FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] 'inopportuna assenza dell'arcivescovo della città. Rientrato quindi il F. l'indirizzo alla pratica di una fede, aperta e sincera". Il F. affidò l'istituzione card. A. C. F. arciv. di Milano, Milano-Roma 1926e F. Fonzi, Crispi e lo Stato di Milano, ...
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DURINI, Angelo maria
Nicola Raponi
Nato a Milano il 24 maggio 1725, figlio del conte Giuseppe e della contessa Costanza Barbavara, fece gli studi di umanità dai barnabiti di S. Alessandro a Milano. [...] alla cerimonia un significato religioso e apologetico, in una città ove voltairiani e dissidenti circondavano il re e l'incredulità e l'aperto dissenso sulla politica reale - un epigramma, in cui la Varsavia stanislaviana è paragonata alla Roma di ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] grande successo in varie città, e con la cura dando una formazione aperta alla discussione, curando ., ibid., pp. 395-407.
Fonti e Bibl.: Per le fonti inedite si vedano a Roma l'Arch. della Curia generalizia della Compagnia di Gesù, Neap., 4, I; 5; 6 ...
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DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] costretto ad allontanarsi dal luogo sacro, o la città, come nella basilica superiore di Assisi, dove di un corpo aperto, particolarmente pericoloso en France et en Italie (XIIe-XVe siècle) (BEFAR, 269), Roma 1993; id., Démon, in J. Le Goff, J.C. ...
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Papato
Girolamo Arnaldi
Nella storia del papato, il sec. XIII, da Innocenzo III (1198-1216) a Bonifacio VIII (1294-1304), ha visto la nascita della particolarissima entità politico-ecclesiastica, che, [...] di Guglielmo II senza eredi maschi (1189), fu aperta la via perché Enrico VI, succeduto al padre dei longobardi e la fine del ducato bizantino di Roma, ma chiamato così solo dalla metà del sec. diritto particolare delle città italiane, avallato nel ...
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COLONNA, Francesco
Giovanni Pozzi
Nacque a Venezia nel 1433 o 1434; né il luogo né la data sono documentati per via diretta. Sulla patria non dovrebbero esistere dubbi, poiché nei documenti conventuali [...] Nodier, e notevole pure in Inghilterra.
Rimane aperto il problema se il Polifilo debba assegnarsi a , Il sogno di Polifilo prenestino, Roma 1980 ("ars fingendi", 1). Sulle in onore di Tammaro de Marinis, III, Città del Vaticano 1964, pp. 136 s.; ...
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CONCINA, Daniele
Paolo Preto
Nato a Clauzetto (Udine) il 2 ott. 1687 da Pietro e Pasqua Cecconia, dopo i primi studi a San Daniele del Friuli e a Invelino di Carnia, frequentò il collegio dei gesuiti [...] Curia durante le sue innumerevoli controversie, ed in molte città italiane diventò il corrispondente, l'amico, il consigliere, il (Roma 1755), ma ormai il pubblico di un secolo sempre più "rischiarato" dai lumi cominciava a sentire aperto fastidio ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] ma che era anche aperta all'uso di ricercati Davide si mescola allora con il ricordo della Roma dei Cesari. Qui Giorgio trova anche il suo certa, anzi già in atto, la conseguente rovina della città, il che non fu a causa del fallimento dell'assedio ...
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FERRATA, Domenico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Gradoli (prov. di Viterbo, ma diocesi di Montefiascone) il 4 marzo 1847, terzogenito dei sei figli viventi di Giovan Battista e di Maria Antonuzzi, [...] annunciato guerra aperta a questo consacrazione di mom. D. F. ad arcivescovo di Tessalonica, Roma 1885; H. des Houx, Souvenirs d'un journaliste français à Zerba, Nel cinquantenario del decreto "Quam singulari...", Città del Vaticano 1961, pp. 13 ss.;P ...
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ACONCIO (Acconcio, Aconzio, Conzio, Concio, Acontio, Contio, Aconcius, Acontius, Contius, Concius), Iacopo (Giacomo)
Delio Cantimori
Nato o a Trento o a Ossana in Val di Sole, fra il 1492 e il 1520, [...] Fra il 1549 e il 1553 lasciò questa città per Vienna, dove fu alla corte dell' aperta), l'A. è costretto a passare a una professione aperta A., trad. dal ms. ingl. di D. Cantimori, Roma 1955. Nel Rossi e specialmente nell'O' Malley ampia bibliografia ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...