La formazione delle parole riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole (dette più tecnicamente lessemi), e permette quindi il continuo arricchimento [...] maori; kimono dal giapponese; computer, mouse dall’inglese) e i ➔ calchi (grattacielo dall’ingl. skyscraper, retroterra dal ted. Hinterland; ➔ forestierismi). Le opere lessicografiche seguono l’evoluzione del lessico di una lingua sia tramite gli ...
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Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto greco primitivo la z aveva una forma simile a un I con i due tratti orizzontali piuttosto lunghi, ma prese per tempo la [...] elettricamente neutro. In elettrotecnica, Z è usata come simbolo dell’impedenza e rappresenta anche il simbolo del collegamento a zig-zag degli avvolgimenti dei trasformatori trifase. matematica In algebra, Z (ted. Zahl) è l’anello dei numeri interi. ...
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Diritto
Nell’ambito del processo civile, decreto i. è il procedimento speciale che ha lo scopo di procurare in forma più semplice e sollecita la condanna del debitore mediante l’emanazione, in forma [...]
Sono i. le forme o i costrutti che esprimono un ordine, una proibizione. K. Brugmann chiamò i. (ted. Injunktiv), o congiuntivo improprio, una categoria del verbo indoeuropeo definibile come indicativo senza aumento e con desinenze secondarie ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] , ma nel suo valore semantico; vi sono quindi anche dei fonemi che assumono valore morfologico (morfonemi) per es. in ted. u - ü in Bruder pl. Brüder. Ma le opposizioni fonologiche possono essere non solo unidimensionali, ma anche pluridimensionali ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] ṣaddîq «giusto; guida spirituale della comunità chassidica») (1923 in D.A. Lattes, Apologia dell’ebraismo).
gulasch < ted. Gulasch < ungh. gulyás, prestito decurtato, propr. gulyás-leves «zuppa del mandriano»; honvéd < ungh. honvéd «soldato ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] maggioranza di genere maschile, in /-a/ in grande maggioranza di genere femminile; Sgroi 2010: cap. 18; ➔ femminile): ted. Anschluss «annessione», masch., in italiano accordato sia al maschile che al femminile; fr. affaire femm. > it. affaire ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] in forme quali tepido (e derivati), petrificare (e derivati, secondo l’esempio di De Sanctis, che attingeva al ted. petrifizieren, usato da Hegel e Schlegel) e soprattutto nei derivati di queto (quetamente, quetato, ecc.); forme quali gittare ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] , dalla Spagna in rima al Morgante, all’Orlando innamorato, al Furioso.
Superata è anche la nozione dello ‘spirito p.’ (ted. Volksgeist) come circolo chiuso. La migrazione dei canti non solo fra zone linguistiche omogenee, ma anche tra genti diverse ...
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Le comparative sono frasi subordinate che introducono un paragone rispetto a un termine (detto comparato o primo termine di paragone) della frase reggente o principale. La frase comparativa, normalmente [...] calorosa e amichevole di quanto non mi aspettassi
Il non espletivo nelle frasi comparative è usato anche in altre lingue europee (per es., ted. ich bin kränker, als du nicht denkst «sono più malato di quel che tu non pensi», fr. Il est plus riche qu ...
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INTERLINGUISTICA
Marco Mancini
Con il termine i. si fa riferimento a quel particolare settore delle discipline linguistiche che ha come oggetto i fenomeni del contatto e delle conseguenti interferenze [...] , che nello specifico non era andato al di là di una generica discriminazione lessicale tra prestiti integrati e non integrati (ted. Lehnwörter di contro a Fremdwörter), giunsero da un canto le ricerche di Schuchardt e dall'altro i nuovi postulati ...
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tediare
v. tr. [der. di tedio; cfr. lat. tardo taediare, intr., «sentire ripugnanza»] (io tèdio, ecc.). – Recare tedio, infastidire, annoiare: t. qualcuno con domande importune; non vorrei tediarvi con le mie chiacchiere, col racconto delle...
tedio
tèdio s. m. [dal lat. taedium, der. di taedere «sentire noia»]. – Sensazione di noia grave, profonda, e in genere dolorosa: il t. delle interminabili ore d’attesa; il t. della prigionia, d’una lunga degenza a letto; questi noiosi e lenti...