Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Guicciardini
Giuseppe Marcocci
Autore della prima Storia d’Italia in lingua volgare, Francesco Guicciardini fu un protagonista della vita politica della prima metà del Cinquecento. Testimone [...] inducevano a seguire Lutero. Un’inclinazione, quest’ultima, che non nasceva da un’adesione alle dottrine della Riformaprotestante, bensì dal solo attacco contro il clero, come dimostra un passo tanto celebre quanto illuminante, in cui Guicciardini ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Balbo
Maria Fubini Leuzzi
Tra le figure più note del 19° sec. in Italia, Cesare Balbo si distingue per la complessa personalità, poco riducibile a schemi: protagonista del Risorgimento, provvisto [...] a Gioberti, da Capponi a Bettino Ricasoli. Nella concretezza della storia si rifaceva a Erasmo per comprendere la Riformaprotestante e non fu benevolo con il Concilio di Trento. La sua figura politica, ammirata dai contemporanei, fu ridimensionata ...
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Adriano VI
Mario Rosa
Adriano Florisz (figlio di Fiorenzo) nacque ad Utrecht il 2 marzo 1459 da Fiorenzo Boeyens, falegname specializzato in costruzioni navali. Mortogli assai presto il padre, fu dalla [...] Reform, "Archivum Historiae Pontificiae", 7, 1969, pp. 253-85, hanno analizzato l'attitudine di A. di fronte alla Riformaprotestante e alla necessità di rinnovare in qualche modo la Chiesa cattolica.
In generale le sintesi costruite su queste nuove ...
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Europa
È uno dei continenti minori, e a dispetto della sua fisionomia aperta, di propaggine peninsulare dell’Eurasia, ha sviluppato caratteri culturali molto specifici. Fin dall’antichità l’E. ha raccolto [...] II contrastarono l’avanzata turca nei Balcani e nel Mediterraneo (caduta dell’impero bizantino, 1453) e quella della Riformaprotestante (dal 1517), che divise la cristianità. Dal 1648 la Francia, in precedenza sconfitta dagli spagnoli in Italia ...
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CANONICO, Tancredi
Mario Themelly
Nacque a Torino il 14 maggio 1828 da Francesco medico di corte, e Felicita Pomba. Laureatosi in legge a 19 anni, nel 1848 aveva seguito con animo commosso, come ricordò [...] male del mondo contemporaneo, il C. critica il Medioevo cattolico e giustifica "nel suo movente originario" la riformaprotestante, riconosce la validità della filosofia del secolo XVII e della Rivoluzione francese, si dissocia soltanto dalla cultura ...
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Due papi un trono
Le dimissioni di papa Benedetto XVI non sono straordinarie da un punto di vista costituzionale o teologico. Lo sono perché hanno messo in primo piano la debolezza fisica di un uomo. E [...] elettiva parallela a quella imperiale. Nei secoli successivi la fine della ‘cristianità’, con la frattura provocata dalla Riformaprotestante e il consolidamento della monarchia papale, non diede luogo a fenomeni di questo tipo: si ebbe invece ...
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comunismo
Massimo L. Salvadori
La costruzione di una società di eguali
Il comunismo è la dottrina che teorizza la necessità di porre fine alla proprietà privata dei mezzi di produzione e di introdurre [...] essi denominata Tabor da un monte della Galilea, una 'nuova Gerusalemme' su base comunista. Nel corso della Riformaprotestante nella prima metà del Cinquecento correnti del protestantesimo presero a predicare che il vero cristianesimo comportava il ...
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asburgico, impero
Francesco Tuccari
Il dominio di una famiglia protagonista di cinque secoli di storia
Con la formula impero asburgico si fa riferimento al complesso e articolato dominio imperiale che [...] . Il sogno di una monarchia universale ‒ profondamente indebolito in Europa non solo dalla profonda rottura provocata dalla Riformaprotestante ma anche dalla opposizione delle altre grandi potenze (in primo luogo la Francia) ‒ fu infine accantonato ...
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Enrico IV, re di Francia
Silvia Moretti
Il sovrano che ristabilì la pace dopo la notte di s. Bartolomeo
Nel corso del Cinquecento la Francia fu lacerata da violente guerre di religione tra cattolici [...] soprattutto ristabilì l’unità del paese e il prestigio della monarchia
Tra cattolici e protestanti
Nel periodo di maggiore diffusione della Riformaprotestante in Europa, in Francia si era diffuso il calvinismo. I calvinisti francesi furono chiamati ...
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Francesco I di Valois
Antonio Menniti Ippolito
Il re francese protettore delle arti e nemico di Carlo V
Francesco I, re di Francia dal 1515 al 1547, avviò un importante processo di rafforzamento della [...] si rivelò disposto a spregiudicate alleanze, sul piano interno non esitò invece a reprimere con fermezza il diffondersi della Riformaprotestante. Ciò avvenne a partire dal 1534, dopo che nel suo appartamento privato era stata rinvenuta della stampa ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...