Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] da Anderson come 'comunità immaginate' (anziché semplicemente immaginarie). La vernacolarizzazione prese piede innanzitutto a partire dalla Riformaprotestante, con la traduzione della Bibbia in tedesco da parte di Martin Lutero. Ma in Italia il ...
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Un popolo di santi
Roberto Rusconi
Sommario: Il santo patrono nelle città italiane ▭ I luoghi della santità ▭ La fitta rete delle riforme monastiche ▭ La santità di funzione dei papi ▭ I santi cittadini [...] l’arcivescovo fiorentino Antonino Pierozzi, frate dell’Ordine dei Predicatori (m. nel 1459). L’affermazione della Riformaprotestante e lo sviluppo della Controriforma cattolica arrestarono per oltre sei decenni qualsiasi proclamazione papale della ...
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Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] disposizioni del concilio di Trento, alla metà del Cinquecento, cui corrisponde la mancata ricezione delle istanze della Riformaprotestante, la Bibbia di fatto scompare dalle case degli italiani per circa quattro secoli1. Da allora le due traduzioni ...
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Sinodi, assemblee, convegni ecclesiali
Maria Teresa Fattori
L’attività sinodale e collettiva dei vescovi italiani non trova nel 1870 una data significativa: piuttosto occorre rifarsi alla lunga storia [...] la sua ossatura portante. Nel sinodo di Chanforan del 1532, la Chiesa valdese decise la propria adesione alla Riformaprotestante, innestando la tradizione medievale in una nuova forma di esistenza teologica e comunitaria40. Se il sinodo risulta ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riformaprotestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] pp. 1405-1488, in partic. 1425-1427, e in M. Firpo, Il problema della tolleranza religiosa nell’età moderna: dalla riformaprotestante a Locke, Torino 1978, pp. 105-106.
27 Di Costantino a Nicea si parla per esempio in Sebastian Franck, Chronica, cit ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] Ma come va intesa e cosa è la fede? Qui il B. tocca il nucleo più vivo della probleinatica della Riformaprotestante. È contro ogni riduzione intellettualistica della fede ai contenuti di fede, alla "notitia" di misteri i quali "velut methodo quadam ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] ellittiche, egli vedeva in queste regolarità la chiave per comprendere il disegno divino dell'Universo.
I riformatoriprotestanti rifiutavano la pratica medievale dell'interpretazione allegorica della Scrittura. A loro parere, infatti, dal momento ...
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Cristiani in movimento
Patrizio Foresta
Cristiani in movimento: significante e significati
I movimenti sono una componente rintracciabile in tutta la storia del cristianesimo e delle Chiese cristiane; [...] che, secondo gli ambienti cattolici ancora legati al modello di christianitas, le era stato usurpato dalla modernità della Riformaprotestante e della Rivoluzione francese, è stato quello dell’Opus Dei. Tra il 1928 e il 1930 José Maria Escrivá ...
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GONZAGA, Ercole
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova, secondogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este, il 22 nov. 1505. Ricevette al battesimo il nome Luigi, ma fu chiamato Ercole in onore [...] , Inquisizione romana e Controriforma. Studi sul cardinal Morone e il suo processo d'eresia, Bologna 1992, ad ind.; Id., Riformaprotestante ed eresie nell'Italia del Cinquecento. Un profilo storico, Roma-Bari 1993, ad ind.; F. Rurale, I cardinali di ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] , era ritenuto come l’ultimo portato di una progressiva apostasia dalla religione cattolica, che aveva preso avvio nella Riformaprotestante, con la contestazione dell’autorità del papa e con l’esaltazione del libero arbitrio dell’uomo6. Questa ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...