DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] profilo della storia dell'idea diragiondiStato che, come ha notato M. Biscione, anticipa di un ventennio la ricostruzione di F. di un discorso unitario di cui i vari temi affrontati, fossero essi filosofici, storici, diteoria politica ...
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DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] diStato, in Cristianesimo e ragiondiStato. L’umanesimo e il demoniaco nell’arte, Atti del II Congresso internazionale di studi umanistici, Roma 1952, a cura di E. Castelli, Roma-Milano 1953; Problemi del periodizzamento storico: gli inizi della ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] gli autori che si sono ispirati alle teoriedell’utilitarismo etico, la g. distributiva è stata interpretata come criterio per la massimizzazione del benessere del maggior numero di individui. Nelle moderne teoriedell’economia del benessere, la g ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] , anche se non si tratta in questo caso di un dato della sensibilità; esso è un "fatto dellaragione". Qualsiasi morale che tenti di fondare l'imperativo su una caratteristica particolare della natura umana non potrà quindi che ricadere nell'ambito ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] dellaragion pura negò la possibilità di dedurre integralmente i fenomeni dagli elementi a priori della conoscenza e dunque la necessità di R.W. Sellars), avanzando una teoriadella conoscenza che vede la presenza di almeno tre elementi: l’atto ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] della corrispondenza fra le percezioni e le espressioni di ciascuna rispetto alle altre è risolto da L. con la teoriadelldelle percezioni (la percezione è definita da L. "stato cui anche le verità di fatto sono verità diragione, e quindi universali ...
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Filosofo tedesco (Rammenau, Lusazia sup., 1762 - Berlino 1814). Seguace della filosofia kantiana, e in particolare della sua teoria morale, intese costruire l'edificio sistematico del sapere su un principio [...] principio è assoluto, inderivabile dal primo, e rende ragionedella necessità di una opposizione, di una resistenza, perché l'io si realizzi. di un socialismo distato fichtiano. L'azione dellostato è però soltanto un mezzo per l'attuazione della ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] individui o classi o generi di individui che siano o siano stati vittime di discriminazione sociale per ragioni d'ordine storico. I d. di tali soggetti sono richiamati in numerose dichiarazioni e convenzioni delle Nazioni Unite, tra cui conviene ...
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VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] politico, proprio di varie correnti rinnovatrici e concezioni odierne della vita dellostato presso parecchi popoli.
S'intende come la natura complessa dell'attività volontaria, una volta caduta la semplicistica teoria classica delle facoltà, dovesse ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] oggettività è stato discusso da M della razionalità attraverso l'analisi delle ‟teorie razionali in possesso dell'uomo", quelle scientifiche. È il programma neopositivistico, con importanti divergenze: fiducia nell'unità dellaragione, di una ragione ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...