I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] , un solo argomento nucleare, il soggetto (§ 3). Al centro del continuum si hanno strutture di diverso tipo e grado di transitività, quali le costruzioni a oggetto nullo (§ 2.2.1), i costrutti con oggetto opzionale e soggetto strumento (§ 2.2.2 ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] momento, a una definizione grammaticale, basata sulla presenza o sull’assenza del complemento oggetto (una definizione semantica della transitività si trova tuttavia in Hopper & Thompson 1980; per approfondimenti, Jezek 2003: 108-110).
I verbi ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...]
Quanto alla struttura dei sintagmi verbali collocati intorno al sintagma verbale, concetti importanti sono transitività e valenza. La transitività è una categoria semantico-sintattica che riguarda la ➔ reggenza verbale, cioè la proprietà per ...
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Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] (14) e offrirsi (16). Alcuni hanno pertanto proposto di analizzare i verbi che reggono l’oggettiva secondo la transitività e la compatibilità con il modo esplicito o implicito.
Avremmo così oggettive introdotte da verbi causativi (fare, lasciare ...
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La formazione delle parole riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole (dette più tecnicamente lessemi), e permette quindi il continuo arricchimento [...] parole sia la condivisione di tratti semantici (o se si vuole sintattico-semantici, nel caso, ad es., della transitività dei verbi), i quali solo in modo grossolano possono essere riflessi nella categorizzazione in parti del discorso. Un esempio ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] ne costituisce la testa lessicale. A questo proposito, la grammatica tradizionale distingue, sulla base del tratto di transitività, due classi di verbi predicativi che danno luogo a strutture di predicazione diverse: i verbi transitivi ammettono un ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] tra poco
Del pari, una varietà di ➔ verbi supporto comportano oggetti apparenti, senza che sia in causa alcun tipo di transitività:
(56) devi prendere bene la curva
(57) voglio fare benzina prima possibile.
L’➔oggetto è costituito da un sintagma ...
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transitivita
transitività s. f. [der. di transitivo]. – La caratteristica, la proprietà di essere transitivo: t. di un verbo, in grammatica; t. della relazione di uguaglianza, in matematica, il fatto di godere della proprietà transitiva.
transitivismo
s. m. [der. di transitivo]. – In psichiatria, fenomeno di depersonalizzazione che si verifica nella schizofrenia, consistente nella proiezione sul mondo circostante di sensazioni, sentimenti, percezioni e volizioni.