MALATESTA, Onofrio
Domenico Proietti
Nacque a Palermo l'8 sett. 1665. Sulla sua vita si hanno scarse notizie, derivate in gran parte dal profilo biobibliografico redatto, negli anni della maturità del [...] si applicò allo studio delle discipline filosofiche e teologiche. Ordinato sacerdote, per un triennio insegnò filosofia, teologia e Sacra Scrittura nei monasteri di Trapani e di S. Oliva a Palermo, dei quali fu anche superiore. Per la ricchezza d ...
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CONCORDANZA A SENSO
Si definisce concordanza a senso quella in cui ci si allontana dalle norme grammaticali che regolano la concordanza tra le parti variabili del discorso, privilegiando elementi che [...] tratta di una soluzione accettabile nel parlato e nello scritto informale, ma sconsigliabile per ragioni di chiarezza nella scrittura informativa e argomentativa.
2. Quando c’è un soggetto collettivo che regge un partitivo (la maggioranza, un gruppo ...
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VENETI (XXXV, p. 46)
Giovan Battista PELLEGRINI
Lingua. - Buoni progressi nello studio della lingua delle iscrizioni venete preromane (venetiche o paleovenete) si sono conseguiti attraverso un più attento [...] tratti arcaici, integrato dal greco (si noti la o posta in coda all'abecedario venetico). L'apprendimento della scrittura da parte dei V. è avvenuto verosimilmente nelle colonie etrusche dell'Italia settentrionale incluse o al margine del territorio ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] e lasciano pertanto supporre la preesistenza di una tradizione, che doveva vedere la lingua impiegata «in un buon numero d’altre scritture di carattere formale, di cui non ci è rimasta traccia, dovute a notai che con la loro padronanza di grammatica ...
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cretese-micenea, civiltà Denominazione corrente delle culture, per molti aspetti strettamente legate, di due antiche civiltà, in parte contemporanee, le quali fiorirono l’una nell’isola di Creta, l’altra [...] ., forse a causa dell’invasione dorica.
Le popolazioni di Creta e del Peloponneso conobbero la scrittura almeno dal 2° millennio a.C. Al periodo della scrittura ‘geroglifica’ (in massima parte ideografica: 2000-1600 a.C. ca.), succede quello di una ...
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WOLF, Friedrich August
Giorgio Pasquali
Filologo, nato a Hainrode presso Nordhausen il 15 febbraio 1759, morto (durante un viaggio) a Marsiglia l'8 agosto 1824. Nel 1777 riuscì, nonostante le resistenze [...] per gli antichi Celti dal Macpherson (v. ossian). L'originalità dei Prolegomena è scarsa, ché sia l'antichità della scrittura, sia l'attività di Pisistrato rispetto al testo omerico erano questioni molto discusse in quegli anni (e risolte male, come ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] i quali ÷ e = per indicare est ed esse).
L’uso di abbreviazioni è una pratica antica. Si afferma dagli albori della scrittura, con l’epigrafia, in risposta all’esigenza di sfruttare meglio possibile lo spazio e di ridurre la fatica e la spesa dell ...
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Filologo, paleografo, antiquario (Soulage, Aube, 1655 - Parigi 1741); fu monaco dei benedettini di San Mauro; soggiornò (1698-1701) in Italia, soprattutto a Roma (delle scoperte compiute diede conto nel [...] greca e l'antiquaria. La sua Palaeographia graeca (1718), che ricostruisce storicamente per la prima volta le vicende della scrittura greca dalle origini, basandosi su un'ampia raccolta di codici datati e su un vasto corredo di tavole, riesce ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] , 1980).
Lüdtke, Helmut (1964), Die Entstehung romanischer Schriftssprachen, «Vox Romanica» 23, pp. 3-21.
Mancini, Marco (1994), Oralità e scrittura nei testi delle origini, in Serianni & Trifone 1994, vol. 2°, pp. 5-40.
Mancini, Marco (2005), La ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] si sostituì al siciliano come lingua della lirica, e si impose via via in tutta Italia anche nelle altre forme di scrittura letteraria, e poi anche non letteraria, e, infine, come lingua d’Italia senza limitazioni.
Nella gran parte d’Italia, l’uso ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.