Città della Baviera (distretto dell'Alta Franconia), ricca di memorie storiche, specialmente imperiali; fu sede d'un vescovato un tempo assai potente. La parte antica della città si stende sulla sinistra [...] 400 piccoli proprietarî (Gärtnermeister), che formano una specie di corporazione, allo scopo di valorizzare economicamente la di castelli e palazzi, il secondo, famoso oratore sacro, sostenne prepotentemente gravi contese e processi contro il suo ...
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. Anche il teatro moderno europeo, come il greco classico, ha origine religiosa. Il Medioevo cristiano conobbe infatti, avanti il sorgere degl'idiomi romanzi, produzioni drammatiche d'argomento sacro in [...] e di Pasqua - presso varî centri di cultura monastica specie della Svizzera (S. Gallo) e della Francia centrale e mayen-âge, I, Parigi [1904]; G. La Piana, Le rappresent. sacre nella lett. bizantina, Grottaferrata 1912; A. Jeanroy, Le théâtre rélig. ...
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GIOVANNI Damasceno ('Ιωάννης ὁ Δαμασκηνός), santo
Alberto PINCHERLE
Silvio Giuseppe MERCATI
Padre e dottore della Chiesa, morto probabilmente il 4 dicembre 749.
Della sua vita - scartati i dati leggendarî [...] D. Petau) e le difese di altri, specie moderni (Jugie), sono forse, specie le prime, eccessive: storicamente è da considerare che , in Philologus, suppl., V (1899), p. 210 segg.; sui Sacri paralleli, A. Ehrhard, in Byzant. Zeitschr., X (1901), pp. ...
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FLAUTO (prob. di origine onomatopeica; fr. flûte; sp. flauto; ted. Flöte; ingl. flute)
Alfredo CASELLA
Francesco Vatielli
Si usa col vocabolo flauto indicare, per quanto non esattamente, quegli antichi [...] erano muniti di una chiave a forma biforcuta racchiusa in una specie di bossolo traforato. Nel flautone (che misurava oltre due metri di cantate. L'uso di flauti dolci si trova nelle Sinfonie sacre dello Schütz e nelle cantate di Bach. Sulla fine del ...
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L'uso d'invitare a bere o di bere alla salute di commensali presenti o assenti non può non essere collegato, alle sue origini, con l'altro di bere o comunque di offrire del vino in onore degli dei (v. [...] libazione.
I popoli nordici conoscevano da tempo l'uso di sacre libazioni e di brindisi: in questi s'invocavano gli dei stesso. L'uso dei toasts si diffuse largamente anche in Francia, specie dopo la Rivoluzione.
In Italia l'uso di brindare tornò in ...
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Nell'ultimo ventennio la pratica artistica ha confermato la storica legittimità del movimento che, precorso sotto il segno bachiano da alcuni maestri del primo Novecento (quali M. Reger e F. Busoni), variamente [...] voci. Dopo il periodo di maggior fortuna, iniziatosi con opere quali il Sacre du Printemps di I. Stravinskij e Nove pezzi op. 24 di Combinazioni che perciò appaiono derivare sia da una specie di voluto sfasamento dei rapporti tradizionali tra le ...
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Popolazione della famiglia uralo-altaica, del gruppo turco-tartaro, stanziata sui pendii e sulle colline occidentali e orientali della parte meridionale della catena degli Urali, nonché sulle pianure adiacenti [...] forma di cono. Le donne vestono una camicetta, pantaloni, una specie di kaftano (ziulen), e un copripetto di monete. Usano senza alcuna traccia di fanatismo religioso. Le funzioni sacre vengono celebrate con scarsa regolarità e nelle credenze ...
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PETRA
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Renato BARTOCCINI
. Città capitale del regno dei Nabatei (v.), attualmente costituente un grandioso complesso di rovine, il cui scavo è stato appena iniziato. Sorge [...] presenza della roccia sacra con il pozzetto per la raccolta del sangue, e le piramidi sacre.
Le facciate sono a quattro o a tre gradini; per lo più sono iscritte in una specie di piattabanda; in alcuni casi sono ripetute su due zone sovrapposte. È un ...
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Appellativo comune della divinità maschile presso i Semiti, e spesso anche nome proprio di essa.
Il nome comune ba‛al si trova usato in semitico in varie accezioni dell'idea fondamentale di "possessore"; [...] II, 11, 13; III, 7), e da allora con una specie di periodicità metodica la Bibbia ricorda infiltrazioni più o meno ampie del attorno si drizzavano sacre stele solari.(hammānīm: per l'etimologia v. sopra, a B. Hammon) e piuoli sacri ('ăšerīm). Si ...
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RAVENNA (XXVIII, p. 868)
Santi Muratori
Si avverte che il sobborgo Garibaldi ha oggi il nome di Via Cesarea; che Porta Saffi si chiama Porta Adriana e che il sobborgo Saffi è ridiventato sobborgo S. [...] calce e la fabbrica di cementi, è in continuo incremento, specie per i depositi di olî minerali e per lo sviluppo della aedificiis, Ravenna 1908-09; inoltre A. Tarlazzi, Memorie sacre di Ravenna, Ravenna 1852. Per Ravenna sono da consultare ...
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speco
spèco s. m. [dal lat. specus -us] (pl. -chi). – 1. letter. Antro, spelonca: Là dove ascosa in un selvaggio speco Non lungi avea la solitaria cella (Ariosto); non le tinte glebe, Non gli ululati spechi Turbò nostra sciagura (Leopardi);...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...