Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] Leibniz). Nuovo impulso ha ricevuto lo studio della d. con lo sviluppo dell’assiomatica (➔ assioma) e delle ricerche sui fondamenti della matematica fino al costituirsi di un espresso campo di ricerche, la teoriadella d., elaborata da D. Hilbert e ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio dei fenomeni collettivi suscettibili di misura e di descrizione quantitativa: basandosi sulla raccolta di un grande numero di dati inerenti ai fenomeni in esame, e [...] considerarsi il fondatore non solo della nuova corrente, ma di tutta la s. moderna. Nel 1835 egli formulò la teoriadell’‘uomo medio’, per la statistiche X e Y sono indipendenti, la conoscenzadelle sole frequenze (relative) marginali consente di ...
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Nel linguaggio scientifico, in presenza di fenomeni casuali (o aleatori), p. di un evento è il numero, compreso fra 0 e 1, che esprime il grado di possibilità che l’evento si verifichi, intendendo che [...] l’evento sia certo.
Matematica
Calcolo (o teoria) delle probabilità
La disciplina matematica che studia il concetto individuo nutre nel verificarsi dell’evento in questione, e perciò riguardante lo stato delle nostre conoscenze sull’evento in un ...
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Numeri, teoria dei
Alf van der Poorten
(App. IV, ii, p. 626; V, iii, p. 698; v. aritmetica, IV, p. 370)
La dimostrazione dell'ultimo teorema di Fermat
Le ricerche relative all'ultimo teorema di Fermat, [...] dell'ultimo teorema di Fermat al di là dell'esponente presente in 1014.
D'altra parte, applicando anche tecniche dellateoriadella trascendenza e delle per gli spettatori. Di per se stessa la conoscenza del fatto che l'affermazione di Fermat è vera ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] .
N.H.D. Bohr, Atomfysik og menneskelig erkendelse, København 1957 (trad. it. sull'ed. ingl. 1958, Teoriadell'atomo e conoscenza umana, Torino 1961).
J. Ladrière, Les limitations internes des formalismes. Étude sur la signification du théorème de ...
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(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] la diffusione dellaconoscenza dei nuovi metodi portò alla possibilità di attaccare il problema della regolarità per di ricerca che fa uso di strumenti dellateoriadelle funzioni classiche, dellateoriadelle e. differenziali e di tecniche algebriche ...
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L'evoluzione temporale dei sistemi - in particolare di quelli deterministici, cioè tali che la conoscenza del sistema a un dato istante ne determina tutta l'evoluzione futura - è stata negli ultimi decenni [...] ben a conoscenza dei lavori di Poincaré e di Birkhoff, suggerì che la struttura tipica delle orbite nello spazio delle fasi di dalla moderna teoriadella probabilità (più precisamente con la teoria ergodica, che della probabilità rappresenta il ...
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L'a. l. costituisce uno strumento matematico di importanza fondamentale in ogni disciplina scientifica. Essa costituisce sia un efficace linguaggio comune con cui formulare problemi di natura diversa, [...] on the theory of matrices segna la nascita dellateoriadelle matrici e dell'algebra lineare.
Grandi contributi furono dati dal di n, la struttura della matrice A, la conoscenza del rango di A e di una misura della sua sensibilità rispetto a ...
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I p. a., o p. "stocastici", sono lo strumento matematico per studiare l'evolversi nel tempo dei fenomeni dipendenti da fattori casuali. Come tale essi rientrano nell'ambito del calcolo delle probabilità, [...] t1). Ciò permette di ricavare la distribuzione del p. a. dalla conoscenza, per ogni t, della distribuzione Ft(x) = Pr{X(t) 〈 x}. Si ha Probability theory, Princeton 19633; B. de Finetti, Teoriadelle probabilità, Torino 1970. Più specifici sono: J. L ...
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La t. del c. studia i metodi per capire, governare e modificare il comportamento di sistemi dinamici, naturali o artificiali, al fine di guidarli a raggiungere finalità assegnate. Per sistema dinamico [...] teoriadella probabilità e dei sistemi stocastici, e unificando nell'ambizioso programma della cibernetica di N. Wiener lo studio della , ossia quando si tenta al contempo di usare la conoscenza di un modello e la retroazione per fornire ingressi di ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...