Il Marx di Croce e quello di Gentile
Giuseppe Vacca
Nell’ottobre del 1899 Benedetto Croce, replicando a un invito del professor Vittorio Racca, che lo esortava a «lasciar da banda l’ozioso lavoro d’interpretazione [...] Gentile, il fondamento della dialettica di Marx (della teoria della storia come storia delle lotte di classe) era il trascendentalismo kant-fichtiano che ripristinava il dualismo fra soggetto e oggetto (pp. 102-06). Il problema non poteva essere ...
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Filosofo ed economista inglese (Londra 1806 - Avignone 1873).
Figlio del filosofo ed economista James M., nacque a Londra, dove il padre si era trasferito dalla natia Scozia per seguire la propria vocazione [...] chiave psicologica. Nelle sue ricerche di storia e filosofia della scienza Whewell, sensibile all’influenza del trascendentalismo kantiano, oltreché della cosiddetta risposta scozzese allo scetticismo humiano, aveva fatto appello a strutture formali ...
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BUSSEDI, Giovanni Maria
Piero Treves
Nato da Siro e Francesca N. (sic), "poveri, onestissimi genitori", in Pavia il 18 ott. 1802, vi si addottorò in legge il 10 ag. 1821. Pensò quindi ad abbracciare [...] cattolico, l'inferiorità d'ogni forma di attività intellettuale umana, vuoi scientifica vuoi filosofica, rispetto al trascendentalismo (donde l'impossibilità d'ogni conoscenza assoluta logico-concettuale, epperò appunto "umana" dell'universo); né da ...
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ZOLLA, Elémire
Valentino Cecchetti
(Venanzio Elémire). – Nacque il 9 luglio 1926 a Torino da Venanzio, maestro d’arte nato a Colchester (Inghilterra) da padre lombardo e madre alsaziana, e dalla musicista [...] anglo-americana (1959). Nel 1962 uscì il saggio Volgarità e dolore (Milano 1962), seguito da Le origini del trascendentalismo (Roma 1963). Tradusse e curò opere di Herman Melville (Clarel, Torino 1965) – cui dedicò anche il saggio Melville ...
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TRASCENDENTE e TRASCENDENTALE
Guido Calogero
. Unica è l'origine, e in certa misura anche la storia, di questi due famosi termini filosofici, giunti d'altronde in età moderna a caratterizzare posizioni [...] un salire nella scala dell'essere allontanandosi sempre più dalla soggettività pensante, si delinea così il trascendere del "trascendentale", che è invece un risalire verso le più profonde e universali forme del conoscere e quindi un avvicinarsi alle ...
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CAMPAGNA, Giuseppe
Giuseppe Inzitari
Nacque a Serra Pedace in provincia di Cosenza (come risulta dall'atto di battesimo; non quindi nel vicino comune di Pedace, come scrissero L. Accattatis e V. Imbriani, [...] con propaggini e reinterpretazioni kantiane e hegeliane, associate all'ontologismo giobertiano, rosminiano, cousiniano, al trascendentalismo schellinghiano. Schiegel, Schiller, Heine, Hugo erano letti e accolti, assieme agli scritti del Manzoni ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso, del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori. In filosofia il termine c. assume un significato [...] analisi a salvare la convinzione dell’esistenza di un mondo esterno alla coscienza. Distinse tra appercezione pura trascendentale (Io penso) e appercezione empirica. Quest’ultima si identifica con l’esperienza interna, variabile e soggettiva, mentre ...
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(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] legata a un modo di vivere che divinizza la natura e che ha trovato la sua bibbia in Walden del trascendentalista H.D. Thoreau.
Che, in questi ultimi anni, queste aspirazioni siano riemerse in modo prepotente in determinati aspetti del movimento ...
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VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] filosofie della volontà e dell'azione (Ch. Secrétan, J. Lachelier, in parte A. Fouillée, neo-criticismo di Ch. Renouvier, trascendentalismo etico di A. Spir, M. Blondel, ecc.) e a quelle praminatistiche e contingentistiche (W. James, J. Dewey, É. Le ...
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LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] ") nel quale si uniscono, pur differenziandosi, l'Ente creatore e l'universo creato, conciliando così le esigenze del trascendentalismo e del panteismo. Ciò grazie a una concezione dell'Ente che, superando i concetti di personalità e di impersonalità ...
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trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...
trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...