Attore e regista italiano (Struppa, Genova, 1922 - Roma 2000). Esordì nel 1943 nella compagnia di Alda Borrelli; fu primo attore con E. Merlini, L. Adani, E. Maltagliati, poi nella compagnia di P. Stoppa [...] , Ulisse e la balena bianca di V. Gassman (da H. Melville e altri). Nel cinema fu utilizzato dapprima come eroe negativo (Risoamaro, 1949; Anna, 1952) o come romantico cavaliere in film di costume; dopo una parentesi a Hollywood, passò con I soliti ...
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Attore italiano (Tropea 1916 - Roma 2002); calciatore e giornalista, esordì nel cinema nel 1949 con Risoamaro, interpretando in seguito personaggi ingenui e positivi nel filone del neorealismo popolare: [...] La ciociara (1960); El Cid (1961); Vu du pont (1962); The cardinal (1963); Harlow (La donna che non sapeva amare, 1965); The Kremlin letter (1970); The godfather, part III (1990), che gli assicurarono una notorietà internazionale. Anche in teatro il ...
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PAOLINI, Marco
Valentina Venturini
Attore e autore teatrale, nato a Belluno il 5 marzo 1956. Autodidatta, attore di strada e clown, ha trovato i principi e la disciplina necessari al mestiere nell'attività [...] 1994 ha collaborato con il Teatro Settimo diretto da G. Vacis, partecipando, come attore e coautore, a molti allestimenti (Risoamaro, 1987; Libera nos, 1989; La storia di Romeo e Giulietta, 1991; Trilogia della Villeggiatura, 1993). Dal 1992 tiene ...
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Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] passanti e pochi combattenti. In varie occasioni (La terra trema, 1948, di Luchino Visconti; Caccia tragica, 1947, e Risoamaro, 1949, entrambi di Giuseppe De Santis) la coralità fu raggiunta attraverso una collaborazione che spesso aveva una base ...
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FO, Dario (App. IV, i, p. 830)
Melania Mazzucco
Attore e autore teatrale, insignito nel 1997 del premio Nobel per la letteratura. Dopo i lavori dichiaratamente militanti degli anni Settanta, creati in [...] della Storia che costruisce un'epopea con gli strumenti del riso e dell'ironia. Di tutt'altro tono il contemporaneo interpretato, con F. curatore della regia. È un lavoro amaro e doloroso nato da spunti della cronaca, imperniato su storie disperate ...
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Shakespeare, William
Rosa Maria Colombo
Il creatore del teatro moderno
Poeta e drammaturgo inglese di assoluta grandezza, Shakespeare compendia in sé un’epoca di feconda creatività teatrale, la cosiddetta [...] ’opera. Anche le commedie composte in questa fase (Come vi piace, La dodicesima notte) sono più complesse e il riso è spesso amaro.
I drammi romanzeschi. Dal 1609 al 1613 circa avviene la svolta dei drammi romanzeschi, nei quali il perdono subentra ...
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amaro
agg. e s. m. [lat. amarus]. – 1. agg. a. Di sapore che costituisce (col dolce, il salato, l’acido) una delle quattro sensazioni gustative fondamentali; viene avvertito quando sono eccitati chimicamente particolari recettori nervosi disposti...
riso2
riso2 s. m. [lat. rīsus -us, der. di ridēre «ridere»] (pl. le risa). – 1. La facoltà di ridere: il r. è, con il linguaggio, proprio ed esclusivo dell’uomo; il canto degli uccelli ... è dimostrazione di allegrezza e specie di r. (Leopardi)....