...