BIONDELLI, Bernardino
Tullio De Mauro
Nacque a Verona il 14 marzo 1804. Dopo avere insegnato matematica, storia e geografia nelle scuole di Verona e di altre città del Veneto, si stabilì nel 1839 a [...] Al fine di diffondere la conoscenzadella linguistica, collaborò anche all' della disciplina.
Il B., riprendendo la tesi già svolta nel 1808 da F. Schlegel (Über die Sprache und Weisheit der Indier, Heidelberg 1808, pp. 66 ss.), sviluppa la teoria ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] antivenire «prevenire», contezza «conoscenza», sembiante «volto», ecc.), ancora presenti nei romanzieri della prima metà del secolo ( ispirati alla teoriadell’uso: emblematica la divisione tipografica tra forme correnti (lato superiore della pagina) ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] esigenze di chiarezza della prosa, sia per il prevalere, nella teoria e nella pratica, dell’analogia (indirizzo creato , alla storia delle singole parlate romanze.
Le fonti del volgare
- I documenti di riferimento per la conoscenza del l. volgare ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] . L'opera ha segnato una svolta profonda nella conoscenza del pensiero linguistico saussuriano. Altri decisi progressi si la prima mossa della partita teorica di S. è stata ricollocare la teoria del linguaggio umano e delle lingue nella prospettiva ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] dei sensi sia a livello dell’intelletto, colte dal soggetto conoscente; rappresentano dunque l’o. il non-Io e concepito come ciò che si oppone all’Io.
Un’articolata teoriadell’o. è stata fornita, nell’ambito del pensiero otto-novecentesco, da A. ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] una carenza della nostra conoscenza, e conoscenza. In età moderna H. Bergson attribuisce il c. a un’illusione soggettiva determinata dalla sorpresa di rinvenire un ordine meccanico dove ci si attendeva un ordine finalistico (e viceversa).
La teoria ...
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storica, scuola Nel campo di varie discipline, indirizzi di studi, che, ripudiando ogni concezione aprioristica, astratta, dogmatica, affermano di volersi avvicinare all’oggetto delle loro ricerche con [...] i fondatori della scuola, la Chiesa cattolica e il Vaticano), pur apportando importanti contributi alla conoscenza di lungo seguace dei metodi e delleteorie diffusioniste.
Economia
Nella storia delle dottrine economiche il termine vecchia ...
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Biologia
Espressione genica
In genetica, processo per cui la sequenza di nucleotidi di un gene viene trascritta in una sequenza corrispondente di acido ribonucleico messaggero (mRNA) e quindi tradotta [...] Croce e nella filosofia delle forme simboliche di E. Cassirer. La teoria di Croce si fonda sulla distinzione della nozione di ‘impressione’ conoscenza, ma anche nella coscienza mitico-religiosa, nell’arte e nel linguaggio. Nella filosofia delle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] al più ammessa da Petrarca solo entro i limiti di una conoscenza tecnica e pratica, come quella dei chirurghi.
Resta aperto, di minacciare l’esistenza stessa della poesia. Vero è che, con la fortuna dellateoriadell’elettricità animale di Galvani e ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] ha la conoscenza di una lingua come bene comune per un'intera popolazione e dove, a dispetto delle divergenze regionali, 'Annunzio. Sua la paternità di voci (alcune non più vulgate) come teoria, nel senso di 'lunga fila', e velivolo, o malioso; suo ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...