BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] e l'arte della memoria come strumenti per un piano di riforma culturale. Tuttavia i rapporti del B. con la corte - avrebbe indotto il re a revocare gli editti di pacificazione con i protestanti -; d'altra parte non è da escludere che il suo ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] legittimità della pena di morte comminata agli eretici dai protestanti: occasione della polemica, la condanna di Michele Serveto una evoluzione irregolare del processo d’insieme: rapidità della riforma in alcuni paesi (Francia, Austria, Russia, Stati ...
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ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] accolta negativamente negli ambienti conciliari allora impegnati nella riforma degli abusi ecclesiastici. Per quanto il legato pontificio costituitasi a Varsavia che comprendeva anche i protestanti: un atto che costituiva un pesante condizionamento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ludovico Antonio Muratori
Fabio Marri
La più ampia antologia di scritti muratoriani tuttora disponibile (Opere, a cura di G. Falco, F. Forti, 1964), che non trascura nessuno dei molteplici interessi [...] che, se condotta a oltranza come nella critica protestante di un Hermann Conring (1606-1681), minava seriamente la più vicina allo spirito del vignolese; le cui «ansie di riforma etico-religiosa e il metodo e il gusto storico-erudito» continuarono a ...
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CARRASCOSA, Michele
Vladimiro Sperber
Nacque a Palermo (ma per altri, a Paternò) l'11 apr. 1174 da Francesco, proprietario, e da Teresa de Vitt.
La futile controversia sul luogo di nascita (Paternò, [...] è tuttora assai dubbia), il re avrebbe concesso qualche riforma e, soprattutto, avrebbe deposto la sua diffidenza nei confronti ) venne vinto al primissimo sangue dal Pepe, che tra le proteste del Santarosa suo secondo e del C. non volle continuare.
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Alessandro VIII
Armando Petrucci
Appartenente a una stirpe originaria di Padova o della Dalmazia, Pietro Ottoboni nacque a Venezia il 22 aprile 1610 da Marco e Vittoria Tornielli. Gli Ottoboni erano [...] per l'alleanza tra l'Impero e la protestante Inghilterra contro il re Cristianissimo: motivo questo 1932, passim; C. Donati, La Chiesa di Roma tra antico regime e riforme settecentesche (1675-1760), in Storia d'Italia, Annali, 9, La Chiesa e ...
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FOGLIETTA, Oberto (Uberto)
Carlo Bitossi
Nacque a Genova forse nel 1518 da Giambattista, probabilmente nella parrocchia di S. Donato, dove fu battezzato il fratello Paolo e la famiglia aveva case.
Schiatta [...] 'andamento disastroso per la Repubblica, e le conseguenze della riforma del 1547, detta del garibetto, con la quale dopo dopo ne inviò effettivamente una di tono molto sottomesso) a protesta delle sue buone intenzioni, egli fu condannato al bando da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Tra ducati e repubbliche
Giulio Sodano
Venezia tra storici ufficiali e le fatiche di Marin Sanudo
La storiografia umanistica ufficiale veneziana si sviluppa nei decenni che vedono prima l’espansionismo [...] Trattando della disastrosa guerra di Corsica che aveva portato alla riforma del 1547, in base alla quale la ‘vecchia’ opera avrà, però, fortuna postuma e soprattutto nel mondo protestante, con un’edizione pubblicata a Norimberga nel 1592.
Frattanto ...
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Filippo II Re di Spagna
Filippo II
Re di Spagna (Valladolid 1527-Escorial 1598). Figlio di Carlo V e di Elisabetta di Portogallo, crebbe in Spagna e fu il padre a riservarsi il compito di curare la [...] potesse impedire il passaggio del trono inglese nelle mani della protestante Elisabetta. F. non s’intromise nelle vicende interne le lunghe e dispendiose imprese militari e perché la Riforma stava per farvi proseliti, si preoccupò subito di chiudere ...
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cristianesimo
La religione rivelata da Gesù Cristo e, per estensione, la civiltà cristiana. Gesù Cristo è in pari tempo il fondatore del c. e oggetto di culto, di latrìa: riguardato cioè come iniziatore [...] in primo luogo quella di Calvino (➔ ), e intanto la Riforma penetrò anche in Inghilterra (➔ Chiesa anglicana). La Chiesa cattolica si dottrina: tra questi si annoverano il metodismo in area protestante e l’insegnamento di Alfonso Maria de’ Liguori o ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...