Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] 2009: 15-84) non rivela un tipo periodale standard che corrisponda a un ipotetico ideale ‘medio’ di realizzazione sintattica valido in ogni operetta. Nelle Operette infatti la scelta tra periodi brevi o complessi, tra paratassi e ipotassi, risulta ...
Leggi Tutto
DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] un'esperienza del mondo che o traduce una sorta di propria euforia nella manipolazione straniante del linguaggio (come nel gioco sintattico della tfilastrocca": "Sabato Tessa ci fu mona sera / con un gran maccheron di catinoni") o accende la banale ...
Leggi Tutto
Lucca
Michele Messina
Pier Vincenzo Mengaldo
Isa Barsali Belli
– È ricordata da D. in VE I XIII 1 a proposito di Bonagiunta, citato tra i poeti toscani che mostrano di arrogarsi l'onore del volgare [...] : Lingua). Meglio dunque la lettura prosastica (preferita dal Bertalot), cui non fa certo ostacolo la forte inversione sintattica, giustificabile tra l'altro, se ce ne fosse bisogno, con una volontà di enfatizzazione caricaturale.
A rappresentare ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La grammatica
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ricerche su ciò che oggi chiamiamo “grammatica” appaiono per la prima [...] termini di contenuto semantico ad esse associabile, ma con dei criteri formali, cioè in termini di morfologia e di posizione sintattica (ed è questa la grande novità di questa parte dell’opera), facendo riferimento solo in un secondo momento, e non ...
Leggi Tutto
I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] Vita XXXII)
(48) Chi fuor li maggior tui? (Dante, Inf. X, 42)
Per quanto riguarda la loro posizione sintattica, in toscano antico, come in alcuni dialetti centro-meridionali di oggi (➔ meridionali, dialetti), gli aggettivi possessivi singolari hanno ...
Leggi Tutto
Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] è paruto che mi si butti un cavallo addosso; e mi son poi sentito alquanto dirotto» ecc. Notate la disposizione sintattica: i due verbi in prima persona («ho udito», «ho sentito»), con l'oggetto degli strepiti spaventosi, ancora indistinti, poi negli ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La semiotica, o semiologia – dal greco sēmêion, “segno” – viene tradizionalmente definita [...] . A questo proposito Charles Morris in Lineamenti di una teoria dei segni (1938) ha suddiviso il campo della semiotica in sintattica (lo studio del modo in cui i segni si concatenano tra loro), semantica (che riguarda il rapporto dei segni con ...
Leggi Tutto
A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] toscano in precedenza non noti o non accolti in versi perché popolari o idiomatici. In compenso fornisce un modello sintattico di grande ambizione, autorizzando una costruzione del periodo non nativa di un volgare romanzo come il toscano e fortemente ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il significato del modernismo europeo è legato alla rottura con le costrizioni vittoriane [...] romanzo di idee, gelido nonostante gli elementi comici, retto da una violenza di fondo”, nel quale la disarticolazione sintattica (l’impiego costante, per esempio, del segno grafico di uguaglianza) esprime il grado di consapevolezza dell’autore nel ...
Leggi Tutto
là (lae)
Mario Medici
L'avverbio dimostrativo è ben rappresentato nei suoi vari usi e costrutti più diversi. Della forma epitetica ‛ lae ' si ha un caso solo, nella locuzione in qua e in lae, in Cv IV [...] / ... segue il foco là 'vunque si muta.
4. Si ha funzione di sostantivo (per cui vedi G. Vandelli, Di un antico uso sintattico dei complementi di luogo, in " Studi d. " XIII [1928] 65-68), nei seguenti tre casi: If XXXIV 97 Non era camminata di ...
Leggi Tutto
sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...