Uomo politico (Fréjus 1748 - Crosne 1836). Abate, godette di enorme popolarità (1788-89) per alcuni opuscoli di carattere politico, con cui condusse la campagna per preparare la convocazione degli Stati generali (celebre, soprattutto, Qu'est-ce que le Tiers État?, in cui teorizzò l'eguaglianza formale dei cittadini). All'apertura degli Stati generali (maggio 1789), rappresentò il Terzo Stato, che qualificò ...
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CERUTTI, Giuseppe Antonio
Marie-Ange Maire-Vigueur
Nacque a Torino il 13 giugno 1738. Dopo aver compiuto brillanti studi presso i gesuiti di Torino, nel 1752 egli entrò nel noviziato della Compagnia [...] leurs concitoyens de l'ignorance où ils étaient des droits de la nation", egli ebbe l'onore d'essere inserito a fianco di Siéyès, Condorcet, Brissot in una "Liste des amis du peuple qui méritent de fixer le choix des électeurs de Paris".
Il C. seguì ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Progetti costituzionali: Mario Pagano
Dario Ippolito
Le tendenze costituzionalistiche della cultura giuspolitica italiana, già cospicue all’inizio del Settecento, si accentuarono nel corso del secolo, [...] corpo di leggi, ci si domanda dove sarà il custode, dove sarà la magistratura di un tale codice?» (J.-E. Sieyès, Opinione sulle attribuzioni e l’organizzazione del giurì costituzionale [1795], in Id., Opere e testimonianze politiche, 1° vol., a cura ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pellegrino Rossi
Luigi Lacchè
Nelle sue memorie Albert de Broglie (1821-1901), diplomatico, presidente del Consiglio e liberale francese, dice di aver avuto la fortuna, nella sua carriera, di osservare [...] di diritto costituzionale alla Sorbona (1834), membro dell'Institut (1836, succede a un grande 'sopravvissuto', Emmanuel-Joseph Sieyès), naturalizzato nel 1838, conte e pari di Francia (1839), consulente diplomatico, infine ambasciatore a Roma presso ...
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CELENTANI, Nicola
Marina De Marinis
Nacque a Napoli nel 1770. Sostenitore delle idee della Rivoluzione francese, prese parte nell'agosto del 1793 alla cena di Posillipo, che vide la nascita, sotto la [...] il nuovo Direttorio adottasse una politica meno vessatoria in Italia indussero il C. a inviare il 28 giugno una lettera al Sieyès, in cui chiedeva la formazione di una grande repubblica dal Po in giù, ignorando egli ancora la caduta della Partenopea ...
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DE MARTINO, Giuseppe
Roberta Ascarelli
Nato a Napoli l'11 giugno 1854 da Vincenzo ed Elisabetta Rossoli. Tappezziere di professione e filodrammatico a tempo perso, il D. si formò come attore nel periodo [...] . G. Bragaglia, Pulcinella, Roma 1953, p. 374; V. Viviani, Storia del teatro napol., Napoli 1969, pp. 653, 715-20; M. Sieyes, Tra scene e ribalte della vecchia Napoli, Napoli 1972, pp. 62 s.; N. Leonelli, Attori tragici, attori comici, I, Milano 1940 ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] motivazioni religiose, di cui era dubbia l'efficacia, ma sociali. Il M. faceva sue le argomentazioni di E.-J. Sieyès: l'abolizione delle decime era definita "uno sterile regalo fatto ai facoltosi, in proporzione della loro maggior ricchezza […] senza ...
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BUONARROTI, Filippo
Armando Saitta
Primogenito di Leonardo, tenente del reggimento dei dragoni di stanza a Pisa, e della nobile senese Giulia Bizzarini, nacque a Pisa l'11 nov. 1761 (certificato di [...] Paesi Bassi, da Vadier (divenuto ormai suo amicissimo) e Barère a Cambon, Cavaignac, Prieur de la Marne e finanche Sieyès, e ciò contribuisce a rinvigorire quell'attesa messianica con la quale aveva attraversato gli anni della Rivoluzione; dall'altro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro e Alessandro Verri
Carlo Capra
Può apparire arbitrario riunire in un unico saggio i profili dei due fratelli Verri che, soprattutto nell’età matura, si distinsero nettamente l’uno dall’altro [...] è garanzia della bontà di questa formula, nella cui analisi Verri sembra in più punti riecheggiare il pensiero di Emmanuel-Joseph Sieyès. Ma il problema che lo assilla, e che occupa gran parte dell’operetta, è come si possa predisporre ad accogliere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] , da rimandi ideologici ai principali pensatori politici moderni da Vico a Georg Wilhelm Friedrich Hegel ed Emmanuel-Joseph Sieyès, da numerose e noiose tabelle statistiche e numeriche come documentazione sperimentale del suo ragionare e che rivelano ...
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