VARIABILITÀ (XXXIV, p. 997)
Giuseppe MONTALENTI
Biologia. - È nozione di dominio comune che tutti gli individui appartenenti ad una stessa specie non sono identici. Non lo sono neppure gli individui [...] le sole, ma ve ne sono altre che si trasmettono ereditariamente, e sulle quali appunto può essere basata una teoriadell'evoluzione la quale intenda posare su una solida base sperimentale. Sono le combinazioni e le mutazioni.
Le combinazioni sono ...
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Genetica delle popolazioni umane
Andrea Novelletto
La genetica delle popolazioni si occupa di come le leggi di Mendel e gli altri principi della genetica si applichino a intere popolazioni di organismi [...] del DNA le quali non hanno un corrispettivo in modificazioni proteiche. Peraltro, la teoriadell'evoluzione neutrale (v. evoluzione) permette di prevedere la dinamica delle variazioni di questo tipo nel tempo, poiché questa dinamica non risente del ...
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FISIOLOGIA
Gaspare Mazzolani
(XV, p. 482; App. II, I, p. 952; III, I, p. 623; fisiologia umana, App. IV, I, p. 821)
Fisiologia vegetale. - Negli ultimi anni la f. vegetale è venuta a collocarsi al centro [...] . I fondamenti comuni a diverse scienze, come l'embriologia, la genetica e la teoriadell'evoluzione, che erano stati studiati al livello di cellule, tessuti, organi e popolazioni, hanno avuto uno sviluppo e un'integrazione, con studi biochimici ...
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GOULD, Stephen Jay
Marco Vari
Geologo statunitense, nato a New York il 10 settembre 1941. Ha ottenuto il PhD presso la Columbia University (1967) e ha proseguito la sua attività alla Harvard University [...] di Geologia e Paleontologia dal 1973, e di Zoologia dal 1982. Ha soprattutto studiato la teoriadell'evoluzione, la storia naturale e il ruolo della scienza nella società. Con N. Eldredge (v. in questa Appendice), sulla base di dati paleontologici ...
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HALDANE, John Scott (XVIII, p. 325)
Giuseppe Montalenti
Fisiologo inglese, morto il 14 marzo 1936. Il figlio Iohn Burdon Sanderson, nato a Oxford il 5 novembre 1892, professore di genetica (1932) poi [...] selezione (in Proc. Cambridge Phil. Soc., 23-28, 1924-32) i cui risultati sono di fondamentale importanza per la moderna teoriadell'evoluzione. Scoperse i primi casi di associazione dei geni nei vertebrati e nell'uomo; fece la prima stima (con L. S ...
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Biologo italiano (Petralia Sottana 1892 - Firenze 1975); prof. di zoologia dal 1926, ha insegnato nell'università di Firenze fino al 1962, socio corrispondente dei Lincei (1950). È autore di molte ricerche [...] , di biogeografia, di ecologia. Ha scritto: Fauna italiana (1933), Organismi e vita (1935), La dottrina dell'evoluzione (1945), in cui sostiene la teoriadell'ologenesi, Gli organismi e il mondo esterno (1945), Zoologia e biologia generale (1956). ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] , al centro del dibattito britannico non stava il meccanismo, ma la teoriadell'evoluzione. Non mancarono i tentativi di conciliare il deismo cosmologico con l'idea di evoluzione e coloro che ne erano gli autori insistevano sul valore apologetico ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] alla sociobiologia e all'ecologia. All'interno di uno dei paradigmi dominanti il pensiero biologico, la teoriadell'evoluzione, assumono importanza decisiva concetti come popolazione e tasso di riproduzione, prima marginali. Nasce dalla genetica una ...
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L'Ottocento: biologia. Neurofisiologia e neuroistologia
Guido Cimino
Neurofisiologia e neuroistologia
Gli studi sul sistema nervoso attuati nel corso dell'Ottocento conseguono grandi risultati, tanto [...] attraverso diversi centri nervosi, a mano a mano più complicati fino a quelli posti nella corteccia.
La teoriadell'evoluzione aveva indotto a prospettare un principio di continuità nell'organizzazione funzionale del sistema nervoso: se essa era ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] ad altre proposte 'evoluzioniste', fra cui quella avanzata da Georg Forster (1754-1794) e quella di Herder. La teoriadell'evoluzione è descritta più volte come un'ipotesi inaccettabile, dalla quale ritrarsi con orrore, perché terreno fertile per uno ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...