LIMENTANI, Ludovico
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Ferrara il 18 ag. 1884 da Gilmo e da Eugenia Bassano. Frequentò il liceo di Ferrara, dove ebbe come maestro A. Groppali in un clima dominato dal positivismo, [...] prospettiva desiderabile fosse certa: era chiara qui l'influenza dellateoriadelle finzioni di Marchesini, a sua volta in sintonia con , tanto più arduo diventa il problema che la conoscenza e la volontà morale dovrebbero risolvere: cercheremo la ...
Leggi Tutto
BEAUREGARD (Bérigard, Berigardo), Claudio Guillermet signore di
**
Figlio di un medico, Pierre, nacque a Moulins, nel Borbonese, presumibilmente nel 1590, sebbene il Niceron proponga la data del 15 [...] interessi nella filosofia e nell'insegnamento: doveva avere notevole conoscenzadelle scienze naturali, come prova il fatto che gli fu più macchinosa di quanto non avvenga tenendo fermo alla teoria eliocentrica. È naturalmente, il B. non manca di ...
Leggi Tutto
MAGLI, Pasquale Arcangelo
Cesare Preti
Nacque il 25 giugno 1720 a Martina Franca da Nicola, contabile del duca Francesco Caracciolo, e da Maria Maddalena Marinosci.
Poco è noto degli anni giovanili: [...] teoria politica ma respinto quanto all'origine della religione, questione che egli affronta comprendendo chiaramente le concezioni vichiane della "ferinità" e dell'origine provvidenziale della prima della pubblicazione, vennero a conoscenza del ...
Leggi Tutto
CARAMELLA, Santino
Silvano Scalabrella
Nato a Genova il 22 giugno 1902 da Eleucadio e da Francesca Delfò, segui gli studi classici nella città natale. Ancora liceale, nel maggio del 1919, cominciò a [...] , teosofia, filosofia (Messina 1931) e in Senso comune. Teoria e pratica (Bari 1933) lo sforzo di plasmare un proprio la possibilità della sopravvivenza del problema metafisico nell'orizzonte di una metafisica rinnovata, Conoscenza e metafisica ...
Leggi Tutto
GARIOPONTO (Guarimpot, Guarimpotus, Guaripotus, Raimpotus, Warimbod, Warnipontus)
Paolo Cherubini
La sua esistenza e la sua attività possono essere verosimilmente collocate tra l'ultimo quarto del X [...] le conoscenze mediche degli antichi. G. fu soprattutto continuatore della grande medicina greca e latina dell'età tardo determinate dall'alterazione dei solidi, mentre è probabilmente sua la teoria dei dies cretici.
Il De Renzi (p. 176) ritenne ...
Leggi Tutto
PERSIO, Antonio
Laura Carotti
PERSIO, Antonio. – Nacque a Matera il 17 maggio 1542 da Altobello, scultore, e da Beatrice Goffredo; fu il primo di cinque fratelli.
Trascorse un’infanzia difficile a causa [...] , in Giornale critico della filosofia italiana, LXX (1991), pp. 15-34; M. Padula - C. Motta, Antonio e Ascanio Persio, il filosofo e il filologo, Matera 1991; L. Bolzoni, Conoscenza e piacere. L’influenza di Telesio su teorie e pratiche letterarie ...
Leggi Tutto
FACCHINEI (Fachinei), Ferdinando (al secolo Marco)
Paolo Preto
Di antica famiglia forlivese, nacque a Forlì nel 1725 da Francesco Facchinei Mercuriali. Entrò ancora adolescente nel convento vallombrosano [...] Vita di Newton, fondata su una straordinaria conoscenzadella lingua e della letteratura inglese: ne ricavò, come scrisse irritato costituiti sulla base del libero consenso dei cittadini, la teoria che gli uomini sono esseri liberi ed uguali, laddove ...
Leggi Tutto
CHIOCCHETTI, Emilio
Carlo Coen
Nacque a Moena (Trento) il 20 sett. 1880 da Lorenzo e Maddalena De Francesco. Vestì l'abito francescano nel 1895 e l'anno successivo si trasferì a Rovereto per termnare [...] e dalla realtà come totalità organica, deriva che ogni conoscenza deve essere sapere sistematico e organico e che duqque ogni e sentimentale della creazione artistica. Altro punto fondamentale di accordo riguarda la teoria degli pseudoconcetti, ...
Leggi Tutto
virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] ), che tutte rimandano al sapere come conoscenza del bene. La diversità delle virtù è determinata dalle differenti funzioni cui un’azione come virtuosa? A questo proposito Aristotele avanza la teoria del giusto mezzo: la virtù è misura, che porta ...
Leggi Tutto
COLONNA, Camillo
Augusto De Ferrari
Nacque nella seconda metà del sec. XVI; era un fratello minore di Pier Francesco duca di Zagarolo (vedi docc. pubblicati da G. Costa, 1964, pp. 213 s.; comunicazione [...] uomo Può giungere alla conoscenza; l'atomismo di Democrito, di Epicuro e di Lucrezio, più che agli insegnamenti della filosofia d'oltralpe, di illustrazione di certi fenomeni naturali; conobbe la teoria dei punti matematici; concordò col Caramuel nel ...
Leggi Tutto
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...