Dantista (Verona 1727 - ivi 1800); arciprete di Soave dal 1789. Fu il primo a suggerire, nella critica del testo della Commedia (Correctiones et adnotationes in Dantis Comediam, in appendice al suo opuscolo [...] In editionem tractatuum vel sermonum sancti Zenonis, 1775), lo studio dei mss. su basi geografiche, la loro classificazione genealogica, il criterio della lectio difficilior ...
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CUCULO O CUCULO?
La pronuncia corretta è cucùlo, con accentazione ➔piana, che prosegue quella dell’etimo latino (cucùlum, derivante a sua volta da una ➔onomatopea). Con quest’accentazione si trova anche [...] Da qual profonda cavità m’ha scosso / il canto dell’aereo cucùlo? (G. Pascoli, Germoglio, in Myricae)
La soave infinita malinconia del canto del cuculo (G. Carducci, Confessioni e battaglie)
La pronuncia cùculo, con errata ➔ritrazione dell’accento ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] ). Non bisogna accontentarsi di esporre le regole e i precetti, ma occorre cercare le ragioni che li determinano, afferma Soave in una lettera che contiene un’acutissima valutazione del modo in cui avevano individuato e fondato le regole della lingua ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] perfetta poesia italiana, a cura di A. Ruschioni, Milano, Marzorati, 2 voll. (1a ed. Modena, Bartolomeo Soliani, 1706).
Soave, Francesco (2001), Gramatica ragionata della lingua italiana, a cura di S. Fornara, Pescara, Libreria dell’Università (1a ed ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] de Condillac. La riforma non fu poi messa in atto e Soave fu licenziato, ma la sua grammatica era ormai pubblicata ed esibiva cura di I. Bonomi, Firenze, Accademia della Crusca.
Soave, Francesco (2001), Gramatica ragionata della lingua italiana, a ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] «di pronunziar rettamente le parole». L’attenzione per la buona pronuncia segue linee affini a quelle prospettate da Francesco Soave a fine Settecento (De Blasi 2004).
Nel 1868 il problema linguistico venne posto dal ministro Emilio Broglio a una ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] .
Salviati, Leonardo (1991), Regole della toscana favella, a cura di A. Antonini Renieri, Firenze, Accademia della Crusca.
Soave, Francesco (2001), Gramatica ragionata della lingua italiana, a cura di S. Fornara, Pescara, Libreria dell’Università (1a ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] nell’istruzione elementare il metodo «dal dialetto alla lingua», già introdotto da Francesco Soave nelle riforme settecentesche e raccomandato anche dai puristi. Le Novelle morali di Soave furono tra i libri di lettura più diffusi per la scuola e il ...
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Il condizionale è uno dei modi del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Spesso considerato in relazione con il congiuntivo dalla grammaticografia italiana ed europea (Sgroi 2004), può essere [...] Congiuntivo e condizionale nella “Gramatica ragionata della lingua italiana” (1771) di Francesco Soave (con un excursus nella tradizione grammaticografica), in Francesco Soave e la grammatica del Settecento. Atti del Convegno (Vercelli, 21 marzo 2002 ...
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Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figura retorica che [...] , al pari della metonimia, a particolari usi espressivi e metrico-ritmici:
(4) e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore
(Vita nova XXVI, 12-13)
dove labbia è sineddoche per volto (parte-tutto) e non metonimia (cosa che non si ...
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soave1
soave1 (ant. süave) agg. [lat. suavis, della stessa radice di suadere «persuadere»]. – 1. Che dà ai varî sensi e all’animo un’impressione di dolcezza delicata e gentile: sapore, profumo s.; Così a l’egro fanciul porgiamo aspersi Di...
soave2
soave2 (propr. Soave) s. m. – Vino bianco prodotto nella zona collinare del comune di Soave (da cui prende il nome) e del vicino comune di Monteforte d’Alpone, in prov. di Verona, con uve dei vitigni garganega e trebbiano di Soave:...