Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] cioè ‘tragico’, ma aspro e dissonante, come nell’incipit programmatico della canzone Così nel mio parlar voglio esser aspro.
Nelle rime dottrinarie, poi, composte parte a Firenze parte nei primi anni dell’esilio, e destinate a costituire la base, con ...
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Filologo italiano (Roma 1905 - ivi 1979), figlio di Giuseppe. Prof. di filologia medievale e umanistica all'univ. di Macerata (1965) e dal 1966 alla Scuola Normale di Pisa. Entrato giovanissimo (1928) [...] Universale Italiano. A tali attività affiancò quella di studioso di Petrarca: in questo campo si ricordano i due volumi antologici Rime, Trionfi e Poesie latine e Prose (rispettiv. 1951 e 1955) da lui curati in collab. con altri studiosi per i ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] secoli. In Italia è persino rimasta una possibilità di far rimare u con o (noi : lui) come eredità dell’impianto di rime a vocalismo siciliano; e sicilianismi (nui) si trovano ancora in ➔ Alessandro Manzoni poeta. Lo stesso si può dire (anche se qui ...
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OGGETTO, COMPLEMENTO
Nell’analisi logica, il complemento oggetto (chiamato anche complemento oggetto diretto o complemento diretto) è il complemento che indica l’oggetto (persona, essere animato o inanimato) [...]
Vivere una vita piena
Sognare un bel sogno
E prendine dottrina / dal publican che dolse i suoi dolori (G. Orlandi, Rime)
– se il nome è preceduto dalle forme articolate della preposizione di, per indicare una quantità generica, si parla di ...
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Filologo e critico letterario italiano (Firenze 1921 - ivi 2011), figlio di Giuseppe; prof. di letteratura ital. dal 1963 nelle univ. di Cagliari, di Pavia e infine di Firenze, fu uno dei massimi studiosi [...] ) e su Leopardi (ed. dei Canti, 2 voll., 1984), nonché i saggi raccolti nel vol. Carte d'identità (1974). Nel 2002 è stata pubblicata la monumentale ricostruzione filologica delle Rime di Dante, frutto di un infaticabile lavoro intraprese nel 1956. ...
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Filologo e critico letterario, nato a Savona il 9 luglio 1913; dapprima prof. nei licei classici, poi (1950-52) prof. di letteratura italiana nell'univ. di Catania, indi (dal 1952) di Padova; condirettore [...] critiche dell'Amorosa Visione del Boccaccio (Firenze 1944), e del Cantico di Frate Sole (ivi 1950), nonché le edizioni delle Rime e della Caccia di Diana e del Decameron di G. Boccaccio, e del Conciliatore. Frutto della sua vasta conoscenza del ...
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DAVANTI O DAVANTI A?
Quando l’avverbio davanti è usato in funzione preposizionale, è preferibile farlo seguire dalla preposizione ➔a
Si è messo davanti allo schermo
Davanti a un tale paesaggio restò [...] a
Davanti a me c’è un’altra vita (L. Battisti, Pensieri e parole)
Entrambe le forme possono comunque vantare una ricca tradizione letteraria
Quando giungon davanti a la ruina (D. Alighieri, Inferno)
Davanti San Guido (G. Carducci, Rime nuove). ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] lingua del Canzoniere: così lo stile è dolce (v. 3), successivamente agro e aspro (vv. 20 e 74; cfr. anche le roche rime del v. 32), in ogni caso sempre drammaticamente fluttuante (cangiando stile, vario, mutato, vv. 28, 35 e 64).
Anche stimolato da ...
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Fanfani, Pietro
Fanfani, Pietro
Filologo (Montale, Pistoia, 1815 - Firenze 1879). Nel 1848 partì con i volontari toscani per la guerra contro l’Austria e combatté a Montanara. Fatto prigioniero, al suo [...] c’è stata, c’è e si muove, 1868). Fu anche editore di testi antichi; stampò fra l’altro: Conti di antichi cavalieri (1851); Eneide, compilazione di ser Andrea Lancia (1851); Le rime di B. Bellincioni riscontrate sui manoscritti (1876-78, voll. 2); Le ...
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VOCAZIONE, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di vocazione è un complemento indiretto che indica la persona, l’animale o la cosa a cui ci si rivolge in un ➔discorso diretto.
Il complemento [...] alla mia destra
Spostati, cagnolino, che mi fai inciampare!
Usi
Nella lingua letteraria spesso il complemento di vocazione è introdotto dall’➔interiezione o
O notte, a me più chiara e più beata (G. Stampa, Rime).
VEDI ANCHE virgola ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...